Princess ||Harry Styles #Watt...

By Sofia_Pasquali

132K 5.9K 400

Una ragazza che era una principessa. Si chiamava Sofia e stava per diventare regina quando ci fu un colpo al... More

Introduzione
Prologo
One: The new job
Two: So, are you my bitch?
Three: Some rules
Four: Double identity
Five: Are you afraid of me?
Six: HS
Seven: One upon a time i was light
Eight: She is me
Nine: Good morning
Ten: Fragments of the past
Eleven: Who are you, Lily Richard?
Twelve: Help me, Harry
Thirteen: You are the darkness
Fourteen: Darkness can't help darkness, only light can
Fiveteen: I don't need you
Sixteen: I need you, Lily
Seventeen: And now, i'm telling you my story
Eighteen: Five days
Nineteen: I'm so sorry
Twenty: "I'm not a Hero i'm not a Princess"
Twentyone: Nightmare
Twentytwo: Dear Harry
Twentythree: Kiss me
Twentyfour: Goodmorning princess
Twentyfive: Go away
Twentysix: Darkness and light
AVVISOOOO LEGGETE VI PREGO
Twentyseven: Broken
Twentyeight: Truth
Twentynine: Now i'm here
Thirty: Together
Pensieri
ATTENZIONE VI PREGO

Thirtyone: Talk with me, please.

1.8K 110 19
By Sofia_Pasquali

Iniziai a correre più velocemente possibile. Volevo tornare da lui, il coraggio era nelle mie vene. Volevo dirgli la verità, tutta la verità.

Il vento faceva muovere i miei capelli all'indietro mentre superavo velocemente tutte le persone. La giornata era così bella; il sole splendeva in alto nel cielo, gli uccelli cinguettavano e tutti erano felici, tutti compresa me.

Avevo fatto pace con Liam e mia sorella finalmente aveva capito chi fossi, finalmente avevo riabbracciato Maria.

Ed ora toccava solo questo, serviva solo che parlassi con lui.

Quando arrivai a casa entrai velocemente e salii al piano di sopra.

"Harry! Harry! Dove sei? Ti devo dire una cosa importante!" Lo chiamai con tutta la mia voce. Non rispose.

Così senza perdermi d'animo iniziai a cercarlo in ogni stanza, in ogni luogo di quella casa. Non lo trovai da nessuna parte.

Forse è uscito.

Con quel pensiero mi diressi in camera mia volendo annotare sul mio diario tutto ciò che mi stava succedendo.

Era da quando Harry mi aveva presa che scrivevo pagine su pagine di ciò che mi accadeva; poi lo nascondevo cosicché Harry non lo leggesse.

Lì erano scritte tutte le mie sensazioni, le mie emozioni, cioè che provavo per lui, per mia sorella, per Liam.

Quando entrai in camera vidi Harry seduto di spalle concentrato.

"Ah Harry sei qui! Perché non mi hai risposto?" Chiesi e quando mi avvicinai a lui vidi che in mano aveva proprio il mio diario.

Harry non disse nulla, sul suo viso non notai alcuna espressione, era come se ormai tutto gli scivolasse addosso.

Stava leggendo il mio diario. Non mi preoccupava che avesse letto di ciò che provassi per lui, mi preoccupava che avesse letto la verità su di me.

"Ero venuto qui per farti una sorpresa, volevo invitarti a cena fuori e volevo creare una bella atmosfera. Mi era caduta la penna sotto il letto e andando a riprenderlo ho visto il diario. Credevo fosse di Gemma e così incuriosito iniziai a leggere". Fece un breve sospiro e si fermò qualche secondo per poi iniziare di nuovo:"perché non mi hai detto nulla? Posso capirlo per i primi mesi, ma cavolo, sono passati due anni. Quando avevi intenzione di dirmelo, Lily? O forse dovrei chiamarti Sofia? Chi sei tu veramente?" Chiese. La sua faccia esprimeva tutto il disdegno, la tristezza, la delusione che un uomo possa mai provare.

La colpa era mia. Sapevo che un giorno lo avrebbe scoperto, ma speravo che sarei stata io a dirglielo.

Le lacrime iniziarono a fermarsi agli angoli dei miei occhi, avevo così paura, paura di perderlo, paura di vederlo andar via per colpa mia.

"Lascia stare, non voglio sapere nulla. Non voglio avere con me un'altra persona che mi menta, come mio padre" disse uscendo da quella camera.

