Terra straniera

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"Benvenuta a Kadnikov, città della Russia occidentale. Ci troviamo nell'Oblast' di Vologda. E questa, per i prossimi tempi, non sarà altro che la tua, o meglio nostra, casa" iniziò Baal poggiandomi su quel letto con intarsi in legno e grandi coperte per protegge le persone dal freddo glaciale di quel luogo.

"I ragazzi?"

"Loro hanno preferito una casa più vicina alla foresta, un modo da poter manifestare la loro natura con abbastanza tranquillità da poter uscire di casa già in forma demone. Noi invece dovremo resistere e prima riuscire ad allontanarci dai cittadini e da occhi indiscreti. Sai qui si dice che nel tempio si aggiri una Veggente"

"Una veggente? E che cosa ci sarebbe di male?"

"Vedi le veggenti sono una stirpe di giovani sacerdotesse nate migliaia di anni fa, circa qualche decennio dopo la caduta. Esse nacquero su volere di Nelkhael, angelo della saggezza, che, prevedendo che molti angeli e demoni si sarebbero ribellati e sarebbero giunti sulla terra portando caos e morti tra gli umani aveva voluto mettere una sicurezza tra le genti.

Le veggenti sono tutte donne, le si può quasi definire streghe ma sarebbe decisamente volgare. In pratica vivono nei tempi, circondate da dio e da Nelkhael, con i quale a volte interagiscono. Qui preparano armi grazie ai loro poteri, che vanno poi ai cacciatori, in modo da scacciare i ribelli e salvare le varie popolazioni della Terra."

"Tu hai detto però che sono tutte donne. Ma quindi..."

"Si uniscono a Nelkhael, in modo da preservare la loro dinastia e conoscenza, ma più per la seconda"

"Aspetta, quindi Nelkhael..." arrossisco al sol pensiero di sapere l'angelo dover giacere con tutte quelle ragazze...

"No aspetta, non è come intendi tu. Unirsi non è in modo carnale, ma attraverso i poteri di Nelkhael. Egli raggiunge un tempio e qui plasma altre ragazze, usando le piume delle sue ali e la terra sacra su cui è stato edificato il tempio. Così, come è usanza fin dal principio, ogni Veggente è, e deve essere, vergine." mi informa lui con un sorriso di scherno.

"Quindi potremmo dire che è un'unione di spirito?"

"Impropriamente, ma sì potremmo definirla in questo modo"

Mi chiedo spesso come lui, vissuto nei gironi dopo essere caduto, sappia così tante cose mentre io, dopo anni di studio, mi ritrovo ad esser completamente ignorante su certi argomenti...

"Un'altra cosa...ma perché proprio qui? Insomma perché non in un altro territorio più lontano? Perché non in Turchia, o Sud Africa..." esordii io osservandolo mentre si toglieva i vari indumenti rimanendo a petto nudo.

Era un bel ragazzo, dovevo ammetterlo, ma ciò che stonava sulla sua pelle abbronzata erano le due cicatrici verticali bianche all'altezza delle scapole. Le sue ali bianche, nel cadere, avevano lasciato quei segni indelebili, e il tutto a causa della sua posizione "sociale".

Le sue nuove ali ora uscivano da altre cicatrici, invece invisibili, più interne di quelle vecchie, e a mio parere anche più grandi.

"Vedi Vic, in questo luogo circondato da tutta quella foresta, sarà per noi più semplice andare a caccia. Rimanendo in città invece, sarebbe stato ben più complicato, e prendere le sacche dall'ospedale non avrebbe giovato di certo. In più so che è sconveniente stare qui, in una cittadina isolata e piccola, ossia il primo luogo dove Lucifero ti cercherebbe.... Ma è più sicuro per tutti noi. Gli angeli farebberi fatica a prenderci, i cacciatori invece, se stiamo attenti a non farci vedere spesso in giro, ci potrebbero anche ritenere umani"

Mi misi a sedere su quel soffice materasso e Sospirai guardandolo nei suoi occhi diversi. Era visibilmente stanco, stressato, ma era anche felice. Come me.
Non vedevo l'ora di andarmene e stare sola, lontana da tutti quei demoni che ritenevo la mia famiglia e che in un attimo mi avevano voltato le spalle. Come avevo potuto ritenere Lucifero una persona con un po' d dolcezza?

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