Per sempre tuo//Draco Malfoy

By Anpa89

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Una Riddle e un Malfoy. Due spiriti liberi. Due anime pronte ad esplodere in qualsiasi momento. Un carattere... More

AVVISO IMPORTANTE‼️
Dedica.
Prologo.
Capitolo 1.
Capitolo 2.🔴
Capitolo 3.
Capitolo 4.
Capitolo 5.
Capitolo 6.
Capitolo 7.
Capitolo 8.🔴
Capitolo 9.
Capitolo 10.
Capitolo 11.
Capitolo 12.
Capitolo 13.
Capitolo 14.
Capitolo 15.
Capitolo 16.
Capitolo 17.
Capitolo 18.
Capitolo 19.
Capitolo 20.
Capitolo 21. 🔴
Capitolo 22.
Capitolo 23.
Capitolo 24.
Capitolo 25.
Capitolo 26.
Capitolo 27.
Capitolo 28.
Capitolo 29.
Capitolo 30.
Capitolo 31.
Capitolo 32.
Capitolo 33.
Capitolo 34.
Capitolo 35.
Capitolo 36.🔴
Capitolo 37.
Capitolo 38.
Capitolo 39.
Capitolo 40.
Capitolo 41.
Capitolo 42.
Capitolo 43.
Capitolo 44.
Capitolo 45.
Capitolo 46.🔴
Capitolo 47.
Capitolo 48.
Capitolo 49.
Capitolo 50.🔴
Capitolo 51.
Capitolo 52.
Capitolo 53.
Capitolo 54.
Capitolo 55.
Capitolo 57.🔴
Capitolo 58.
Capitolo 59.
Capitolo 60.
Capitolo 61.
Capitolo 62.
Capitolo 63.
Capitolo 64.
Capitolo 65.
Capitolo 66.
Capitolo 67.
Capitolo 68.
Capitolo 69.
Capitolo 70.
Capitolo 71.
Capitolo 72.
Capitolo 73.
Capitolo 74.🔴
Capitolo 75.
Capitolo 76.

Capitolo 56.

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By Anpa89

<<Narcissa…posso esserti utile in qualcosa?>>

<<Oh no, cara, tranquilla. Ho quasi finito>> mi sorride cordialmente, per poi spostare lo sguardo sulle patate che sta tagliando.

<<Vorrei aiutarti, davvero>> mi avvicino al suo corpo e, con un semplice gesto di mano, la invito a porgermi il coltello con cui taglia il cibo.

<<Lascia fare a me>> annuisce.

<<Grazie cara>> mi sorride e, mentre inizia ad apparecchiare la tavola, mi pone qualche domanda per avviare una sana conversazione.

<<Allora dimmi…com'è Hogwarts?>>

<<Hogwarts ha tanti lati positivi, quanto di negativi. È una bellissima scuola, si studia davvero bene, se non fosse che spesso alcuni professori pretendono troppo da alcuni alunni, i quali poi si sentono sopraffatti a tal punto da non raggiungere l'obiettivo stabilito>>

<<Per come ne parli, sembra tu viva queste situazioni in prima persona>>

<<Il mio nome non è indifferente a nessun professore. Chi odiava mio padre, odia anche me. Chi mi odia, mi odia solo perché crede che io, avendo lo stesso sangue di Voldemort, sia come lui>> sospira, accarezzandomi una spalla.

<<Non ci faccio più caso, però. Sono sempre riuscita a farmi scivolare tutto. Ho ascoltato, sul mio conto, parole peggiori. Francamente, ora nulla mi ferisce>>

<<Queste vicende nella vita, mi duole dirlo, spesso ci forniscono un insegnamento capace di renderci più forti. E tu, Alyssa, ne sei la dimostrazione>> sorrido, rivolgendole uno sguardo fugace, per poi posare nuovamente lo sguardo sulle patate.

<<Ti piacciono le patatine fritte?>>

<<Alyssa è pronto!>> la voce di mia madre mi giunge alle orecchie. Lascio i giochi, lavo le mani e raggiungo la tavola.

<<Guarda qui che ti ho preparato!>> mi indica un vassoio e, salendo sulla sedia poiché troppo bassa per riuscire a guardare, noto le patatine fritte.

<<Mamma ti adoro!>> ne afferro una e, dopo averla assaporata, applaudo.

<<Tesoro?>> la voce di Narcissa mi ridesta dai pensieri.

Alzo lo sguardo.
<<Tutto bene?>>

<<Sì, scusami, Narcissa. Ero solo sovrappensiero. Comunque sì, mi piacciono molto>> ritorno a tagliare le patate e, appena termino il mio lavoro, la donna a fianco a me, mi ringrazia.

