My Prince - Midoriya Izuku x...

By Wotari

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(T/N) = Il tuo nome. (T/C) = Il tuo cognome. . . . Il primo giorno alla Yuuei è sempre un avvenimento par... More

Prologo
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Un Progetto Con Voi
Un Progetto Con Voi - Avviso
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By Wotari

Era una giornata soleggiata, e con l'arrivo di maggio, il caldo iniziava a farsi sentire. Ma il calore provato in quel momento, non era dovuto al cambio di stagione. Internamente l'agitazione la faceva da padrona per entrambi: un calore immenso avvolgeva il corpo, e a suon di battiti veloci, il cuore voleva farsi sentire. La fronte continuava a diventare sempre più umidiccia insieme alla tua mano, sempre rimasta stretta a quella di Izuku. Riuscivi a sentire ad ogni passo, quando meno te l'aspettavi, il suo pollice accarezzare delicatamente la tua pelle. Era come se volesse esprimerti continuamente che lui fosse lì con te. La passeggiata stava continuando, ma da allora nessuno dei due aveva ancora avuto il coraggio di aprire bocca.

Quella strana sensazione allo stomaco stava tornando, ma stavolta sapevi di cosa si trattava. La stessa cosa stava capitando al ragazzo che continuava ad essere sempre più rosso ed agitato. Voleva parlarti, dirti qualcosa, raccontarti tutto quello che gli passava per la mente, ma non ne aveva il coraggio. Voleva con tutto se stesso che quell'imbarazzo finisse all'istante, perché quella era la tua giornata e voleva a tutti costi farti sentire a tuo agio, mentre invece, era quello più agitato tra i due.

Arrivati alla stazione della metro, Izuku continuava a tenerti la mano anche quando non doveva, questo non ti dispiaceva, ma allo stesso tempo, era difficile camminare mano nella mano quando la metropolitana era piena venendo schiacciata dalla mandria di persone che correvano per andare a lavoro.

Saliti dentro la metro, scoprite con vostro piacere che era completamente vuota. Per la stanchezza, ti siedi frettolosamente sul sedile piu vicino, Izuku, ancora legato a te con la sua mano, si siede di fianco a te.

Passavano i minuti e l'unico suono che potevano sentire le vostre orecchie era quello del treno che sferragliava sui binari. Dentro il vagone invece, un silenzio al quanto imbarazzante riempiva l'aria intorno a voi. Il sole splendeva alto facendo passare i suoi raggi attraverso il finestrino illuminando il resto circostante. Il ragazzo di fianco a te prese coraggio e, accarezzando ancora una volta la tua mano con il suo pollice per attirare la tua attenzione, provò a parlarti.

-È... È la prima volta.- Disse timoroso e sottovoce.

-È la prima volta che invito una ragazza ad uscire, ammetto di essere abbastanza nervoso...-

È la prima volta che invita una ragazza ad uscire?

-Scusami se non ho parlato fino ad adesso, era per questo motivo.-

Non sentendo nessuna risposta il ragazzo continuò a parlare.

-Ehm... P...Per fortuna è una bella giornata oggi.-

Tu presa dai tuo pensieri non avevi ascoltato quello che ti aveva detto il ragazzo, ponendogli ad alta voce la domanda che continuavi a farti.

-N... Noi stiamo uscendo insieme adesso?-

-Eh? Cos...! (T/N)-Chan! Ho detto qualcosa che non va?-

Izuku ti guardò e notò le tue piccole corna in bella vista che tentavano di crescere sempre di più. Il tuo viso totalmente rosso e il tuo corpo non smetteva di tremare.

-Che stupida...- Dissi coprendo il tuo viso con le tue mani lasciando andare la mano di Izuku.

-Ma... Perché dici così?-

-Te lo dico sinceramente. Non avevo mai pensato a questa uscita come ragazzo e ragazza, ma semplicemente come amici...- Dissi continuando a guardare le tue mani vicino al viso.

-N... Nemmeno io intendevo! ...In quel modo...- Izuku si fermò e con sguardo basso e triste guardò verso le sue scarpe rosse.

Ci speravo un po'... Pensò il ragazzo.

Venni presa dallo spavento quando Izuku, cercando di svegliarsi e cacciare via pensieri ambigui, si diede due schiaffi forti sul viso con entrambe le mani lasciandosi due segni rossi sulle guance.

-Izu-Kun?!-

Il ragazzo prese un grande respiro guardando fiducioso verso il futuro.

Questa è la sua giornata! Non devo pensare a me stesso.

-(T/N)-Chan!- Con uno scatto in avanti, il lentigginoso si avvicinò molto al tuo viso urlando il tuo nome.

-Mancano due fermate, cos'è che non hai mai fatto ma avresti voluto fare?!- Il ragazzo non faceva caso al suo tono di voce leggermente alto rispetto al solito.

