POV. MATIAS
Sto guidando come un pazzo,a momenti investivo una signora anziana. Nate è davvero un incosciente,come cazzo ha fatto a finire li??
Ho chiamato il mio detective privato e gli ho fatto rintracciare il telefono di Nate. Quando mi ha richiamato e mi ha detto dove lo ha localizzato,volevo morire!!
Nate,è un idiota,appena lo trovo mi sente,sta volta lo picchio!
Alzo lo sguardo e vedo rosso e di scatto schiaccio più che posso sul freno. Faccio un sospiro.
Riparto allo scattare del verde. Nel giro di poco mi trovo nel paesino.
Lo conosco bene,io e Nate da piccoli giocavano qui,perchè ci abitavano i suoi nonni. Tutto bellissimo,se non contiamo Jason.
Quel ragazzo,quanto lo detesto,la persona che odio di più a questo modo.Troppo superficiale,un vero idiota.
Parcheggio la macchina e scendo. Non c'è molta gente,bhe sono le 11 e a quest'ora sono tutti a messa,nella chiesetta in piazza.
Cammino per il paesino,guardandomi intorno,di Nate nessuna traccia. Ad un tratto scorgo una Lamborghini nera. La macchina di Nate,la riconosco perchè sulla ruota si è fatto incidere un fulmine.
Scendo velocemente gli scalini e raggiungo la macchina. Provo a vedere se dentro c'è Nate,ma i vetri sono troppo scuri. Mi guardo un attimo intorno finche non avvisto la ruota.
Corro fino ad essa e mi guardo un po' intorno. Abbasso gli occhi e trovo un mozzicone di sigaretta. Una Marlboro rossa. Brutto segno.
Cammino un po' per il parco finche non mi soffermo sotto un lampione,all'ingresso più o meno.
Mi abbasso all'altezza del suolo e trovo il mozzicone di una canna. Per terra trovo anche un grinder. Lo conosco quel grinder,lo conosco eccome. Questa è la goccia che fa traboccare il vaso.
Jason.
Esco dal parco come una furia. Prendo il telefono e faccio un tentativo,chiamo Nate.
Non risponde.
Corro verso casa di Jason,sono sicuro che quell'idiota vive ancora qui. Salgo le scalinate,finche non picchio contro qualcosa.
"Matias!!"
Alzo lo sguardo e sbianco. No,lei,no!!
"S-sonia." balbetto.
"Che ci fai qui?" domanda mettendo le mani sui fianchi.
E ora che mi invento. Non solo sto cercando di trovare quell'idiota del mio migliore amico,in più ora mi trovo davanti Sonia,un uragano incontenibile di emozioni.
"Ehm... oddio che cosa ho combinato,aspetta che ti aiuto a raccogliere i sacchetti della spesa." dico cambiando discorso e raccogliendoglieli.
"Grazie."
Gli faccio un sorriso.
"Wow,sei davvero cambiato,dall'ultima volta."
"Anche tu."
Ora che la guardo meglio è davvero cambiata. I capelli che un tempo erano biondi ora sono di un castano molto scuro e devo dire che ha un fisico che toglie il fiato.
"Spero in senso buono." afferma.
"Oh..si assolutamente,sei bellissima." farfuglio imbarazzato.
"Una volta però non eri così imbarazzato.." mi stuzzica.
Lo sapevo avrebbe dovuto rinfacciarmelo. Quando avevo più o mano 14/15 anni,ero innamorato pazzo di lei,anzi ero attratto fisicamente da lei. Infatti,è con lei che ho perso la verginità.
Lo so,sono un'idiota,ma che posso fare,avevo gli ormoni a mille a quell'età.
"Sei proprio spietata." la guardo con sguardo divertito.
Si lascia scappare un sorriso.
"Senti io devo andare,è stato bello rivivere il passato. Ciao Gattino." dice lasciandomi un bacio all'angolo della bocca.
Gattino!? Che stronza,non ce la fa proprio a non provocarmi.
Da questo punto di vista non è cambiata,la guardo andare via.
Che stronza,l'ha fatto apposta.
Sa quanto amo i baci a mezza luna.
Butto via questi pensieri e ritorno al punto d'inizio. Corro verso casa di Jason. Salgo le scale di pietra,queste case sono vecchissime.
Arrivo davanti alla porta e busso energicamente.
POV. NATE
Apro un occhio e poi l altro. Sbatto ripetutamente le palpebre. Mi strofino gli occhi,per capire bene dove mi trovo. Vedo un soffitto bianco,le pareti bianche e un bagliore di luce mi arriva in faccia.
Sono in paradiso?
Sbatto di nuovo le palpebre e noto un attaccapanni. No non sono in paradiso,a meno che li abbiano attaccapanni,ma direi di no.
Mi tiro su a sedere ho un gran mal di testa. Mi guardo intorno,non sono a casa mia,ne a casa di Mat,ne nella stanza all'Università.
