Online : La Mia Vita In Gioco

By SaraPasqualetti

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Fin da piccola sognavo una vita serena, con vestiti eleganti e un bellissimo castello dove mi avrebbe aspett... More

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By SaraPasqualetti


I miei genitori dopo la stireria decisero di aprire una pizzeria sotto casa, le diedero il nome "L'incontro", era bellissimo mi piaceva, ricordo hai miei genitori chiesi il motivo del nome, mi risposero che semplicemente perché la nostra pizzeria sarebbe stato un posto dove le persone si sarebbero incontrate e rilassandosi mangiando. All'entrata c'era un dipinto, rappresentava un viale alberato,sembrava di potersi addentrare al suo interno. Nel momento che la persona lo stava creando io ero lì e rimasi ferma immobile tutto il tempo ad osservarlo e a chiedermi come facesse a unire così tanti colori insieme, da li presi la passione per la pittura.Quando Robert andava a Roma in ospedale lo accompagnava sempre mamma, perché babbo si occupava della pizzeria con zia e nonna. Io rimanevo sempre li, da tanto che amavo quella pizzeria mi misi a servire i clienti, era bellissimo portare i taglieri con la pizza fumante sopra e vedere i clienti soddisfatti e le persone che per ore stavano lì in piedi al bancone per aspettare che si liberasse un tavolo, non si stancavano perché erano sicuri al cento percento che volevano mangiare da noi, per me era una motivazione in più per lavorare in quel posto anche se avevo solo sei anni. Facevamo più di cento persone a sera, era faticoso e io per la mia età manco dovevo stare li a servire i clienti, ma a me non importava. Amavo quel lavoro con tutto il cuore, arrivavo a fine serata che avevo guadagnato più di dieci euro di mancia, una volta arrivai anche a trenta euro, per me erano tantissimi e il fatto di essermeli guadagnati lavorando e divertendomi, mi sentivo felice ed eccitata. Tenemmo il ristorante per quattro anni. Poi mamma rimase incinta per la terza volta e non c'è la faceva a stare tutti i giorni in piedi accanto al forno a fare le pizze, così babbo decise di darlo in gestione un po' per via di mamma e un po' per noi perché ci lamentavamo sempre che non si andava mai in vacanza. Negli anni seguenti la gestione del ristorante è cambiata innumerevoli volte, io ho sempre ripetuto questo mantra:<<come si lavorava noi non ci riesce nessuno!>> Ho lavorato anche con le persone che lo gestivano dopo di noi, uno dopo l'altro, c'è chi non sapeva cucinare, chi faceva prezzi diversi favorendo gli amici, chi urlava davanti hai clienti, ci rimanevo sempre spiazzata e amareggiata poiché era un posto colmo di bellissimi ricordi, non riuscivo a capire il motivo di prendere una pizzeria senza sapere come gestirla. All'età di diciotto anni feci la proposta a mio padre di prenderlo io in mano il ristorante, ci tenevo e mi spezzava il cuore a vederlo ridotto male, chiuso e sporco per colpa di gente che non ha voglia e capacità di lavorare, ma ovviamente la risposta fu assolutamente NO! Ma questa è un altra storia ve la racconterò più tardi.                                             

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