La sua elegante spada laser ondeggia sinuosamente nell'aria con un ronzio continuo e la lama illumina il suo viso e il terreno sottostante di un'aura verde.
«Hey, sei sveglia?»
Ti rendi conto solo in quel momento di essere rimasta con la bocca aperta ad osservare i suoi movimenti per tutto il tempo e Luke sta cercando di recuperare la tua attenzione. Forse è il caso di dare un segno di vita.
Ridi nervosamente, un po' imbarazzata. «S-Sì, è che–» Gonfi il viso come se stessi per scoppiare. «È incredibile.»
Luke sorride, alcune ciocche ribelli che gli ricadono scomposte sulla fronte.
«Se vuoi posso insegnarti qualche tecnica. Il tuo bastone andrà più che bene, almeno la prossima volta che incontrerai dei Sabbipodi–»
«Cosa che mi auguro non succeda mai più» lo interrompi, inarcando un sopracciglio.
«Certo. Ma se in ogni caso dovessi trovarti nei guai, avresti una marcia in più.»
«Sarebbe fantastico!»
Dopo aver recuperato il tuo bastone e avergli dato il tempo di fare altrettanto, vi posizionate l'uno davanti all'altra e inizia a spiegarti le manovre che dovrete eseguire.
«Pronta?» ti chiede alla fine.
«Pronta!»
«Bene, cominciamo allora.»
Si spinge in avanti e con un affondo fa arrivare il suo bastone vicino alle tue gambe. Tu metti di traverso il tuo, deviandone il percorso.
«Non male» commenta lui. «Ma se vuoi contare su una difesa migliore, dovresti spostarlo un po' più verso destra... Così.»
Si avvicina a te e inclina la tua arma nel modo più corretto.
«Proviamo così» continua.
Un altro attacco, questa volta verso il tuo petto; e anche questa volta ti difendi bene, ma potresti fare meglio.
Continuate a lungo, fino a che i vari colpi non si moltiplicano e l'allenamento diventa un vero e proprio scontro simulato, senza più interruzioni. È tutto un turbinio di colpi, giravolte, affondi, salti, finché non vi ritrovate una di fronte all'altro, con i bastoni che si toccano formando una "X".
I vostri volti sono vicinissimi, rossi per la fatica e per la distanza non proprio di sicurezza a separarli. Il tuo respiro, già spezzato, rallenta, così come il suo.
«Luke...» sussurri.
«Sì?»
«... Non ti ho ancora ringraziato per avermi salvata l'altro giorno.»
«Forse dovremmo rimediare, allora.»
Fa cadere il suo bastone, ti circonda i fianchi con le sue braccia e ti bacia. Non avresti mai pensato che sarebbe andata a finire così, ma non potevi sperare in un finale migliore di questo.