-Eh? Io... Non sono mai uscita con qualcuno... Non saprei da dove iniziare! Però... Non ho mai mangiato delle crêpe in questa città, so che sono buonissime...- Ammetti arrossendo guardando i tuoi capelli e intrecciando le tue dita su di essi.

-Lo sono! Ci sono un sacco di dolci buonissimi in un bar in particolare qui in città! Tu adori i dolci, giusto?! Offro io!- Izuku continuava a urlare. Nemmeno lui capiva se fosse felice o semplicemente impazzito, ciò nonostante ripeteva dentro di lui quella frase.

È la sua giornata.

-Izu-Kun non ce n'è bisogno!-

-Lo faccio con piacere, tu chiedi e ti sarà dato!- Disse sorridendoti.

Ah... Quel sorriso... Pensi dentro di te.

Perché continuo a reprimere questi sentimenti? Non voglio continuare a mentire a me stessa...

Dopo quel dolce sorriso da parte del lentigginoso rimasta ormai impressa nella tua mente, entrate in una lunga galleria rimanendo entrambi di nuovo in silenzio insieme al buio pesto.

Lentamente e delicatamente, ti avvicini a lui, toccando la sua gamba cercando il ragazzo nell'oscurità. Con l'altra sfiorava la parte superiore del suo petto, facendo provare ad Izuku dei forti brividi di piacere che scorrevano sul tutto il corpo. La tua mano raggiunse il suo viso e delicatamente, gli lasci nuovamente un bacio sulla guancia.

Potrei farci l'abitudine. Pensò il ragazzo.

Ma in quell'istante, ad entrambi qualcosa scattò.

Sarà stata l'atmosfera, o il bacio di "ringraziamento" ma entrambi i vostri visi non si staccarono. Erano così vicini che potevate sentire il respiro di entrambi diventare sempre più intenso e veloce. Izuku non perse l'occasione e ti mise una mano sul fianco avvicinandosi ancora di più al tuo viso. Toccò il tuo naso con il suo e, lentamente, cercava di avvicinarsi.

In quel momento, ti tornarono in mente le parole del ragazzo.

"Lasciati andare."

Cosí volevi fare.

Tocchi nuovamente il tuo naso con il suo avvicinando il tuo corpo verso il suo. Il ragazzo continuò ad accarezzare il tuo fianco mettendo l'altra mano sul tuo viso. Lo accarezzava dolcemente come se fosse della fragile porcellana pronta a rompersi al solo tocco. Ma lui desiderava così tanto farlo che cominciò a stringere di più la sua mano sui tuoi fianchi.

-Izu-Kun... Voglio... Lasciarmi andare...-

Quella magia... Si spezzò alla fine della galleria.

Tornò la luce, ma allo stesso tempo ad entrambi, tornò la lucidità. La posizione che avevate i vostri visi così vicini, le sensazioni che avevate appena avuto, non potevate dimenticarle. Ma allo stesso tempo, era difficile guardarsi negli occhi dopo quello che stava succedendo tra di voi.

Vi staccate l'un l'altro rapidamente cercando di fare finta di niente, inutilmente.

Tossisci cercando di spezzare quella quiete che si era creata, commentando quello che era appena successo.

-Forse mi stavo lasciando troppo andare, eh?- Dissi in modo scherzoso ridendo nervosamente.

-La stessa cosa vale per me.- Anche il ragazzo non poteva non ridere imbarazzato dopo l'accaduto.

-Quello che volevo dirti era... Grazie. So che è davvero poco quello che sto facendo per te, infatti, non capisco come mai tu voglia regalarmi momenti felici come questa giornata al mare.- Lo dissi con tono triste e il ragazzo non poteva sopportare quella voce rotta.

-A volte, sento di non dover meritare più niente per colpa di mio padre.- Continuasti.

-Non è assolutamente vero (T/N)-Chan!- Disse serio. - Proprio perché hai dovuto subire tutto questo per colpa di tuo padre che meriti di essere serena!-

Guardasti il ragazzo sorpresa e con occhi quasi lacrimanti, gli donasti il sorriso più bello che potessi fare. E mentre il sole regalò la grande visone del tuo radioso viso lasciando Izuku senza parole, il ragazzo continuò a pensare a come fosse fortunato ad averti lì con lui.

(T/N)-Chan... Così mi fai impazzire.

Il ragazzo cambiò lentamente la sua espressione sorridendo a sua volta, sta volta con sé stesso.

-Devo farlo.- Disse appoggiando il suo mento sulla mano appoggiata al sedile.

-Cosa devi fare?- Gli chiesi non capendo cosa stesse succedendo.

I suoi occhi con sguardo dolce ti guardavano, anche il viso del ragazzo venne illuminato dalla luce esterna mettendo in risalto i suoi ipnotici occhi verdi.

-Devo renderti felice.-

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