Il club di disegno fu una grande sorpresa per il giovane Izuku. Si sentiva davvero a suo agio in quella stanza piena di colori accesi dove poteva finalmente sfogarsi con i suoi cari tubetti di tempera. Nonostante la sua paura, non trascurò assolutamente nulla, anzi, era sempre uno dei migliori della classe. Si allenava con la sua unicità ogni giorno, senza mai fermarsi e con dei grandi miglioramenti.
Eri seduta sul divano della sala comune insieme alle ragazze, infatti oltre ad aver stretto un bel rapporto con Izuku, eri riuscita ad andare d'accordo proprio con tutte.
-(T/N)-Chan prima o poi ce lo dovrai dire non puoi tenerlo nascosto per sempre!- Disse maliziosamente Mina.
-Ho... Ho già detto che non è assolutamente vero! Siamo solo buoni amici!-
-Eppure nemmeno Ochako-Chan lo chiama con quel nomignolo, cra.-
Ochako rimase in silenzio. Non capivi il perché la ragazza rana avesse fatto quella affermazione, eri sicura che in cuor tuo quel ragazzo era soltanto diventato un buon amico e questa curiosità da parte delle ragazze ti metteva abbastanza soggezione.
-Ragazze, davvero, non c'è nulla tra noi due. Izu-Kun è davvero un bravo ragazzo, un buon amico...-
-Perché lo chiami così?- Chiese Ochako curiosa e con un sorriso visibilmente nervoso.
-Ecco... Un giorno lo chiamai così per sbaglio, lui mi chiese di continuare a chiamarlo in questo modo.-
-Te lo ha chiesto...- Disse sottovoce la ragazza fluttuante.
-Capisco! Che sorpresa! Di solito Deku-Kun è davvero un disastro con le persone nuove!-
-Ochako-Chan, cra...- La sua migliore amica comprendeva a pieno come si sentisse la ragazza in quel momento.
-Sono... Davvero contenta!-
Perché?
Pensava Ochako.
-Ragazze che ne dite di andare a letto? Si è fatto davvero tardi!- Continuò ad urlare Ochako.
Perché mi da fastidio che siano così amici?
Sentivi una grande tensione nell'aria, e ancora una volta, ti erano sconosciute le vere emozioni delle persone che ti circondavano.
-Forse è meglio di sì...- Commenti in tono sottomesso.
Tutte iniziarono ad alzarsi dal divano mettendosi in cammino verso le loro camere. Tutte tranne te, ovviamente. Ochako continuò a guardare verso la tua direzione.
Non dando peso alla ragazza che ti fissava, bussi alla porta di Izuku che subito ti apre e ti accoglie nel suo solito modo affettuoso.
Ochako stava guardando la scena, aveva dei sentimenti contrastanti che le facevano venire il mal di stomaco. La sua nuova cara amica insieme alla sua cotta come se nulla fosse.
Come se lei non esistesse.
Eppure... Pensavo che questa cotta se ne fosse andata.
. . .
Eravate seduti per terra con la schiena contro il bordo del letto e nel mentre, Izuku prese due lavori che aveva svolto quel pomeriggio al club.
-Questo è il primo, ci avevano chiesto di dipingere un luogo dove potevamo sentirci in pace.-
Il disegno rappresentava una spiaggia molto semplice ma d'impatto, significava molto per il ragazzo poiché ci aveva speso gran parte dei suoi giorni negli allenamenti insieme a AllMight, e soprattutto, era dove il suo percorso da eroe era iniziato. Ai tuoi occhi, quella spiaggia sembrava davvero stupenda e rilassante, riuscivi a comprendere il perché il ragazzo si sentisse in pace in un luogo del genere e volevi assolutamente visitare quel posto.
-Esiste davvero questa spiaggia?-
-Esiste davvero, ed è molto importante per me quel luogo.-
-Vorrei tanto vederla...- Dissi accarezzando con le dita quel ruvido ma delicato dipinto.
-U... Un giorno ti ci porterò!- Izuku diventò bordeaux in viso rendendosi conto solo pochi attimi dopo che quella affermazione, sembrava essere una proposta per un appuntamento.
Oh Dio, ma è come se le avessi chiesto di uscire!
-Si! La voglio vedere!- Dissi convinta non notando l'agitazione del ragazzo.
Ma ha detto sì!
Izuku mentre pensava era sbiancato, e la sua espressione sconvolta era ben visibile.
-Qualcosa non va?- Dissi al ragazzo stranamente agitato.
-Bene tutto va.- Farfugliò il ragazzo.
-Cosa?-
-Cioè, va tutto bene... Lascia stare per favore.-
Ti avvicini al viso del ragazzo guardandolo stranita.
-Che cos'hai Izu-Kun?-
Izuku si coprí il viso con le braccia cercando in tutti i modi di non guardarti e non risponderti.
Nel mentre, guardò con la coda dell'occhio il suo dipinto.
-P... Perché invece non vediamo l'altro dipinto?!-
Ha cambiato discorso.
Pensi mettendo il broncio.
Il lentigginoso, prese il secondo lavoro svolto. Durante il club, una ragazza si presentò come modella e il loro compito era quello di rappresentarla nel loro stile.
-Q... Questo è il secondo, di solito nei miei quadri non disegno figure femminili, questo è il primo tentativo...-
-Non la passi liscia Midoriya Izuku! Ora mi dici che cos'hai!- Incrociasti le braccia continuando a tenere il broncio aspettando una risposta vera da Izuku.
