Make me crazy [b.w.s.] (IN RE...

By a_yo_soy_asi

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Una volta la tua vita era semplice: gli amici, due fratelli, i genitori, la scuola, i ragazzi... Poi, d'un tr... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Avviso
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
WATTYS 2016
Capitolo 60
Capitolo 61 - Parte 1
Capitolo 61
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Capitolo 66
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Info
Capitolo 68
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Capitolo 70
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Capitolo 72
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Happy Birthday
Capitolo 78
Piccolo annuncio
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Capitolo 79
Capitolo 80
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Capitolo 83
Capitolo 84
Capitolo 85
Capitolo 86
Capitolo 87
ANNULLATO
Capitolo 88
Capitolo 89
Capitolo 90
Ringraziamenti
AGGIORNAMENTI
DON'T CARE: VOLUME II MAKE ME CRAZY
Don't care disponibile ora
5 ANNI

Capitolo 54

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By a_yo_soy_asi

Mary's P.O.V.

Sono passati quattro giorni dall'incidente di Brad, tre passati sia a scuola sia all'ospedale a pomiciare con lui e a tentare di scrivere righe per il concorso. Il dramma è che ho un terribile blocco dello scrittore e non so come risolverlo: più fisso la pagina bianca, più non ho idee. Comunque, oggi Brad tornerà a casa e adesso lo sto aiutando a preparare la borsa per lasciare questo posto doloroso. James ci sta aspettando fuori con la macchina per riportarci nella nostra dolce dimora.
- Ti aiuterei ma non posso muovermi senza stampelle. - Brad interrompe i miei pensieri.
- Lo so, infatti non sto chiedendo il tuo aiuto.
Annuisce e continuo a sistemare la stanza.
- Mary? - richiama la mia attenzione.
- È stato bellissimo l'altro giorno... Grazie di tutto.
Arrossisco e mi avvicini baciandogli le labbra.
- Il mio giacchetto ti sta benissimo.
- E mi sta due taglie in più.
- Beh, non è colpa mia se sei magra. Anche la mia collana ti sta divinamente.
Circondo la sua vita con le mie braccia stringendolo a me: e pensare che avevo paura di non poterlo più abbracciare... Comincia a lasciarmi dei baci sul collo ed io respiro lentamente. Il riccio indugia abbassando la bocca sulla quella piccola parte di pelle scoperta del mio seno.
- Brad... Non qui.
Sbuffa e poi si lamenta dicendo: - Ti rendi conto che starò in astinenza per due mesi? Come cazzo faccio?
- Ce la farai perché non puoi muoverti. - rispondo.
- Ma che palle...
- Ma ogni due parole dici una parolaccia oggi? Sei diventato un po' volgare.
- Scusami, piccola principessa. Con te non riesco più a ragionare.
Arrossisco ancora di più e mi decido finalmente a passargli le stampelle. Metto il borsone in spalla e apro la porta a Bradley per fuggire da qui. Raggiungiamo con molta calma l'ingresso dell'ospedale per far firmare al riccio il permesso per tornare a casa e, varcata la soglia dell'uscita, ci ritroviamo un miliardo di paparazzi e fan accanite con cartelloni con frasi di conforto e altro. Bradley va verso qualche fan scattando una foto e rassicurando di stare bene, ma io no: non mi sento a mio agio, sento di non appartenere alla sua vita. Abbasso lo sguardo verso il basso giocherellando con la cerniera della felpa nera con la mia mano. Cerco di trattenere le lacrime e alzo lo sguardo solo per individuare la macchina di James e raggiungerla. Apro il bagagliaio poggiando il borsone e successivamente entro nell'auto sedendomi accanto a James. Scoppio in lacrime ed istintivamente Jems mi abbraccia.
- Ehi! Che succede? - mi chiede preoccupato.
- Io non sono nessuno nella sua vita da celebrità: sono il suo amore nella vita privata ma appena vede un paparazzo o una fan, finge che io non esista. Fa male, James, fa molto male.
- Ma cosa dici? - mi alza il mento guardandomi negli occhi - Lui ti ama, lo sappiamo tutti. Non vuole escluderti quando ci sono gli altri, semplicemente ha paura che i paparazzi possano renderti la vita un inferno, per questo non si espone troppo in pubblico quando sta con te. Se potesse però, lui griderebbe al mondo interno che ti ama. E ora basta piangere, d'accordo?
Annuisco e mi lascio cullare dalle sue muscolose braccia. Poco dopo vediamo Bradley arrivare e mi asciugo le lacrime. Scende dall'auto per aiutare l'invalido e riesce a farlo entrare dopo aver faticato: le stampelle sono scomode ed ingombranti. Ritorna a sinistra dell'auto e comincia a guidare. Mette la musica per mascherare il rumore che provoco quando tiro su con il naso.
- Come mai questo silenzio? - chiede Bradley.
- Mary è semplicemente stanca. - risponde Jems lanciandomi un'occhiata. Mi rivolge un sorriso rassicurante mentre abbasso lo sguardo.
- È colpa mia, l'ho fatta stancare troppo questi giorni... Prometto che non accadrà più.
Ritorniamo in silenzio mentre Jems guida: ci vuole un po' prima di tornare a casa.
- Non è quello il problema, Brad. - ammetto con un tono distaccato. Sto giocherellando nervosamente con le maniche del giacchetto di Brad.
- Cos'è successo, piccola principessa?
- È successo che sono la tua "piccola principessa" solo in privato, appena siamo davanti ad altri divento invisibile per te, Bradley.
- Ma cosa dici? Non è vero.
- Ah no? Prima mi stavi per scopare sul lettino dell'ospedale, dopo usciamo e mi lasci sola!
- Mary, io ti amo! Cosa vai a pensare? Se ti ho lasciato sola oggi è perché non ci ho pensato, scusa. Anzi, pensavo mi avessi seguito, invece no ed io avrei voluto farti conoscere delle mie fan, così avrebbero capito che amo solo te e che è inutile che mi chiedano di stare con loro e di assillarmi.
Beh, adesso non so proprio come rispondere. Lui aveva buone intenzioni mentre io sono un'egocentrica del cazzo.
Dopo cinque canzoni passate alla radio, arriviamo a casa e James aiuta Brad a scendere. Anch'io assisto il riccio e, quando ci ritroviamo sulla soglia di casa, mi lascia un dolce bacio sulle labbra.

