Il Destino pt.3

By Its_Francy

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*sequel di " Il Destino pt.2" Un nuova vita, altre abitudini, nuove esperienze! Davanti a me prima vedevo un... More

La storia continua
Preparazioni
Ero morto!
Una serata particolare
Uno strano natale pt1
Uno strano natale pt2
Uno strano natale pt3
Pensieri di natale ... Non proprio
Vorrei vederla felice
➖➖➖➖➖
Dolore e gioia
Amore
Bacio
L'anello
Cene, champagne e sorprese pt.1
Cene, champagne e sorprese pt2
Certezze e paure
Cane
Che cos'era successo?
Problemi o forse no?
A spasso col cane
Un incontro particolarmente pericoloso
Un salto nel vuoto
Chi si ricorda dell'arto col velo ?
Bobmoniere, vestiti e...
È presto...
Parto
Nostra figlia?
Speranza
Speranza, questa è la parola chiave
31
32
Chissà se gli angeli...
e fu solo dolore e buio
il creatore Pt 1
Il Creatore! (seconda parte)
Epilogo

ParIl Creatore! (seconda parte)

250 20 0
By Its_Francy


Rose

-e in che modo di grazia dovrebbe appartenerti MIA figlia?- chiesi marcando specialmente il mia.

Guardai quell'uomo di fronte a me, sempre che fosse un uomo, cercando di trattenere tutte le reazioni spontanee che normalmente avrei avuto.

Orrore, disgusto, ribrezzo, queste sono solo alcune delle emozioni spontanee ma subito represse.

Perché si, davanti a un uomo del genere erano normali, ma io non ero fatta per giudicare.

L'orrore era solo per una semplice cosa: la paura di quello che poteva essergli successo.

E il sentimento più forte non era il disgusto, ma la compassione.

Il volto non sembrava umano.

O meglio, forse un tempo lo era, prima che qualcuno gli squagliasse la faccia.

L'effetto sembrava proprio questo, tutto il volto sembrava fatto di plastica squagliata, deformava tutte le linee rendendole grottesche e inumane.

Gli occhi erano bianchi, sembrava completamente cieco.

Aveva un fisico strano. Sembrava uno di quei giganti tutti muscoli che spesso vengono chiamati "armadi" ma allo stesso tempo sembrava non essersi sviluppato naturalmente. Forse qualcosa nei movimenti, forse era solo una mia impressione, ma mi dava continuamente l'idea di un robot.

Per non parlare della voce.

Era come se stesse grattando le unghie su una lavagna.

Inoltre quello che aveva detto non poteva essere ignorato. Con che diritto voleva mia figlia?

E sapeva davvero qualcosa del mio potere?

-semplice, tu devi la vita a me e quindi io prendo lei.

Uno scambio equo, una vita per un'altra- disse semplicemente mentre mi rizzavano i capelli sulla nuca.

-parla. Dimmi cosa sai di me. E poi ne riparleremo- provai a dire. Forse non avrebbe voluto darmi una spiegazione senza prima aver preso la bambina ma dovevo tentare.

Lui infatti mi guardò scettico e io scoppiai a ridere.

-avanti, hai davvero paura che ti tiri un tiro mancino? Sono sola, indifesa, circondata dai tuoi scagnozzi, hai davvero paura così tanto di me?- lo provocai.

Non era un comportamento da me. Ma dovevo farlo!

-va bene. Infondo hai ragione. Non potrai fare niente per scappare. Specialmente visto che la maggior parte del tuo potere è passata alla bambina- acconsentii.

-eri stata concepita da poco quando tua madre è stata attaccata. Era andata a lavoro da tuo padre, non so per chissà quale motivo. Fatto sta che tuo padre aveva appena arrestato un uomo. Che tentò di scappare e colpì quasi a morte tua madre- si fermò probabilmente per la mia sorpresa.

-non lo sapevi? Bé, è quello che è successo.

Erano tutti disperati fino a quando non sono spuntato io. Ero lii per uccidere l'uomo appena arrestato.

Sapeva troppe cose... ho curato tua madre e salvato anche te. Ma per farlo ho usato un esperimento che avevo fatto da poco- sorrise, un sorriso malvagio.

