My Stephbrother [A.M.]

By Zelkeey

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Ma ad un tratto, in cima alle scale, la giovane, scorse uno sguardo freddo puntato su di lei. Un ragazzo, un... More

Nuova vita
Due occhi freddi come il ghiaccio
Alone
Nuova scuola, nuovi amici? Parte 1
Nuova scuola, nuovi amici? Parte 2
Una cena rovinata
Incontri ravvicinati
Pianti indesiderati
Riconciliazioni
Grazie!
Lost in the city
Quando ti senti una fuggitiva
Ricordi lontani e sfide pericolose
Notte pericolosa parte 2

Notte pericolosa parte 1

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By Zelkeey

Un ghigno soddisfatto si fece strada sulle labbra del ragazzo, nel sentire la risposta della bionda.

"Molto bene."

Austin fece un passo indietro per poi dirigersi verso la porta di camera sua. Aprì la porta e con un cenno invitò Lara ad entrare per prima.

L'ansia prevadeva nel corpo della giovane, la quale stava dando il via a pensieri inutili. Ce l'avrebbe fatta a passare una notte con Austin? Oppure no? Beh ma in fondo cosa mai poteva essere? Doveva solo stare in una stanza con lui per poche ore. Si sarebbe tenuta a debita distanza, fino ad aspettare i primi raggi del sole.

"Entri o no?" chiese Austin in tono scocciato.

Lei annuì per poi entrare nella grande stanza. Lara rimase stupita dalla semplicità della camera: c'erano solamente un letto, degli armadi, il comodino, una poltrona, una Tv e la moquette sul pavimento. Non aveva poster o foto, e nemmeno qualche oggetto decorativo. Era una semplicissima e grande stanza.

Le pareti erano di un grigio piuttosto chiaro, sfumato in certi punti con del bianco.

Ma quale ragazzo poteva vivere in una stanza priva quasi di tutto e con le pareti grige? Faceva venire una certa tristezza addosso.

La sua ispezione fu smossa al rumore di una chiave che girava: era la chiave della porta.

"P-perchè hai chiuso a chiave?"

"Semplice, per evitare che tu te la svigni nel bel mezzo della notte." fece spallucce.

Lei si lasciò sfuggire un respiro quasi di sollievo. Ma in fondo sapeva che Austin non le avrebbe mai fatto del male fisicamente; o almeno credeva.

"Che ore sono?" chiese lui.

"Beh sono le nove e mezza." disse Lara controllando il telefono.

"Bene, dammi il tuo cellulare."

Lei sussultò e scuotè la testa. Non poteva toglierle anche quello.

"Ho detto, dammi il tuo cellulare." scandì bene le parole.

"Ma..."

"Non ti servirà."

La biondina sbuffò porgendogli il suo cellulare nuovo. Austin lo prese per poi mettesserlo nella tasca superiore dei pantaloni.

La ragazza fece due passi intorno a sé stessa per esaminare meglio l'ambiente, quando il suo sguardo riacadde sul suo riflesso in uno specchio, situato ai margini della della stanza; aveva ancora addosso la divisa. Non poteva dormire con addosso la divisa, altrimenti il giorno seguente non avrebbe potuto indossarla.

"Senti...non è che potrei tornare solo un secondo nella mia stanza? Sai, per prendermi il pigia..."

"No." la interruppe subito.

"No? E io con cosa dormo?"

"Hai addosso dei vestiti in questo momento o sei nuda? Io direi fermamente la prima opzione."

"Ma non posso dormire con la divisa!"

"Uff, qualcuno ti ha mai detto che assomigli ad una zanzara? Quel ronzio fastidioso mi ricorda te, ogni volta che apri bocca." disse lui aprendo un cassetto. Subito dopo, lanciò degli indumenti a Lara.

"Tieniti, mettiti questi."

"Cosa sono?"

"Stracci per pulire il pavimento."

Lei spalancò gli occhi all'affermazione del ragazzo. Stracci? E cosa servono?

"S-stracci?"

"Dio, ragazzina! Sono vestiti, mettiti quelli per dormire!" sbraitò lui.