Allora dove cazzo sono?
Mi alzo dal letto e vado verso la finestra. Apro la finestra e le persiane marroni. La luce del sole mi arriva in faccia. Mi affaccio e mi guardo intorno. Sono nel paesino dei miei nonni.
Ora ricordo,cazzo quanto sono stupido!! Ma cosa cazzo mi è preso!! Mi sono lasciato condizionare come un'idiota!! Porca troia!!
Mi tiro i capelli,dal nervoso.
Mi guardo un secondo e sono in boxer. Chi mi ha spogliato?
Vedo i miei vestiti appoggiati a una sedia. Me li infilo e mi do una sistemata ai capelli,alla cazzo,non c'è nemmeno uno specchio.
Mentre mi allaccio la cintura sento delle urla provenire dal piano di sotto. Sono due voci maschili,e sembra che stiano litigando.
"Sei un immaturo!!" sento gridare ad un tratto. Questa voce.
Matias.
POV. MATIAS
Continuo a tirare pugni alla porta e anche qualche calcio,prima o poi qualcuno verrà ad aprirmi.
Ad un tratto la porta si apre e quasi non cado.
"Chi cazzo è ch- Matias."
"Jason." dico a denti stretti.
"Levati!" esclamo prima che potesse aprire bocca. Lo sposto con un gesto veloce ed entro.
Mi guardo intorno. C'è un'odore di fumo assurdo,ma un deodorante per ambienti no eh? Ci sono vestiti sparsi ovunque,scarpe,di tutto e di più.
"Dov'è Nate!?" sbraito.
"Che ti fa pensare che sia qui.." ghigna prendendo una sigaretta.
"Dove cazzo si trova!?" ridomando cercando di controllarmi.
"Non mi sembri molto educato! Non ci si comporta così a casa degli altri!" mi ammonisce con voce di sfida muovendo l'indice di lato.
"Non me ne fotte un cazzo!! Io voglio solo trovare Nate." alzo la voce.
"Vedo che non sei cambiato,il solito moccioso che si preoccupa per gli altri,sarà per questo che Sonia ti ha lasciato." mi provoca.
Che stronzo!! Sa benissimo quanto Sonia è stata importante per me. Non lo do a vedere,ma ho sempre ritenuto che la mia prima volta dovette essere speciale,magica e indimenticabile... e così e stato,almeno solo da parte mia,perchè per Sonia non lo è stato. Lei è stata la prima di cui mi sia innamorato,ma Scarlett non potrebbe sicuramente essere paragonata a lei.
Se dovessi scegliere: Scar senza pensarci due volte.
"Non mi provocare!" sibilo stringendo i pugni.
"Sai io credo che tu qui sia solo di troppo!! Ieri Nate,si è divertito,e penso che tu dovresti scopare un po',sei come dire leggermente frustrato!" esclama ridendo.
Scatto e lo sbatto contro il muro afferrandogli il colletto.
"Sei un'immaturo!!"
Lui volta la testa e sogghigna.
"Tu conosci Nate!! Sai quanto possa essere condizionabile!! E tu che cazzo fai gli proponi una bella fumata tra amici!! Ti dirò una cosa!! Un'amico non fa così!! Tu non sai un bel niente dell'amicizia." sputo acido.
Lu si libera dalla mia presa.
"E tu invece che cazzo ne sai dell'amicizia!?" dice alzando il tono di voce.
"Io ne so anche più di te. Se veramente tu fossi stato un suo amico gli avresti dato qualche parola di conforto,non mandandolo al patibolo,idiota. Tu non sai niente,sei solo un coglione,passi le tue giornate a divertirti e deridere la gente,solo perchè sei tu quello che ha paura di essere deriso!!" urlo a pieni polmoni.
Sento dei passi provenire dalle scale e mi ritrovo Nate,mezzo stordito.
"Guarda che cazzo gli hai fatto!!" urlo indicando il mio migliore amico.
"Deve solo ringraziarmi!! Io gli ho dato qualche ora di pace,tu invece gli avresti solo sbattuto in faccia i suoi problemi. Ora capisco perchè non hai la ragazza." dice mettendo la sigaretta nel posa cenere.
"Io ce l'ho eccome una ragazza..." mi lascio sfuggire.
"Povera troia."
Gli occhi mi si riempiono di rabbia,che insulti me un conto,ma Scarlett non si deve permettere ad insultarla. Lui non è nemmeno degno di pronunciare il nome di una ragazza così innocente.
"Oh oh oh.." sento dire da Nate,con fare giocoso.
"Brutto stronzo!!" grido tirandogli un pugno che lo fa cadere per terra.
"Andiamo." dico prendendo il braccio di Nate e portandolo fuori da quell'appartamento.
"E per la cronaca.. Sonia me la sono scopato io,non tu." dico calcando le ultime parole per poi chiudermi la porta alle spalle.