L'Eterna Dannata

By Sky__Dream

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Sequel de L'Eterna Cacciatrice Il tempo scorreva sotto gli sguardi dei due giovani genitori. Il grembo si ing... More

La piccola Victoria
Primo allenamento
Scambio
Addestramento
Prova e ci riuscirai
Un mate per un demone
Fuggiamo
Sperduta
Ribelli
Only you
Incontro
Tu sai chi sono
In cella
I gironi
La nube
Eva
Cella
Il ballo
Terra straniera
Il futuro
Vendetta

Vecchi ricordi

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By Sky__Dream

"Cosa ci fai qui?" chiedo sorpresa guardando l'angelo davanti a me.

"Potrei, casualmente, essere in contatto con i quattro demoni, di cui tre stanno venendo qui" rispose lui con il suo solito sorrisino.
A volte era inquietante il fatto che Gabriel non smettesse mai di essere positivo in nessuna occasione.

"Allora è meglio che ti allontani da me"

"E perché mai? Solo perché ti sto aiutando a liberarti? Perché un angelo ti sta aiutando?" si inginocchiò davanti alla radice e si mise a scorticarla dal terreno.

"Ovviamente. Nessun angelo aiuterebbe un demone in difficoltà, anzi, sfrutterebbe l'occasione a suo vantaggio per ucciderlo. Quindi angelo risparmiaci le tue misericordie e lascia che si liberi da sola" pronunciò duro Furcas mentre appariva con Dagon e Baal alle sue spalle. Quest'ultimo poi fissava Gabriel come se volesse incenerirlo seduta stante, eppure nessuno di loro fissava me.

"Voi demoni siete sempre stati troppo egoisti per i miei standard. Vi ricordo che senza di lei non potreste nemmeno avvicinarvi più agli Inferi e scacciare quindi Lucifero dal trono.
Senza di lei sareste perduti" e, finalmente, riuscì a togliere la radice permettendo al sangue di raggiunge di nuovo il mio piede.
Mi diede una mano poi per mettermi almeno seduta, e poggiare la schiena all'albero, sotto lo sguardo disgustato di Furcas.

"E tu Victoria non dovresti permettere questo scempio. Sfiorarti, aiutarti, pensi davvero che ti aiuterebbe durante la guerra? Dove ogni angelo deve distruggere ogni demone? Pensi davvero lo farebbe?"

"È tuo fratello Baal, e come tale dovresti comunque rispettarlo. Gabriel è stato con me fin da quando ero piccola, ha avuto così tante possibilità di uccidermi e poi fuggire in quegli anni.

Eppure sono ancora qui, carne e ossa, seppur alcune rotte. E non venite a farmi la predica, mi sono fidata di voi fin da subito, mettendo la mia vita nelle vostre mani eppure per questo non mi avete detto nulla.
Gabriel mi ha allenato, con la spada, e sapeva cosa rischiava ogni volta che la mia lama lacerava la sua tunica, eppure si è fidato, è rimasto e mi ha fatto migliorare.

Ogni volta che dovevo sfogarmi, che ero debole e spaesata, su di lui potevo contare, perché c'era e perché mi fidavo, e perché mi fido tuttora.
Tu lo conosci Baal, e bene, eppure gli stai distante, come se potesse contagiarti solo per aver scelto una parte diversa dalla tua.

Mi fido di voi demoni, e mi fido dell'angelo eppure, se mai dovesse uno di voi tramare alle mie spalle non mi fermerei di certo da piantargli una lama nel petto o a strappargli il cuore con le mie mani.
Bisogna farsi amare e amare, ma bisogna anche farsi rispettare come io rispetto voi e Gabriel.

E potrà anche essere stato dolce, forse molle, con me ma mi ha sempre detto la verità, nel modo giusto, e con rispetto.
Rispetto che voi non mi avete neanche attribuito, mi avete parlato in quel modo crudo solo per far uscire la mia belva, solo per istigarmi, non pensando ai miei sentimenti. E forse sono quelli che dovrei sopprimere ma sono l'unica cosa che mi spinge a fare del mio meglio. Sono anni che non mi alleno, eppure non avete aspettato un minuto a ridurmi in polpette e a rompermi le ossa. E lo sapevate.