Lei lo guardò storto, ma decise di non aprire bocca. La notte sarebbe stata lunga.

"Okay, posso andare in bagno a cambiarmi?"

"No, usa la cabina armadio." rispose Austin indicando un lato della stanza.

Lara ubbidì ed entrò nel grande armadio. Un profumo intenso le invase le narici, così si fermò per un secondo assorbendo bene quella sensazione. Era un profumo dolce, ma allo stesso tempo forte.

Si tolse l'uniforme con delicatezza e raffinatezza, per poi appenderla su un appennino. Puntò uno sguardo ai cosiddetti "vestiti" dovevano essere per forza suoi.

Si infilò prima i pantaloncini e subito dopo la maglia. Sembrava avesse addosso un vestito vero e proprio per come le stava grande. La maglia blu le arrivava fino a metà coscia e i pantaloncini al ginocchio.

Uscì nuovamente dalla cabina per poi ritrovare la visuale della stanza. Ma le sue guance si tinsero di un rosso fuoco, quando l'immagine di un Austin senza maglia e disteso sul letto le si presentò davanti agli occhi.

"Che hai da guardare?"

La ragazza divenne ancora più rossa di prima, fino ad abbassare il viso.

"Ma la-la tua maglietta?"

"Dormo sempre a petto nudo, non ho bisogno di una maglietta."

"O-okay..."

Austin la guardò di sottecchi ridacchiando soddisfatto.

"Cos'è? Vuoi già rinunciare?"

Lei alzò di colpo lo sguardo, riacquistando un'espressione più decisa!

"Assolutamente no! Non ti farò da schiavetta."

"Convinta tu." rispose lui con nolachance.

Lei mise il broncio incrociando le braccia. Successivamente avanzò verso il letto e tolse il cuscino sotto la testa del ragazzo per poi appoggiarlo sul pavimento e stendersi su di esso.

"Che stai facendo?!"

"Sbaglio o hai detto che dovevo passare una notte qui? Beh, nel caso tu non lo sapessi, la notte, si dorme."

Austin la guardò perplesso per un secondo, ma poi scuotè la testa.

"Forse non hai capito, tu questa notte non dormirai affatto. E se lo farai, lo farai qui, accanto a me, nel mio letto."

La ragazza strabuzzò nuovamente gli occhi sconvolta dalle parole del ragazzo. No, non poteva dormire accanto a lui. Così avrebbe sicuramente vinto.

"Non credo propr..." e per la seconda volta il ragazzo la zittì, perché le braccia di Austin avvolsero con forza il corpo della bionda e la tirarono con lui sul grosso letto matrimoniale.

"Lasciami!" gridò lei divincolandosi dalla forte presa. Però Austin non la lasciò, ma la fece passare sotto di lui.

I loro occhi si incrociarono, legandosi per qualche secondo. Le mani del ragazzo erano ancora fisse sui fianchi della giovane, la quale nel frattempo aveva posizionato le mani sulle spalle del ragazzo.

"Allora ragazzina, come ci si sente a stare sotto?" lui rompè il ghiaccio.

Lara divenne rossa nuovamente rendendosi conto della posizione in cui si trovavano.

"D-dai...lasciami..." provò di nuovo ad uscire da quella situazione ma senza successo.

"Mmh potrei farlo, o forse no."

Un'altro ghigno malizioso si fece spazio sul volto di Austin. Lui si stava divertendo da morire, si divertiva a vederla arrossire. Si divertiva anche vederla in quelle condizioni sotto di lui.

"Ti...prego." disse la bionda dimenandosi leggermente.

"Sai, stavo pensando, hai mai provato piacere?" domandò il ragazzo ignorando la ragazza sotto di sé.

"Piacere dici? Piacere in che senso...?"

"Piacere sessuale, genia."

"Che?! N-no..."

"Beh, la notte è lunga. Un po di divertimento non sarebbe male."

Lara restò a bocca aperta. E ora cosa le avrebbe fatto?

#My space

Lo so, sono stronza. Mi spiace se io capitolo è corto, ma dovevo lasciarvi suspense.

Ora non so quando aggiornerò, quindi pazienza please😘

Alla prossima!

Dagia💋

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