Rimasi ferma. Non sapevo cosa fare.

Non farti mai scappare di mano ciò che ami, Sofia. Il coraggio non è l'assenza di paura, ma la capacità di contrastarla.

Le parole di mia madre rimbombavano nella mia mente.

Dovevo essere coraggiosa, non dovevo farlo scappare perché io lo amavo.

Così scesi al piano inferiore e prima che lui uscisse dalla porta dissi:"Io sono quella che tu hai conosciuto, una ragazza costretta alla prostituzione, comprata nell'ultimo mese del suo lavoro, obbligata quindi a lavorare per sempre per un uomo che mai aveva visto prima. Io sono quella ragazza che hai conosciuto, quella cui hai ordinato di vestirsi meglio e di truccarsi di meno, quella che hai salvato più di una volta, quella che hai baciato, quella che ti ha fatto perdonare per ciò di cui ti sei incolpato per anni. Io sono quella ragazza che hai lasciato entrare dentro di te. Io sono quella ragazza che si è follemente innamorata di te. Forse non hai mai saputo il mio vero nome, la mia storia, ma conosci tutto ciò che invece è più importante. Conosci la vera me, una persona che nemmeno io ho mai conosciuto" le lacrime ormai inondavano il mio viso, ma non potevo e non volevo fermarmi, non in quel momento.

Harry chiuse la porta e si girò verso di me.

"Io ti ho parlato di me però, ti ho detto la mia storia, tu no" disse avvicinandosi a me.

Io portai le mani tra i miei capelli e urlai:" È diverso Harry! Se solo sapessi la mia storia, se solo potessi capire!" Urlai con tutta la mia voce piangendo.
"Io non potrò capirti, ma almeno fammi provare" disse avvicinandosi a me, appoggiò una mano sul mio braccio e, per la prima volta, non ebbi paura del suo tocco.

Lo guardai negli occhi, in quegli occhi di color smeraldo e mi fidai di lui.

Così mi misi seduta a terra ed iniziai a raccontare. Per un primo momento Harry rimase in piedi poi si sedette al mio fianco ed io poggiai la testa sul suo petto perdendomi nei ricordi.

Raccontai di quanto mia madre mi amasse, di che donna fosse. Raccontai di mio padre, delle minacce che subì. Raccontai del mio stupro, raccontai dell'accordo, raccontai la mia vita prima di lui, prima di Lily, la vita di Sofia.

Quando finii, scese tra di noi un silenzio che però era confortante. Avevo appena detto tutta la verità, completamente. Ora non avevo più segreti con lui, come lui non ne aveva più con me.

"Grazie" sussurrò accanto a me. Sorpresa dalle sue parole, mi sposati appena da lui per poterlo guardare negli occhi.

"Grazie? Per cosa?" Chiesi senza capire.

"Grazie per avermi raccontato tutto, per aver distrutto questo muro che c'era tra noi, grazie" disse con voce roca senza mai staccare lo sguardo dai miei occhi.

"Quindi non sei arrabbiato con me perché non ti ho detto chi fossi davvero?"

"No, perché come hai detto tu, ho conosciuto la vera te, certo non ho conosciuto la tua storia, ma certe volte non serve. Comunque possiamo risolvere ricominciando tutto daccapo, ti sta bene?" Chiese avvicinandosi appena a me.

Io mi limitai ad annuire e sul suo viso comparse un sorriso, uno splendido sorriso.

"Piacere, io sono Harry, Harry Styles" disse porgendomi la mano.

Io strinsi la sua mano e dissi "io sono Sofia" sorrisi dopo aver visto uno dei suoi sorrisi più belli.

"Sofia eh? Che bel nome! Da dove vieni? Italia, Spagna?" Disse ridendo prendendomi chiaramente in giro.

Io seguii la sua risata fino a quando posai le braccia intorno al suo collo e vidi il suo sorriso scomparire. Lui iniziò ad avvicinarsi, lentamente ed io potei sentire il suono del battito del suo cuore che aumentava al diminuire le distanze tra noi.

Sentivo il soffio del suo respiro sulle mie labbra e stavo chiudendo gli occhi pronta per assaporare quelle sue magnifiche labbra quando sentii sussurrare:" cosa vuoi fare? Ci siamo appena conosciuti! Almeno offrirmi una cena prima!" E si alzò andando in cucina.