-È meglio tu non lo sappia... Non vorrei che pensassi male!-
Capivi sempre meno quello che intendeva il ragazzo e ancora meno i sentimenti e le emozioni delle altre persone, questa tua curiosità ti stava divorando.
-Perché dovrei pensare male? A me puoi dirmi tutto!-
Guardi il ragazzo con sguardo rassicurante.
-O... Okay... NON PENSARE MALE, Ecco... La frase che ho detto prima...-
Il tono di voce del ragazzo si alzava e si abbassava sempre di più, non riuscivi a capire una parola di quello che ti diceva.
-Izu-Kun non sto capendo niente.-
Il ragazzo scoppiò.
-PRIMA MI È SEMBRATO DI AVERTI CHIESTO DI USCIRE E MI SONO IMBARAZZATO!-
Guardasti il ragazzo in modo impassibile per poi scoppiare in una grassa risata. Izuku era sempre più confuso.
-Che cosa vuol dire ti è "sembrato"?!- Continui a ridere.
Izuku quasi levandosi un peso dal petto, sospirò iniziando a spiegarti per filo e per segno quello che gli passava per la testa.
-Sai... In questo periodo i ragazzi mi stanno riempendo domande su di "noi"- Disse muovendo le dita in segno di virgolette. -E visto che voglio portarti in quella spiaggia, ci ho pensato solo dopo che quella, effettivamente, sembrava una uscita. Ti chiedo umilmente scusa, non volevo pensarla in questo modo...-
Una parte di lui in quel momento stava mentendo.
Eppure... Vorrei tanto portarla in quella spiaggia.
Dentro di lui stava scoppiando qualcosa che era ancora un pensiero sfocato e incomprensibile. Ma era sempre lì, pronto a uscire, però il ragazzo era troppo concentrato su altro per poterlo fare.
Mi trovo così bene con lei, perché dovrei nasconderlo?
A quelle parole Izuku ti intenerí, era così di buon cuore, non potevi immaginare che qualcosa fosse scattato dentro di lui. Come del resto, era stato per te dal primo momento in cui hai potuto vedere il suo sorriso.
-Lo so Izu-Kun, davvero, non preoccuparti. Anche le ragazze hanno fatto lo stesso con me!- Entrambi ridete.
-Ah, tieni (T/N)-Chan, questo è il secondo lavoro.-
Prendesti il dipinto con molta delicatezza, avevi sempre paura di rovinarli al solo tocco. A primo impatto, però, un nodo nello stomaco iniziò a sentirsi. Quei lineamenti, quella tonalità di pelle, quegli occhi grandi, ma soprattutto, quei lunghi capelli che al solo vederli, ti ricordavi di quanto fossero morbidi... Izuku ti guardava, non avevi spiccicato parola e questo lo preoccupava non poco, non capiva la tua assenza. Continuavi ad accarezzare ogni singola parte di quel viso a te molto famigliare. Le tue corna spuntarono molto velocemente.
Poi... Una lacrima cadde su quel disegno a tempera segnandolo.
-(T/N)-Chan che succede?!-
Non risposi.
Ti mordevi il labbro cercando di trattenere le lacrime.
-Q... Questa donna...- Per qualche secondo rimasi in silenzio.
-Lei...- Izuku si avvicinò e mettendosi di fianco a te inizia ad accarezzarti la schiena cercando di consolarti in qualche modo.
-Assomiglia molto a mia madre.- Il ragazzo a quelle parole, strinse la mano sulla tua schiena. Si sentiva dannatamente in colpa, pur sapendo di non aver fatto nulla di male. Ma che uno dei suoi lavori ti avesse fatto sentire in questo modo, non poteva perdonarselo.
-(T/N)-Chan, mi dispiace così tanto...- Ti girasti di scatto guardandolo dritto negli occhi mettendo inconsapevolmente una mano sulla sua gamba per poterlo tranquillizzare.
-Non potevi saperlo, nessuno poteva...- Eri così distrutta alla sola vista. Dentro di te, sentivi il bisogno di calore, di affetto, era una cosa che entrambi volevate. Infatti, Izuku prese l'iniziativa e ti strinse fra le sue braccia in un caldo e desiderato abbraccio.
-"A me puoi dire tutto", lo sai vero?-
Strinsi di più le tue braccia a lui cercando la forza per poter parlare. Izuku nel frattempo iniziò ad accarezzarti i capelli lasciandoti prendere il tempo di cui avevi bisogno, quel gesto spontaneo sorprese soprattutto lui. Era affascinato dalla lucentezza dei tuoi capelli e dalla loro morbidezza. Ti sentivi così protetta e sicura fra le sue carezze che riuscisti a calmarti e a dire qualche parola.
-Grazie Izu-Kun...- Lo guardi ancora lacrimante negli occhi.
Il tuo sguardo penetrò quello del ragazzo, ogni volta che li fissava si sentiva calmo e in pace. Proprio come quella spiaggia.
-(T/N)-Chan... Cos'è successo?- Chiese diretto il ragazzo.
Non risposi subito, presi un grande respiro riuscendo a mettere in ordine i tuoi pensieri per quanto fossero dolorosi da ricordare.
-Tutto è iniziato quando ero piccola...-