<<Ora inizio a cucinarle, ti va nel frattempo di andare da Draco e dirgli di venire a mangiare tra 5 minuti?>> annuisco e, dopo aver fatto mente locale per qualche minuto della casa, riesco a trovare la stanza del biondo.

<<Draco?>> apro la porta della sua camera e lo trovo steso sul letto a leggere.

<<Tra 5 minuti è pronto il pranzo>> mi mordo il labbro, osservandolo a gambe aperte e a petto nudo sul materasso.

Una visione paradisiaca.

Alza lo sguardo ed incrocia i miei occhi. In seguito annuisce.

<<Quindi non li hai letti tutti i libri>> mi siedo sul bordo del letto.

Ghigna.
<<Ti avevo detto "può darsi", infatti>> chiude il libro e si alza col busto.

Raggiunge il mio volto e inizia ad attorcigliare i miei capelli attorno al dito, mentre i nostri nasi si sfiorano.

Alterno lo sguardo tra i suoi occhi e le sue labbra e deglutisco, per la troppa vicinanza.

China il capo nella direzione del mio collo e inizia a lasciarmi proprio qui lenti e delicati baci, intrufolando successivamente la mano sotto la mia gonna.

<<Draco…>> poggio una mano sul suo petto.

<<Shh…>> traccia linee invisibili lungo il mio interno coscia per poi giungere dinanzi le mie mutandine.

<<Voglio tu te le tolga>> schiudo le labbra.

<<Ma…>> balbetto, incapace di rifiutarmi.

<<Altrimenti lo faccio io>> si morde il labbro, strizzandomi la pelle a tal punto da farmi scappare un gemito.

Deglutisco e, alzandomi dal letto, infilo le mani sotto la mia gonna e sfilo sotto il suo sguardo vittorioso le mie mutande.

Le agguanta in pochi secondi e si alza dal letto, sovrastandomi con la sua altezza.

Con una mano mi circonda il fianco, mentre con l'altra si porta il bottino nella tasca dei pantaloni.

Ghigna.
<<Andiamo a mangiare>> intreccia la mia mano con la sua e mi conduce verso la sala da pranzo, con un sorriso sul volto dovuto ancora alla mia espressione.

Entrambi prendiamo posto alla tavola, io a fianco a Draco, Narcissa di fronte a noi e, appena tutto il cibo è pronto iniziamo tutti e tre a mangiare.

<<Sono buonissime, mamma>> mugugna Draco con la bocca piena di patatine.

<<Quante volte ti ho detto di non parlare con la bocca piena?>> sorrido, ascoltando il rimprovero di Narcissa.

Il biondo sbuffa.
<<Concordo con Draco, comunque. Sono davvero squisite>>

<<Grazie cara>> mi sorride, passandomi la carne che ha preparato.

<<Assaggia questa, non te ne pentirai, fidati>> annuisco, addentando il cibo che mi ha consigliato.

Mi lecco le labbra.
<<Penso non ci siano parole>> mormoro, continuando a mangiare, sotto lo sguardo contento di Narcissa.

È favolosa!

Trascorriamo il restante tempo a chiacchiere su come io e Draco ci siamo rapportarti, su come siamo passati dall'odiarci all'amarci, ma all'improvviso una persona inaspettata, ma soprattutto non attesa, si fa spazio nella stanza:

Lucius Malfoy

<<Buongiorno!>> ghigna ed un brivido mi percorre la schiena.

Dalla tavola scattano in piedi Narcissa e Draco. Quest'ultimo inizia fin da subito a fulminarlo con lo sguardo.

<<Mia cara, non mi avevi avvisato che avremmo oggi avuto ospiti>> cammina lentamente nella sua direzione, le avvolge un fianco e china il capo. La donna, accanto a lui, stringe gli occhi, forse per paura, e li riapre appena il marito le lascia un bacio sul collo.

<<In realtà…non credevo saresti tornato così presto dal tuo viaggio>> Lucius la ignora, rivolgendo la sua completa attenzione a suo figlio.

<<Non sei cambiato>> gli dice ed io sbatto più e più volte le palpebre.

Solo questo sa dirgli dopo tanto tempo?

<<Neanche tu>> il tono di voce di Draco è freddo, non mostra alcuna emozione.

Sembra quasi un'altra persona.

<<Signorina Riddle…è un piacere rivederla>> si avvicina lentamente alla mia figura.