Bradley's P.O.V.

Entriamo e un "SORPRESA" ci perfora le orecchie. Mary sorride: che stronza, sapeva tutto! Quella mia piccola peste... Vedo i miei migliori amici, la mia migliore amica, i miei genitori, le Little Mix e perfino gli One Direction.
- TESOROOOO! - urla mia madre venendomi incontro ad abbracciarmi. Papà ci raggiunge e salutano anche Mary.
- Bradley, non è la tua felpa quella? - chiede mia mamma osservando Mary.
- Sì, gliel'ho regalata. Qual è il problema? - rispondo con una punta di acidità. Non si può neanche regalare un giacchetto alla propria amata? Bah... Osservo Mary in tutta la sua bellezza nella felpa nera: le sta più grande ma è così sexy, poi quella coda lasciano il collo scoperto pronto per essere baciato. Mi dispiace che lei abbia pensato che non voglio farmi vedere con lei, cerco di non espormi troppo per non rischiare che la sua vita diventi pubblica, come ormai lo è la mia.
- Brad, siamo qui per festeggiare con te! - dice Perrie emozionata. In effetti è vero: ci sono palloncini, cibo e uno striscione con scritto sopra "Bentornato Brad!". Mi accompagnano per farmi accomodare sul divano. I miei si scusano in tutti i modi per non esser venuti in ospedale ma li perdono subito perché so che erano impegnatissimi nel lavoro e così sono stato più tranquillo a pomiciare con Mary, che mi è venuta a trovare tutti i pomeriggi appena finita scuola. Non è ancora riuscita a scrivere una virgola per il concorso e mi dispiace visto che sono una distrazione per la sua vena creativa.
- Beh, vi va di cantare? - propone Jade lanciando un'occhiata a Mary. Tutti la guardano e lei arrossisce fino alla punta dei capelli.
- Quello era un evento eccezionale, non rompete. - risponde alle occhiate di tutti gli altri.
- Non ti abbiamo quasi sentita la scorsa volta! Daiii! - la incita Jade ma rifiuta ugualmente.
- Possiamo cantare noi, è uguale. - conclude Louis e Mary lo ringrazia sorridendogli. Passano la chitarra a Connor che comincia a suonare accordi senza nessun ordine. I miei mi chiedono se ho dolori alla gamba o alla testa: con questa fascia che ho sembro uno zombie e il gesso alla gamba è scomodissimo. Non posso fare nulla con Mary per due mesi e sono afflitto da questa terribile notizia. Almeno che lei non possa fare qualcosa a me... Mh... non male.
- Che vi va di cantare? - chiede Zayn.
- Qualcosa degli One Direction? Boh... - risponde Jesy.
- Ho un'idea! - propone Connor.
Comincia a suonare accordi a me familiari e Mary arrossisce sentendoli: Risk it all, la canzone che dedicai a Mary alla festa cantando davanti a tutti, per poi prendere a pugni quel tipo di cui non ricordo neanche il nome. Inizio a cantare sulle note di questa canzone scritta per gli occhi azzurri che mi stanno scrutando dall'alto al basso. Mi rivolge sorrisi timidi mentre la fisso intensamente per rendere questo un altro momento importante della nostra storia. Non so mai se chiederle di diventare la mia ragazza perché ho paura che possa rifiutare, ma ultimamente siamo molto più vicini del solito quindi non credo ci sarebbero problemi.
Appena termino la mia "esibizione acustica", vengo applaudito dai presenti ed invito Mary a stare accanto a me. Annuisce e si siede lontana da me un metro. Tuttavia, alla mia risata per la sua reazione, si avvicina e le bacio la guancia. Mio padre mi sorride poiché sicuramente si è ricordato del discorso che mi fece il giorno dopo la strabiliante festa.
- Adesso, invece? - chiede Léa con un'allegria contagiosa.
- A me piacerebbe sentire una canzone degli One Direction che ho sentito in televisione...
- Mamma, sono loro gli One Direction. - rido assieme agli altri indicando i ragazzi.
- Ecco perché mi sembrava di avervi già visto! - esclama.
Ridiamo.
- Che canzone è, signora Simpson? - le domanda Harry.
- 18, potrebbe essere? La trovo così carina!
- Ehm... Certo. - Mary afferra la chitarra perché è stata invitata a suonare. Rifiuta ancora di cantare ma imbraccia lo strumento per esibirsi nella sua canzone.