Quindi non azzardatevi a parlarmi in quel modo mai più, sono l'Erede al trono degli Inferi e pretendo che voi mi trattiate come tale d'ora in poi, o non mi fermerò più prima di farvi del male"

"Ed è proprio questo il modo in cui una Regina deve parlare. Ma, Victoria, tu non sei ancora tale, quindi non ti tratteremo in quel modo. Sei come noi ora, una ribelle, lontana dagli Inferi, ricercata con una taglia sulla testa, e soprattutto prossima ad un guerra, dove le genti ti riterranno la loro guida. E non ne accetteranno di certo una che viene subito messa al tappeto"

"Ho poco tempo, lo so, solo qualche mese, ma se perdo le forze già da ora come potrò combattere dopo? Bisogna avere pazienza ed è quello che vi chiedo. Io so che ce la farò, ma prima di tutto questo dovrò trovare le genti che mi aiuteranno in questa battaglia. E ho bisogno di sapere come.
Quindi, se non vi dispiace andrò subito al tempio. Mi serve una veggente per questo e non mi interessa se interverranno i cacciatori, ma io ho bisogno e pretendo di sapere. Gabriel, potresti accompagnarmi?"

"Ti aiuto subito, e voi fareste meglio a prendere qualche erba e infuso per le sue ferite." disse prendendomi tra le sue braccia e avviandosi verso la città.

"Non prendiamo ordini da un pennuto come te" insinuò Dagon, con la spada di Baal stretta tra le mani.

"Ma dalla vostra unica salvezza, sì"

***

"Ne sei proprio certa Vic? Insomma...verrai riconosciuta subito come ribelle e sappiamo tutti cosa fanno le veggenti ai ribelli..."

"Gabriel è l'unica soluzione che ho, devo avere un esercito per la guerra e solo la veggente può dirmi come ottenerlo. Mi serve aiuto e lei è l'unica che possa darmelo, quindi sì ne sono certa."

"Vuoi che entri con te?"

"Sì, anche se so che sarebbe meglio di no. Ma non riesco a reggermi ancora sulle gambe. Sono troppo debole e la schiena non fa altro che produrmi altro dolore." dissi io, e mentre arrivavamo al tempio iniziai a sentire come un filo, entrarmi dentro e attorcigliarsi attorno ai miei organi. Era come se stessi soffocando all'interno, senza prova dolore, ma solo fastidio.

"Gabriel...fermati...fermati" ma lui continuò a camminare, senza degnarmi di uno sguardo, anzi strinse ancora di più la presa su di me. I lividi dolevano e io non riuscivo a scendere, in più quella cosa iniziava a rendermi stremata, senza forza e senza più riuscire a mettere bene a fuoco ciò che mi circondava.

Mentre varcammo quella che mi sembrava la porta del tempio tutto terminò ed io riuscii di nuovo a vedere.
Era tutto così luccicante la dentro che il gioiello più bello al mondo avrebbe di sicuro sfigurato in un luogo come questo.
Gabriel mi appoggiò con delicatezza sul pavimento, dove un mosaico disegnava tantissimi libri chiusi, rilegati con copertine che sembravano fatte di pelle, vera...
Poi come era diventato in quel modo, l'angelo cadde rovinosamente a terra.

"Gabriel! Gabriel!"
Tentai di avvicinarmi a lui ma il dolore mi bloccava, ero di nuovo incapace, inutile.
Non sapevo nulla del tempio, nulla della veggente, nulla di come fossero gli incontri, ed avevo paura.

La paura è l'arma dei nemici.
Mostrala e sarai morta.

Tentai di calmarmi mentre le parole di Baal risuonavano nella mia testa.
Feci profondi respiri, poi, con tutta la forza che avevo mi girai sul fianco.
Gridai per il dolore sentendo le ossa scricchiolare e poi caddi a peso morto su di lui.
Il cuore, per fortuna, batteva ancora e tutto sembrava nella norma. Era come se semplicemente stesse dormendo, o almeno così percepivo io.

"Davvero molto eroico da parte tua" una voce spezzò la quiete di quel luogo ma nessuno entrò nel mio campo visivo, né riuscii a percepirlo. Era una voce mai sentita prima, dolce, leggiadra ma con una stonatura che non riuscivo a riconoscere.

"Chi sei? Fatti vedere!"