Draco mi afferra il braccio, mi fa alzare dalla tavola e mi porta accanto al suo corpo.

Lucius serra le labbra, poi rivolge un sorriso a suo figlio.

<<Posso…?>> mi porge la mano, desiderando che io lo faccia a mia volta.

Deglutisco, sentendo la mano di Draco stringermi il fianco.

Non vuole io mi avvicini a suo padre, e ciò è comprensibile, neanche io voglio avere qualsiasi tipo di contatto con Lucius Malfoy ma, dal momento in cui anche lui fa parte della famiglia, come farà ad accettarmi come compagna di suo figlio se rifiuto tale gesto?

È uno stronzo, manipolatore. Sa di mettermi in una brutta posizione, in una posizione in cui io devo scegliere che fare: ascoltare Draco, o una camera lontana del mio cervello che continua a ripetermi di non essere abbastanza? Dunque…chi ascolto? Draco o quel tormento di mio padre?

Stringo la mano a Draco, giro il capo velocemente nella sua direzione e incrocio i suoi occhi. Gli trasmetto con i miei che va tutto bene e che soprattutto non succederà nulla, sarà forse una semplice stretta di mano.

Mi avvicino a Lucius e gli porgo la mia mano. Sorride, proprio come il bastardo che è, lasciandomi sul dorso uno schifoso bacio.

Mi allontano, come scottata dal suo tocco, ritornando accanto a Draco.

Fa scorrere lo sguardo su di me, sul biondo alle mie spalle, su Narcissa visibilmente impaurita e scossa e infine sul tavolo, pronunciando:

<<Patatine fritte…solo questo sai fare?>> rivolge uno sguardo di disprezzo a Narcissa, la quale china il capo.

<<Io avrei preparato molte più cose, se avessi saputo…>> sbatte la mano sul tavolo e sobbalzo.

<<Zitta, stupida donna>> le punta l'indice contro ed è questo il momento in cui Draco perde la pazienza e si fionda sul suo corpo.

Gli sferra un pugno in pieno zigomo, facendolo cadere a terra. Narcissa si porta le mani alla bocca.

<<Sei una feccia umana>> si mette a cavalcioni sul suo corpo, iniziando a colpirlo ripetutamente.

<<Draco!>> urla la donna, piangendo.

Ben presto Lucius inverte le posizioni colpendo il naso di Draco che prende a sanguinare.

<<Lucius!>>

<<Sei sangue del mio sangue, quindi se una feccia proprio come me>> Draco gli afferra il colletto della camicia.

<<Può anche scorrermi nelle vene il tuo stesso sangue ma non sono come te e mai lo sarò. Io non picchio, e mai lo farò, la donna che amo per sfogare la mia fottuta rabbia. Non picchieró in futuro mio figlio solo perché sono incazzato col mondo>>

<<Io…>> inverte le posizioni e si alza in piedi.

<<Non sono…>> gli tira un calcio nello stomaco. Lucius si piega in due.

<<E mai sarò…>> un'altro, però nella sua intimità. Lucius urla.

<<Come te>> si pulisce con il braccio il sangue, che continua a scorrergli dal naso e si china all'altezza del padre.

Raggiungo Narcissa, nel frattempo, cercando di consolarla, per quanto più mi è possibile.

<<Fermalo, per favore>> mormora, tra i singhiozzi.

<<Prova anche solo a torcere un'altro capello a mia madre e giuro che vengo qui e ti uccido. Con le mie stesse mani. Una morte lenta e dolorosa>> ghigna e approfitto di questo momento, dove sembra entrambi si siano calmati, per raggiungere Draco.

Gli circondo il viso con le mani. Il sangue contorna il suo volto. Oltre ad avere un taglio sul naso ha anche il labbro spaccato. È messo meglio rispetto a sua padre e ciò mi rasserena.

<<Andiamo in stanza>> annuisce, guardando un'ultima volta suo padre e sua madre.

Guardo Narcissa e le mimo con le labbra un "me ne occupo io, stai tranquilla", osservandola sorridermi come per ringraziarmi.

<<Dove hai il kit di pronto soccorso?>> gli sussurro, mentre percorriamo il corridoio per raggiungere la sua camera.

<<In bagno>> annuisco.

<<Vado a prenderlo, allora. Ci vediamo in stanza>> annuisce con il capo basso, senza degnarmi di uno sguardo, per poi separarsi da me.

Mi aspetta un bel pomeriggio.

Spazio autrice:

Movimentato questo capitolo, no? Fatemi sapere se vi è piaciuto con un commento! Alla prossima!

Anna<3

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