Il Nido del Drago

Por Dyonisia

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~ Storia nell'elenco di lettura di @FantasyIT ~ Un vecchio cantastorie rimbambito di nome Artigern, detto Art... Más

(R) Capitolo 1: Un vecchio rimbambito e un liuto
(R) Capitolo 2: Grattatine alla pancia
(R) Capitolo 3: I malefici rapitori non erano poi così malefici
(R) Capitolo 4: Un Athi solo è un Athi morto
(R) Capitolo 5: Un amico scorbutico
(R)Capitolo 6: Quando la strega sdentata si pose sulla nostra via
(R) Capitolo 7: Quando gli dei ficcano il naso nei tuoi affari
(R) Capitolo 8: Una nota stonata
(R) Capitolo 9: L'Athi traditore
(R) Capitolo 10: Il nido oltre le montagne
(R) Capitolo 11: Avanti, marche!
(R) Capitolo 12: Ruggisci come un drago
Capitolo 13: Nel territorio di Elwyn
Capitolo 14: Il servo di Oberon
Capitolo 15: Il drago che non era un drago
Capitolo 16: Solitudine
Capitolo 17: Parassiti
Capitolo 18: Un nuovo nome
Capitolo 19: Melina e Firtorn
Capitolo 20: Ritorno di fiamma
Capitolo 21: Una chiacchierata
Capitolo 22: Traditore
Capitolo 23: La caduta
Capitolo 24: Per la salvezza
I compendi di Nimrod
Capitolo 25: Un momento di pausa, per favore
Capitolo 26: La quercia d'argento
Capitolo 27: Mulkin, il soldato
Capitolo 28: Parli come un umano
Capitolo 30: Mia nipote
Capitolo 31: Ognuno per conto suo
Capitolo 32: Di nuovo insieme
Capitolo 33: Partenza
Capitolo 34: Torto o ragione
Capitolo 35: La biblioteca di Folis
Capitolo 36: Anatomia Athi Elementare
Capitolo 37: Operazione mancata
Capitolo 38: Luna rosso sangue - Parte I
Capitolo 39: Luna rosso sangue - Parte II
Capitolo 40: Luna rosso sangue - Parte III
Capitolo 41: L'ultima canzone
Capitolo 42: Fiori
Capitolo 43: Rinascita
Curiosità sul Nido
Piccolo Capitolo Extra
Scarabocchi: I personaggi

Capitolo 29: Nell'anima del soldato

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Por Dyonisia

Non sto più aggiornando regolarmente per via di una fase full-immersion nello studio, ma ogni tanto mi farò sentire, ragazzi.

Spero che questo capitolo vi possa tenere compagnia nel frattempo!

Le linee temporali cominciano a imbrogliarsi come un bel gomitolo di lana con cui gioca un gattone ciccione...

Artigern

Mi sentivo piuttosto confuso.

Non ricordavo cosa fosse successo, sapevo solo che era stato molto rapido e non avevo nemmeno avuto il tempo di comprendere appieno che ruolo avessi avuto nella vicenda.

Deglutii un grumo di saliva e avvertii il sapore del sangue in bocca. Dovevo essermi morso una guancia durante la colluttazione.

Feci per mettermi seduto, ma una mano ruvida e sgradevole al tatto mi tappò la bocca, spingendomi a terra.

- Shh - sibilò Mulkin, guardandomi con i suoi occhi color inchiostro, che guizzavano rapidi come quelli di un uccello al minimo rumore. - Non fare un fiato.

Cominciai a preoccuparmi. Scostai la mano del soldato e mi posi al suo fianco, osservando l'esterno attraverso i cespugli dietro i quali ci eravamo nascosti.

- Cos'è successo? - sussurrai, sottovoce, mentre mi massaggiavo la nuca. Mi faceva piuttosto male, come se avessi un gomito piantato alla base del collo, fra spalla destra e orecchio. Avvertii del sangue raggrumato sotto le dita e feci una smorfia.

- Siamo stati attaccati da una bestia - mormorò Mulkin. - Una... una grande bestia. Credo fosse un drago, ma non ne sono sicuro. Sembrava impazzito. Ti ha colpito con la coda, e hai sbattuto la testa su un tronco prima di riuscire a difenderti con l'arco.

Osservai i monconi dell'arma, spezzatasi nell'impatto, ed ebbi l'impressione di avere un groppo in gola. Mi portai una mano alla vita e le mie dita si strinsero attorno all'elsa fredda del pugnale. Quello c'era ancora. Non amavo i coltelli, ma, in mancanza di meglio, mi sarei dovuto accontentare.

- Sono riuscito a stento a portarti qui prima che ti schiacciasse. Non ci ha nemmeno seguiti, ha perso interesse subito dopo. Si comportava in modo davvero strano.