-ero riuscito a strappare l'energia di molte persone. Tutte malvagie, tutte potenti. E da tempo avevo l'idea di trapiantarla in un essere umano. Avevo creato esseri eletti da tutte le specie, ma per gli umani era ancora difficile. Morivano tutti per il troppo potere.

Ma ora potevo fare un altro esperimento.

Mi bastò poco. Nessuno se ne accorse.

E dentro di te iniziò a nascere il potere.

Ma lo sapevo per esperienza che il primo ad avere tutto questo potere avrebbe avuto dei difetti.

Mi bastava aspettare che si riproducesse.

In quel modo avrei avuto una creatura con il pieno controllo dei poteri. E avrei avuto una vita per un'altra. Io ho salvato la tua e tu mi devi quella di tua figlia!- mi spiegò.

Ignorai i sentimento che provavo in quel momento.

Odio, rabbia, rancore, tutte cose che ora non mi servivano. Guardai quell'uomo come quello che era.

Semplicemente un pazzo.

Non si deve scherzare con la natura, né con la vita degli altri. Inoltre doveva imparare una cosa semplicissima: non si gioca col fuoco, perché rischi di rimanere scottato!

*****

Scorpius

Con le mani nei capelli cercai di calmarmi.

Non era una buona idea cadere nel panico. Specialmente perché non serviva assolutamente a niente. Rose mi aveva lasciato delle cose da fare.

E dovevo farle subito!

Presi in braccio Hope stringendola a me.

Mi guardava spaventata, quasi sapesse cosa stava succedendo.

-andrà tutto bene piccola. Riusciremo a salvare la mamma. E questa storia finirà una volta per tutte-

la rassicurai.

******

Stone

Non capivo cosa stesse facendo.

Sentivo solo una grande energia provenire da lei, cresceva a dismisura.

E insieme a questa una grande voglia di prenderla subito, come quando mi trovavo davanti alla nuova nata.

Oppure quando lei era incinta.

Ma questa volta non dovetti sforzarmi per non aggredirla. C'era Lily con me che mi frenava.

-aiutala, salvala!- la sentivo dire dentro di me.

Assottigliai lo sguardo per riuscire a capire cosa avesse in mente.

Ma era imperscrutabile. Cosa aveva intenzione di fare?

Il suo potere era grande, molto più di quello che il Creatore pensava. Ma non sarebbe riuscita a sconfiggerlo. Specialmente considerato che era accerchiata da nemici.

Digrignai i denti mentre la vedevo avvicinarsi decisa e l'incantesimo con cui lui mi teneva legato mi portava a pararmi davanti per proteggerlo. Ma Lily mi aiutava.

Rimasi immobile e mi guardai le spalle. I lupi iniziavano a muoversi.

Quante speranze avevo di tenerglieli lontani?

*****

Rose

Non sapevo esattamente cosa stavo facendo.

Mi lasciai avvolgere dal potere.

Quello stesso potere che avevo scoperto essere malvagio. Frutto di quel pazzo che avevo davanti.

La mia energia esplose investendo tutto ciò che era intorno a me.

****

Scorpius

-Hope mi devi aiutare. Dobbiamo andare dalla mamma. Tu sai dov'è??- chiesi alla mia piccola. Sapevo che era stupido pensare che lei lo sapesse. Insomma, alla fine non aveva neanche un anno.

Ma Rose mi aveva assicurato di seguire lei.

E lo sguardo che mi lanciò mentre annuiva con la testa non mi lasciava dubbi, non era un gesto casuale.

Presi tutto il necessario. E poi la ripresi in braccio.

Lei mi toccò la guancia e all'improvviso mi apparve come una visione il luogo dov'era Rose. La vidi al centro di una grande luce, in un luogo altrimenti scuro. E senza che riuscissi a rendermene conto mi ritrovai anch'io in quel luogo.

Strinsi a me la bambina mentre vedevo una marea di lupi andare addosso a Rose. Impugnai la bacchetta e venti boccette della mia pozione colpirono vari lupi, distruggendoli.

Gli altri furono lanciati via dal potere di Rose.

