L'Eterna Dannata

By Sky__Dream

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Sequel de L'Eterna Cacciatrice Il tempo scorreva sotto gli sguardi dei due giovani genitori. Il grembo si ing... More

La piccola Victoria
Primo allenamento
Scambio
Addestramento
Prova e ci riuscirai
Un mate per un demone
Fuggiamo
Sperduta
Ribelli
Only you
Incontro
Tu sai chi sono
I gironi
La nube
Eva
Cella
Il ballo
Terra straniera
Vecchi ricordi
Il futuro
Vendetta

In cella

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By Sky__Dream

Correvo senza sosta verso l'entrata degli Inferi, non sapevo cosa mi sarebbe aspettato ma non mi interessava. La mia mente era concentrata sulla donna che era scoppiata in lacrime dopo avermi vista fuggire dalla finestra, dovevo sapere il perché, ma la mia mente non riusciva a trovare una risposta. L'avevo vista poche volte nella casa e tutte le volte la notavo osservarmi da lontano, con occhiate fugaci ma che mi trapassavano da parte a parte. Era come se potesse leggermi dentro, senza che potessi fermarla.

Gli alberi scomparivano veloci dietro di me, molte foglie cadevano al mio passaggio e la luna stava piano piano lasciando posto al sole
Vidi la foresta dove giacevano i cancelli e il mio cuore iniziò a battere per la paura. Non avrei mai creduto di poter temere così tanto Lucifero, ma in fondo chi non lo avrebbe fatto? Quando vidi che mancavano solo pochi metri qualcosa mi colpì alla testa e caddi a terra rotolando; con la testa colpii alcune rocce e la vista mi si annebbiò. Mossi la mano per tastare la testa e sentii qualcosa di caldo colare, era di sicuro sangue. Una figura di avvicinò a me, ma non riuscivo a distinguere bene il viso e faticavo a percepirne l'odore.

"Quanto tempo eh, Victoria"

"L...Lucifero..."

"Zitta! Non meriti nemmeno di poter pronunciare il mio nome. Io sono il tuo Re e il tuo Sovrano. Portami rispetto ragazzina!"
Preme la sua scarpa contro la mia gola ed inizio a far fatica a respirare.
Mi ucciderà? Possibile.

Provo ad afferrargli la gamba ma lui è più veloce di me e, prelevando una siringa dalla sua tasta, mi innietta un liquido verde.
Lo sento entrare in circolazione nel sangue e tutto il corpo inizia a bruciarmi. Sento come se il sangue stesse aumentando di temperatura, iniziando a bollire dentro di me.
Urlo dal dolore mentre toglie dalla mia gola il suo peso, speravo si fermasse ed invece inizia a prendermi a calci, a pugni, a scaraventarmi ogni dove mentre io non riesco a muovere un solo muscolo.
Le lacrime iniziano a scendere mentre per l'ennesima volta cado a terra, con diverse ossa rotte e il respiro spezzato. Non riesco a prendere l'aria necessaria così mi lascio crollare a terra, facendo svanire il moo tentativo di alzarmi, ed inizio ad annaspare.

"Una vera demone non piange" mi tira un calcio al ventre procurandomi un altro gemito mentre il sangue comincia ad uscire dalla bocca prima di riversarsi sul terreno.
"Sei debole. Non sei una vere erede"
Un altro calcio, chiudo gli occhi mentre mi prende per i capelli e mi innietta ancora quella sostanza.

Di nuovo un enorme bruciore si diffonde in tutto il corpo, così urlo ancora, stavolta più forte, prima che lui mi chiuda la bocca con un pugno.

Questo non è il mio Lucifero, non è lo stesso che ho lasciato tempo fa, è di nuovo solo e soltanto l'Oscuro signore di questo regno. Stavolta non mi lascerà vivere, è veramente finita...

Sento le forze venir meno e l'aria ormai è completamente assente dal mio organismo. Non muovo più lasciando che i miei occhi si chiudano piano piano portandomi nelle tenebre eterne. È finita.

Sento il suo fiato sul mio collo e poche parole sussurrate al mio orecchio prima di sentire un ultimo dolore alla spalla, e poi il buio completo.

Non è finita, tu sei mia.

***

Mi trovo a galleggiare in una nube nera mentre da ogni dove aggiungono grida di terrore. Non capisco la loro origine così cerco di alzarmi per provare ad uscire da lì, ma le mie mani e le gambe sono come bloccate da una forza esterna, sono completamente immobile se non per la testa, che almeno riesco a ruotare per osservarmi attorno.
Non c'è nulla, solo queste grida e la nube nera...

Non avrei mai pensato che sarebbe finita in questo modo, non dopo ciò che mi era successo. Ero partita con uno scopo preciso, ma era andato tutto male, ero ritornata subito e dentro di me speravo in un'accoglienza migliore. Non chiedevo nulla di pomposo solo un abbraccio di mio padre e che ne so un sospiro di Lucifero nel vedermi ancora viva. Era chiedere troppo?
Penso proprio di si vedendo come è andata a finire. Il mio corpo si è ribellato e la mia anima si è temporaneamente separata per non sentire altro dolore. Ma così non riuscirò mai a vedere dove sono, mai.
Ma è tutto così strano, di solito quando avviene una separazione l'anima vaga attorno al corpo finché non si ricongiunge, qui io invece sono da un'altra parte. Che sia morta? Impossibile. Dovrei essere nel silenzio più assoluto invece che tra le grida...
Che sia... Che sia in uno dei gironi?