"Tu dai ordini in quella che non è la tua casa. Come puoi pretendere che qualcuno ti ascolti?" dei passi delicati risuonarono in lontananza.

"Sono un'ospite, quindi, come consuetudine, devo essere accolta come tale dal padrone di casa. Cosa che non sta accadendo"

"Hai una lingua biforcuta, e una buona intelligenza. Ma, sei entrata nella mia casa senza permesso, sei giunta qui come ribelle e penso tu sappia cosa accade ai tuoi simili"

"Parli, anzi, parlate tanto di giustizia voi veggenti, ma non vi rendete mai conto di cosa nel profondo spinge chiunque ad entrare. E scommetto il mio cuore che non hai nemmeno notato che non porto alcuna arma e che son ridotta male. E che il mio compagno non è stato attaccato da me, o da altri, e che è in buona salute"

"È un compito degli angeli aiutare gli indifesi e tu, lo sei"

"Ma sono anche colei che lui ha cresciuto, colei che si è lasciata toccare, aiutare da un angelo pur essendo un demone. E come tu ben sai, grazie a Nelkhael ovvio, per i demoni il tocco di un angelo è pari alla perdita del proprio valore."

"Vedo che sei anche saggia mia cara. Virtù che di certo io apprezzo. Ma per rimanere in vita c'è sempre un prezzo, che ti svelerò alla fine del tuo percorso. Ti concedo di sapere il tuo futuro, come mio grande potere, ed in cambio conoscerai la verità"
E prima che potessi aprir bocca continuò quel suo, in parte, insensato discorso " ma i particolari alla fine mia giovane ibrida. Ora alzati, sei la benvenuta nella casa di Nelkhael, angelo della saggezza e della conoscenza, e sei al cospetto della prima veggente creata, protettrice di Kadnikov e degli angeli, fatta dea dopo la sua reale morta da umana, Thorgerd."

Mossi il braccio poi le gambe, senza sentire dolore, ero praticamente guarita in una manciata di secondi.
Mi voltai verso la donna, vestita di una tunica celeste che esaltava il colore chiaro dei suoi occhi, i capelli erano raccolti in una treccia laterale, con dei nastri colorati tra le varie ciocche nere.
In mano poi, reggeva una piccola ampolla contenente un liquido viola luminescente e, dietro di lei, un altare occupava l'abside del tempio.

"Accetti questo nostro patto ibrida? Vuoi conoscere il tuo futuro in cambio della veritá senza potermi porre alcuna domanda dopo aver scoperto?"

"Accetto. Ma prima che cosa dovrò fare?"

"Si vede che sei giovane e inesperta ragazza, per vedere e sapere dovrai semplicemente dormire. È nei sogni che troverai le tue risposte e le tue domande, è lì che sarà tutto più chiaro. Berrai questo liquido e cadrai nel mondo dei sogni, dove ti sarà svelato il tuo futuro"

"Sono sogni però, non realtà"

"Chi ha mai provato che un sogno non potrà mai diventare realtà? Spesso è vero, sono nulli, ma tutto è possibile, come tu ben sai e come tu hai già provato sulla tua pelle"

"Un'ultima domanda prima di iniziare questo viaggio nel mio futuro, se così possiamo intenderlo"

"Ma certo, esponi pure il tuo dubbio"

"Tu hai detto che in cambio mi verrà concesso di sapere la verità. Ma in questo caso io otterrò due favori, quindi dove è l'inganno?"

"Oh ma non esiste alcun inganno. Ad ogni uomo che si presenta in questo tempio viene offerto qualcosa di diverso in base alle sue esigenze. E Nelkhael ha deciso che tu conoscessi la verità oggi. È lui che crea e predispone tutto ciò che avviene qui. C'è chi non riceve nulla, chi trova la morte, chi la vita. Chi, la verità"

"Ma perché proprio quella se già verrò a sapere il mio ipotetico futuro?"

"Ma perché questa verità non c'entra nulla col tuo futuro ragazza. È collegata con il tuo presente... E il tuo passato"

"Ma cosa ho da scoprire io che già non so? E perché la verità? Perché proprio una cosa così... Inutile?"

"Perché, a volte, la verità fa male Victoria"






altro capitolo pronto. Ce l'ho fatta a trovare l'ispirazione anche questa volta.

Che ne pensate? Voglio sentire i vostri pareri!

Un abbraccio
Sky







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