- Ho visto altri draghi così - sospirai, con una sensazione di oppressione al petto. - Sono fuggiti dagli allevamenti, quando ormai erano stati abbandonati sia dai draghi stessi che dagli umani. Sembrano completamente smarriti, senza qualcuno a prendersi cura di loro. Non riescono a sopravvivere da soli. Sono creature ridotte ai minimi termini, animali in cattività che, ora di nuovo in libertà, non sanno più cosa fare e si limitano a vagare nei dintorni. Io e Melina ne abbiamo abbattuto uno non più di due settimane fa. E' stato molto... non è stato bello.

Avvertivo lo sguardo pungente di Mulkin sul lato destro del viso, e mi sembrava che una serie di spilli mi stesse punzecchiando le guance.

- Non riusciremo a spostarci da qui, se non lo eliminiamo. Continua a girarci attorno - sussurrò il soldato. - Uno di noi deve attirarlo, e l'altro dovrà ucciderlo.

- Dobbiamo proprio farlo? Non c'è un altro modo? - sospirai, deglutendo a fatica. Riuscivo a scorgere alcuni sprazzi di giallo fra gli alberi, il riflesso delle squame del drago.

Era vero che avevo aiutato Melina ad uccidere la bestia, ma Mulkin non sapeva che avevo esitato e, per poco, questo non era costato la mia vita. Mi ero salvato solo perché Melina era riuscita a colpire il drago nell'occhio sinistro con una freccia.

- No. Non vedi? E' come se ci stesse cercando, senza riuscire a trovarci. Dev'essere intontito, come hai detto tu. Non sa cosa fare. Cosa preferisci? Lui o noi?

Sospirai e, mio malgrado, annuii.

- Come hai intenzione di farlo?

Mulkin osservò l'animale per un breve istante, e strinse la mascella. La ferita ormai era completamente cicatrizzata, fatta eccezione per un punto nel centro, dove la carne era ancora lucida.

Avremo girato attorno alla bestia, lui a destra e io a sinistra. Io avevo un coltello, mentre lui due pugnali da lancio sulle cosce, residui della sua carriera nell'esercito, da cui non era riuscito a separarsi del tutto. Avremo attirato il drago in un angolo chiuso, in modo che non potesse scappare, e allora avremo posto fine alla sua miseria.

Poco dopo, stavo procedendo in punta di piedi nell'erba.

Il drago stava saltellando per cercare di raggiungere la cima di un pino, in modo da mangiarne le pigne ricolme di pinoli. Era molto magro, a tal punto che riuscivo a vedere tutte le sue costole, e non sembrava consapevole del mondo circostante.

Sembrava un cucciolo, dal modo di fare.

Ero talmente impegnato a osservarlo che, per errore, calpestai un ramo. Il rumore secco del legno spezzato attirò l'attenzione della bestia, che spostò lo sguardo su di me.

Coi cuori che battevano freneticamente, cercai di restare immobile, pregando che l'animale perdesse interesse. Con la coda dell'occhio, vidi che si stava avvicinando, e dovetti ricorrere a tutta la mia forza di volontà per non scappare.

Avvertii il suo naso frugarmi fra i vestiti, come quello di un cane affettuoso, e sentii le gambe molli. Pensai fosse sul punto di attaccarmi, ma non accadde. Sembrava desideroso di giocare.

- Mulkin, aspetta - sussurrai, guardando il drago con più attenzione. - Non credo che sia aggressivo.

La creatura mi diede un colpetto sul petto - un colpetto che mi fece perdere l'equilibrio. L'aveva fatto per scherzo, probabilmente, ma non era consapevole della propria forza. Ruzzolai nell'erba, e mi rialzai giusto in tempo per vedere un pugnale da lancio conficcarsi nell'occhio destro della bestia, che collassò a terra con un tonfo che fece tremare la terra circostante.

- Mulkin! - gemetti, avvicinandomi al drago più velocemente che potei.

Gli accarezzai il muso inerte, mentre gli occhi mi si colmavano di lacrime.

Il soldato, ansante, emerse dal suo nascondiglio e strappò il pugnale dal cranio della bestia con un gesto crudo e rapido.

- Mulkin, guarda che hai fatto - balbettai.

Lui inarcò le sopracciglia.

- Ti ho salvato la vita? - disse, seccato.

- Non mi avrebbe attaccato. Sembrava così spaesato. Credo volesse giocare - continuai, accarezzando inconsapevolmente il capo della bestia.

- Giocare?! Se ti avesse colpito un po' più forte, avrebbe potuto spezzarti un braccio o peggio - sibilò Mulkin, senza degnare il drago di un'occhiata. - Ha avuto ciò che si meritava. Ora andiamo.