Spalanco gli occhi appena capisco dove sono finita e provo a strattonare le gambe e le braccia, ma esse sono ancora ben saldate a terra, quasi ci fosse una forza ad attrarle. Il sangue inizia ad essere pompato velocemente mentre le orecchie iniziano a fischiarmi. Un attacco di panico mi assale, erano anni che non ne avevo uno ed ora non so più come comportarmi.
Inizio a muovermi sempre di più, mentre ansimo in cerca di tutto l'ossigeno di cui ho bisogno. Ho troppa paura e il cervello sconnesso per capire ciò che mi sta accadendo.
Di colpo urlo sentendo un osso spezzarsi seguito da un altro ed un altro ancora.
Non capisco cosa mi sta succedendo finché non riesco più a respirare e chiudo gli occhi sperando finalmente di potermi lasciar andare, liberandomi da questo dolore insopportabile.

Quando li riapro però la visuale che ho è diversa, tutto è più nitido, i suoni molto più chiari e persino il mio corpo o sento diverso, come se fossi un'altra. Mi guardo le zambe notandole piene di un pelo grigio scuro con degli artigli molto lunghi. Mi guardo dietro vedendo una coda con sprazzi di pelo bianco muoversi lentamente.
Sono un lupo?
Come è possibile una cosa del genere? Come posso essere un lupo essendo figlia di due demoni?
Che ci sia qualcosa che ha interferito col mio organismo quando ero da quel branco?

Scuoto il muso prima di provare a muovermi e riuscirci finalmente.
Spicco un balzo e prendo a correre oltre la nube dove, spero, ci sia l'inferno e forse il mio riscatto.

Non so come farò se mai riuscirò ad uscire da qui, non so come potrò affrontare Lucifero, non so nulla. Nemmeno cosa pensa di me mio padre e se mi ritiene ancora degna di essere un'erede al trono.
Non credo che potrò mai riuscire ad eguagliare Lucifero né tantomeno essere simile a lui. Io sono me stessa, diversa e forse un po' unica. Non penso che il posto da regina faccia per me, voglio essere libera da qualsiasi vincolo, libera di fare ciò che voglio e di commettere tutti gli sbagli del mondo. Voglio solo poter essere me stessa senza che nessuno mi blocchi plasmandomi a suo piacimento.
Sono uno spirito libero e non apparterrò mai a nessun luogo, menchemeno mi lascerò mettere i piedi in testa da un uomo spregevole come lui.
A noi due Lucifero.

E stavolta sarò io a vincere.


Pov Lucifero

Lei era tornata, dopo tanto tempo era di nuovo qui. Era scappata fare qualcosa ed io avevo iniziato a cercarla, pensando fosse stata rapita. L'avevo cercata in tutto il regno, rendendomi ridicolo davanti ai miei consiglieri. Sembravo uno stupido pennuto mentre volavo sopra le case in cerca della sua aura, ed ad un certo punto l'avevo anche trovata, fiondandomi nella foresta, ma l'unica cosa che c'era erano due corpi morenti di due demoni esiliati.
Avevo pensato che l'avessero uccisa ed ero scoppiato, avevo raso al suolo una parte di quella foresta e ucciso migliaia di miei sudditi che non facevano abbastanza per trovarla.

Poi avevo capito.
Lei se ne era andata di suo spontanea volontà, mi aveva abbandonato solo per disubbbidirmi, per fare una piccola vacanza pur essendo l'erede. Aveva rotto la fiducia che riponevo in lei e mi aveva reso ridicolo, debole e superfluo su tutto. Ma stavolta non l'avrebbe passata liscia, non sarebbe sopravvissuta, non sarebbe stata l'erede né nient'altro. Non sarebbe stata nulla. Nulla per me, nulla per i consiglieri e nulla per il popolo. Inesistente.

"Lucifero"

Vidi Apollion correre verso di me, tutto scombussolato e con gli occhi quasi fuori dalle orbite, quasi fosse sorpreso per qualcosa.

"Lucifero...la sua aura, l'ho sentita, è qui"

Scossi la testa bloccandolo prima che potesse continuare.

"Lei non c'è, non è più qui"

"Ma cosa dici, Lucifero la sua aura..."

Gli poggiai le braccia sulle spalle, guardandolo negli occhi e rendendolo immobile al mio sguardo.

"Victoria ha disobbedito ad un ordine, è andata via, nessuno lo sapeva, e quando l'abbiamo cercata nessuno l'ha trovata. Tutti tranne me. L'ho trovata nella foresta, senza vita, l'ho riportata a casa ed assieme le abbiamo dato addio. L'aura che hai appena sentito è stata prodotta dal dolore della perdita, non soffrire molto, lei non è tua figlia"

Chiusi le palpebre staccando il collegamento mentale prima di vederlo inchinarsi e tornare ai suoi lavori. Mi voltai proseguendo per la mia strada, avevo qualcosa da svolgere anche io e nessuno mi avrebbe bloccato dal raggiungere i miei scopi. Mancava veramente poco.
Le nozze erano quasi pronte, tra meno di due mesi mi sarei spostato,e nessuno mi avrebbe intralciato i piani.
Nessuno.
Nemmeno lei.

Angolo me

Ok ce l'ho finalmente fatta. Dopo che i miei mi avevano ritirato il telefono e i vari problemi con wattpad sono riuscita ad aggiornare.
In più ho pubblicato l'altra storia, il confine del cielo, che aggiornerò all'incirca ogni dieci-undici giorni.
Bhe vi lascio! Torno a scrivere.
In abbraccio
Sky K.

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