***

La festa è finita da un pezzo e tra poco faremo una livestream con i nostri fan per tranquillizzarli sul mio stato di salute. Questa sarà la prima livestream in cui saranno presenti anche Mary, Ale e Léa, la quale rimarrà a dormire qui con le ragazze.
- Brad, vieni un attimo? - urla Mary dalla sua camera così mi avvio con le stampelle più lento di un bradipo. Apro lentamente la porta spingendola con una stampella e mi appare una vista meravigliosa: Mary con un perizoma nero di pizzo e il reggiseno nero in mano. Cazzo. Si sarà sicuramente fatta la doccia. Deglutisco vedendola così bella.
- Mi aiuti ad allacciarlo?
Mi siedo sul letto e lei sta di spalle. Ammiro la sua schiena nuda e il perizoma che rende il suo sedere ancora più bello. Le lascio lentamente dei baci sul collo per colpa dell'eccitazione che sta prendendo il sopravvento. Mi avvicino con cautela e tocco i suoi capezzoli già rigidi. Con una mano rimango a torturare il suo seno mentre l'altra scende pian piano verso gli slip. Gli lascio un succhiotto sul collo per sentirla gemere piano.
- Brad... mi sono appena lavata... - sussurra.
L'avvicino facendo scontrare la mia erezione con il suo sedere così si gira, mi fa sdraiare e monta sopra di me. Con una lentezza straziante, muove i fianchi strusciandosi sopra di me, rendendo i pantaloni della tuta ancora più stretti.
- Se non fossi vergine ti scoperei adesso. - ammette e stranamente non arrossisce.
- Ti guido io.
- Ma non farà male?
- Mi metto sopra io.
- Non puoi con questa gamba... ma possiamo trovare una soluzione.
Abbassa i pantaloni assieme ai boxer e si sposta con cautela per non recarmi dolore. China la testa verso il basso e lo prende in bocca: cazzo. Con movimenti circolari della lingua mi fa gemere e mi procura piacere. La osservo mentre sbatte le ciglia e mi eccito ancora di più quando incava le guance in modo sensuale. È abilissima nei pompini e ammiro come ormai sia disinvolta nel farli: se fossi una ragazza, non ne sarei in grado. Succhia con lentezza e dopo lo fa arrivare in gola: l'interno della sua bocca è morbidissimo ed è perfetto per farmi venire. Non vorrei venirle in bocca ma, se continua così, credo sarà inevitabile. Infatti, poco dopo, raggiungo l'orgasmo e lei ingoia. Ho il fiato corto come lei. Si sdraia accanto a me e le circondo le spalle con un braccio.
- Piccola, sei la regina dei pompini.
- Merci.
Ci guardiamo negli occhi finché qualcuno non bussa alla porta e Mary è costretta a finire di vestirsi. Guardo l'ora sul display del suo IPhone e mi accorgo che è tardi. Indossa una gonna nera ampia e una maglietta bianca attillata con una camicia di jeans sopra.
- Sei sexy così. Non voglio che si masturbino davanti allo schermo.
Arrossisce e mi bacia dolcemente incrociando le mani dietro al collo.
- Sono solo tua, Simpson.
Decidiamo di andare ad iniziare questa livestream dopo che ci stronifiamo i nasi come gli eschimesi. Andiamo in camera di Tristan perché è la più grande e il letto a due piazze è morbissimo. Mi sdraio vicino a Connor cercando una posizione favorevole al gesso e senza uccidere nessuno. Si sistemano anche gli altri mentre le ragazze vanno a cercare i loro PC: il compito di oggi delle tre ragazze è quello di visualizzare i messaggi dei nostri fan e tradurre e per comunicare le date per il tour tutte rimandate per il mio infortunio. Si siedono davanti a noi per terra e accendono gli apparecchi. Suona il campanello e James va ad aprire. In camera arriva Dean, il nostro fotografo, che riprenderà la live con la telecamera collegata al pc e saremo in diretta ad alta definizione. Gli presentiamo Mary, Léa ed Ale.
- Pronti? - chiede lui.
Sì.

Angolo autrice:
Volevo dirvi che d'ora in poi pubblicherò solo quando ho tempo visto che studio molto.
Scusateee♡

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