Sentì dei passi forti e decisi provenire dalle scale, Sam intento tentava di tenermi ferma ed esasperato dai miei continui tentativi di ribellione mi diede uno schiaffo sulla guancia sinistra e poi una gomitata sullo stomaco, mi sentì svenire ma in quell'istante Chris intervenne schiodandomi Sam di dosso e prendendolo dal colletto della camicia, lo sbattè forte al muro, e fece collidere il suo pugno con la mascella di Sam, poi gli diede un altro pugno dal basso, colpendo il mento.
Non avevo piú forze, ma non potevo permettere che Chris facesse le stesse cose che Sam faceva e fa tutt'ora, strisciai sul pavimento fino ad essere vicino al divano, a pochi centimetri di Chris, tenendomi forte la pancia con un braccio, tentai di alzarmi aiutandomi con l'altro braccio libero;
"Chris... ti prego..." dissi quasi sussurrando, delle lacrime affiorarono in ricordo di quando Sam aveva mandato all'ospedale un ragazzo, la sua unica colpa? Avermi offerto qualcosa da bere. Chris fermó la scarica di pugni, lasciando il colletto della camicia di Sam e facendolo accasciare a terra, gli diede un ultimo calcio sulla gabbia toracica prima di venire da me; mi prese in braccio e mi portó velocemente in camera, sistemandomi sul letto; andó via, ma dopo quanche minuto tornó munito di chiaccio e pomata per i lividi, la mia guancia era completamente rossa, e sull'addome avevo un enorme livido violaceo tendente al blu, Chris poggió delicatamente il ghiaccio sul mio viso, facendo attenzione a non premere troppo, poi alzó la maglietta e spalmó un po' di crema fredda sul tratto di pelle che aveva cambiato colore.
"Meme scusa... Non so cosa mi sia preso, ma vederlo su di te e vederti accasciata a terra mi ha fatto imbestialire, Non so perchè l'ho fatto.... Scusa..."
"Chris... ti prego, Non farlo mai piú, e soprattutto non farlo mai più con lui! Non sai di cosa è capace quell'uomo" dissi con le iridi leggermente velate da lacrime calde.
"Dovresti spiegarmi tu chi è, e cosa ci faceva su di te!" disse leggermente urtato dallo spettacolo per niente gradevole di pochi minuti prima.
"Allora, lui è Sam, è il mio ex... siamo stati insieme circa due anni e qualche mese... Lui era un tipo davvero geloso... oserei dire possessivo, Non potevo fare assolutmante nulla che non fosse controllato da lui. È il classico cattivo ragazzo, quello che usa le persone, quello che non ha peli sulla lingua e che se c'è qualcosa che non va viene a prenderti a pugni per regolare i conti. È finito al fresco tre volte, tra cui due al minorile... Spaccio e Stupro... ha tentato di stuprare anche me, ma per fortuna c'era Ken... Mi ha sempre salvato... È sempre stato il mio angelo custode lui..." dissi piangendo e portando le braccia al petto, come per proteggermi da tutto ció che poteva distruggermi...
"Ora ci sono io con te!" disse Chris abbracciamdomi e baciandomi sulla fronte.
"Non ho piú fatto sogni tranquilli da quel fottuto pomeriggio, Se non ci fosse stato Ken... Io... Io probabilmente non sarei stata qua... oppure con noi ci sarebbe stata una piccola creatura in piú" dissi piangendo ancora, feci un respiro profondo e poi continuai
"Ero appena arrivata a New York... Non conoscevo nessuno, e la prima persona che ho conosciuto è stato Ryan, era un ragazzo splendido, l'unico forse di cui mi sono mai innamorata, stavamo insieme tutto il giorno tutti i giorni, era l'essenza dei miei giorni, era la persona piú importante del mondo! Sam l'ha ucciso... Davanti... Davanti ai miei occhi... Per conto di uno senza scrupoli a cui doveva dei soldi... Ryan non mi aveva mai parlato di queste cose... forse per tutelarmi da quello che era il suo mondo, o forse per non darmi un peso troppo pesante da sopportare, quando sono veuta asaperlo era troppo tardi per perdonarlo... Da quel giorno ho smesso di vivere, sono diventata anoressica e bulemica... È stato un incubo, e solo Sam è riuscito ad aiutarmi a uscirne... Poi... il resto della storia lo sai" dissi tra le lacrime.
Chris mi abbracció forte e ci addormentammo sul letto tra pomate e garze.