- Non era come il drago che abbiamo abbattuto io e Melina - sussurrai. - Quello ha cercato di attaccarci, mentre questo... non sembrava nemmeno conscio di...

Mulkin non mi permise di finire la frase, prendendomi per un braccio. Ero talmente frastornato che non mi opposi. Scoccai un'ultima occhiata al cadavere del drago e mi si strinse il cuore.

*

Sparviero

- Artigern? - chiamai, col naso incollato a terra.

Stavo seguendo la sua traccia da ormai qualche giorno. L'odore particolare dell'Athi si percepiva ancora, nella foresta, nonostante fosse molto flebile. Era come se ci fosse passato da poco.

Se così era, significava che era ancora vivo! Però temevo che fosse solo il frutto della mia immaginazione, che voleva saperlo al sicuro a tal punto da poter influenzare le mie percezioni. Il mio senso di colpa per averlo abbandonato, misto alla speranza di riabbracciarlo, mi spingevano a proseguire al doppio della velocità. Tuttavia, buona parte del mio tempo la dedicavo a mimetizzare la mia traccia odorosa immergendomi nel Grande Fiume ogni volta in cui mi era possibile, e volando a quota molto alta, nei punti in cui gli alberi erano troppo fitti affinché potessi recuperare la scia di Artigern.

A un certo punto, il suo odore scomparse completamente, e cominciai a preoccuparmi.

Mi trovavo più o meno nei pressi della casa di Nonna Nube, e, nonostante provassi un'immensa vergogna nel presentarmi alla sua porta, pensai che fosse l'unica soluzione possibile. Lei avrebbe saputo dirmi cos'era accaduto ad Artigern. Forse, l'Athi, dopo essere scappato da Reod, aveva trovato rifugio da lei.

Misi da parte l'angoscia e mi avvicinai alla capanna.

Era tutto come lo ricordavo, ma versava in uno stato di grande incuria. Il piccolo orto era ricoperto di erbacce, e l'erba era molto alta. La capanna aveva le finestre sbarrate con delle assi di legno e nel tetto c'erano diversi buchi, dai quali cominciavano a emergere rami di alberi.

Era più che evidente che era abbandonata.

Trassi un profondo sospiro, lasciandomi vincere dalla tristezza. Mi rannicchiai davanti alla capanna, e restai lì a riposare un po', mentre riflettevo sul da farsi.

Reod aveva origliato la mia conversazione con Oberon. Sapeva ciò che avevo intenzione di fare. Doveva averlo riferito a Elwyn, e questi non avrebbe perso tempo a mandare qualcuno a cercarmi.

Dovevo muovermi, e in fretta.

Ma dove potevo andare?

Dove poteva essere finito Artigern?

*

Era notte, quando avvertii un rumore di passi.

Da quando ero fuggito il mio sonno era diventato estremamente leggero, ed ero sempre pronto a scattare al minimo fruscio, quindi mi accucciai, in posizione di difesa.

Restai in ascolto, e mi resi conto che il rumore non era quello pesante e ritmico delle zampe di un drago che calpestavano il terreno della foresta, portando con sé cespugli, arbusti e quant'altro.

Era veloce, singhiozzante, affaticato.

I passi di un uomo in fuga.

Mi rannicchiai dietro il fiano della capanna, cercando di nascondermi, e attesi che passasse di qui.

Pochi istanti dopo, vidi la sua figura claudicante avvicinarsi alla casa di Nonna. Si appoggiò contro la fiancata destra, ansimando, chino su se stesso. Indossava un mantello nero, con un cappuccio sulla testa, e ogni parte del suo corpo era ricoperta di stoffa. Sotto braccio stringeva spasmodicamente una cassetta, che sembrava contenesse qualcosa di molto importante.

Annusai a fondo il suo odore e percepii quello dolciastro e nauseante della malattia. Tuttavia, non sembrava in uno stato terminale. Anzi, quello era l'odore di qualcuno che stava guarendo.

Curioso.

Il veleno di Oberon avrebbe dovuto essere senza cura. Possibile che qualcuno avesse trovato un antidoto o un modo per arginare l'azione del polline?

L'uomo deglutì a fatica e riprese ad arrancare.

Io restai in completo silenzio, limitandomi ad annusare la sua scia.

Sgranai gli occhi, quando, fra i tanti odori che si portava appresso, ne riconobbi uno molto familiare.

Era cambiato, certo, c'era una nota più adulta in esso, ma era ancora presente.

L'odore di Artigern.

vivian_nyneve mi ha inviato un'altra delle sue adorabili fan art, questa volta di Oberon! Se avete tempo e ispirazione, qualsiasi vostro disegno sarà ben accetto ragazzi :)

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