Ci scambiammo un breve sguardo mentre cercavo di rendermi conto in che guaio ci fossimo cacciati.

Notai Stone che combatteva certi lupi, vidi Lily ferma, in un angolo, come se fosse solo un automa senza batterie.

E poi vidi la causa di tutto questo.

Era una visione orribile, disgustosa, raccapricciante.

Lui naturalmente mi notò e guardò la bambina con sgomento. Poi guardò la bambina che teneva in mano Rose.

-mi hai preso in giro!!!!!!! la bambina doveva averti preso tutti i poteri alla nascita. E adesso perché sono due!!!- e con rabbia scagliò un incantesimo su Rose.

E il mio cuore smise di battere. L'incantesimo riuscì a trapassare la sua barriera e la colpì in pieno.

La vidi cadere mentre tutto il resto scompariva.

Non riuscivo più a respirare, il mio cuore aveva smesso di battere. Tutto non aveva più senso.

La sola cosa che mi permetteva di non crollare era Hope che stringevo ancora tra le braccia.

Ma per poco. Perché lei scomparve.

*****

Il Creatore! (col punto esclamativo per darsi importanza)

Credeva di potermi prendere in giro?

La vidi accasciarsi a terra e risi. Non poteva niente contro di me. Guardai la bambina che prima aveva nelle braccia svanire, riconoscendola come pura illusione. E poi mi voltai verso l'uomo con l'altra bambina. Che però stava correndo senza più lei tra le braccia. Dov'era lei ora? Era anche lei un'illusione?

L'ira mi colpì e lasciai andare incantesimi ovunque.

Molti colpirono i pochi lupi che mi erano rimasti ma non mi importava.

-Rose! Rose!!!- chiamò l'uomo sconvolto, tentando di risvegliarla. Inutilmente.

Mi avvicinai a lui. Lo presi per il collo, alzandolo come se fosse un fuscello.

-dov'è la bambina??- chiesi gelido.

Lui tentò di allargare le mie dita, cercando di respirare e di liberarsi.

Stone venne verso di me cercando di attaccarmi.

Mi si era rivoltato contro anche se avevo intensificato il potere su di lui. Era difettoso e inutile.

Ma bastava poco per me per eliminarlo.

Solo un incantesimo, e si accasciò a terra.

Eliminato.

-lei si salverà. E ti distruggerà- farfugliò l'uomo.

La sua frase mi fece ridere mentre ritornavo a guardarlo.

-lei è uguale a me. Un'eletta, esattamente come me!

E sarà dalla mia parte. Mi riconoscerà come suo creatore. E vedrai che insieme a me distruggeremo tutto il mondo- il dolore e la rabbia nei suoi occhi mi fecero ridere ancora di più. Quanto mi piaceva vedere le persone soffrire.

-ti sbagli di grosso. Addio- sussurrò lui.

E poi mi prese alla sprovvista.

Ero talmente convinto che stesse morendo che quando con le sue ultime forze alzò il braccio rimasi impietrito a guardarlo. E poi lo abbassò, gettandomi addosso una pozione. La stessa che quel maledetto aveva inventato per uccidere le mie creature. E la stessa che ora mi dilaniava la carne.

Lasciai andare ormai l'uomo e mi accasciai a terra.

Gridai, mentre il dolore tornava a riavvolgermi.

Non era possibile. Non sarebbe mai dovuto accadere più. Avevo sofferto già troppo, mi ero ripromesso di far soffrire solo gli altri. Fino a che non li avessi sterminati tutti. E poi avrei potuto creare il mio mondo. Dove solo i potenti regnavano.

E poi la vidi. La bambina galleggiaca piano verso di me. Era minuscola. Ma era perfetta.

Si, una creatura perfetta, consapevole del suo potere e della sua missione. Servirmi. Lei poteva salvarmi.

Alzai il braccio porgendogli la mano.

-salvami- gli ordinai. Ma con mia sorpresa risuonò nella stanza come una supplica.

Lei mi prese la mano. E mi sorrise.

Un sorriso diverso, un sorriso che non mi aspettavo, che temevo.

Non il sorriso delle mie creature, quello malvagio.

Ma il sorriso della speranza. 

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