Rimasi sorpresa da quelle sue parole, ma velocemente mi ripresi e mi alzai.

Allora è così Harry? Vuoi giocare? Bene, giochiamo.

Quando entrai in cucina lo trovai intento a preparare la cena, così dissi:" hai ragione, tu sei un bravo ragazzo che non si approfitterebbe mai di una ragazza innocente che nemmeno conosce". Cercai di usare la voce più sensuale che avessi, poi mi avvicinai a lui e posai le mani sulle sue spalle, accarezzandole leggermente, le abbassarsi fino ad arrivare all' orlo della maglia. In quel momento, fermandosi, sentii che i movimenti di Harry si fermarono, così capii che stavo facendo la cosa giusta.

Così continuai ed infilai le mani sotto la sua maglietta, accarezzandole gli addominali che si inseriscono quando li sfiorai. Portai le mani sul suo petto, poi le riabbassai sulla sua pancia fino ad arrivare alla chiusura dei suoi pantaloni. Rimasi ferma per qualche secondo, fino a quando non tolsi le mani affermando:" peccato, sarebbe stato divertente". Mi girai soddisfatta, con un sorriso sulle labbra, stavo andando via quando mi sentii prendere per i fianchi fino a ritrovarmi come un sacco di patate sulla sua spalla.

Scoppiai a ridere e continuavo a farlo mentre lui mi portava su per le scale, fino ad arrivare alla sua camera da letto.

Lì mi lasciò sul letto e continuavo a ridere quando lui, avvicinandosi a me sussurrò:" smettila di ridere e baciami". Volevo continuare con quello stupido gioco, ma non avevo voglia di ritardare ancora il momento del bacio tanto atteso.

Così tra le risate, finalmente le labbra di Harry si posarono sulle mie e potei assaporarle. Harry porto una mano sulla la mia guancia, mentre l'altra la posò sul mio fianco, facendo ribollire la mia pelle.

Dal mio canto, approfondii il bacio, facendo scontrare le nostre lingue mentre tolsi la maglia di Harry. Il bacio era sempre più approfondito e tutti e due volevamo disperatamente di più. Fu quando Harry spinse i suoi fianchi contro i miei, quando sentii il rigonfiamento nei suoi pantaloni spingere su di me, che decisi di agire.

Lo liberai velocemente da quella costrizione e lui mi libero della maglietta e dei pantaloni. Harry cominciò a baciarmi sul collo, poi scese sul seno, sulla pancia fino ad arrivare all' orlo delle mie mutandine.
A quel punto, dopo essersi sfilato i boxer e dopo aver sfilato le mie mutandine, finalmente fummo una cosa unica, e il nostro amore ci fece unire e diventare una cosa unica.

Quella sera mi addormentai tra le sue braccia e fu la sera più bella della mia vita.

Prima di addormentarmi, Harry tra baci e carezze, credendo che non potessi sentirlo, sussurrò al mio orecchio:" grazie Sofia, grazie di avermi salvato dall'oscurità", ma io lo avevo sentito e le sue parole mi avevano riempito il cuore.

Grazie a te Harry, grazie di avermi fatto tornare me stessa.

***************

ECCOMIIIIIIIIIII

LALALAL DOPO TANTO TEMPO SONO QUA AHAHAHAH
IO VI AMO PERCHE MI SOPPORTATE E SUPPORTATE.

Comunque ancora non siamo alla fine am ci stiamo avvicinandoooo.

P.s. Sto revisionando la storia e correggendo tuttooooo. Quindi tra un po' vedrete la storia perfetta *-*

Ciao ciaooooo

Sofia :*

Continue Reading

You'll Also Like

6.8K 594 26
"Che razza di nome è Duccio?" "Sai, come primo approccio non mi pare il massimo"
47.9K 1.3K 69
Emily da Silva è la tipica ragazza bella da togliere il fiato, testarda e che dalla vita ottiene tutto ciò che desidera. Suo fratello, Danilo, è il c...
131K 3.6K 76
perché ho gli occhi molto più cechi del cuore e non sono mai riuscita a vederci amore... rebecca chiesa, sorella di federico chiesa, affronta la sua...
126K 7K 113
quando incontri la persona giusta poi è così difficile lasciarla andare, diventa il tuo punto di riferimento, la tua casa, il tuo tutto.