Per sempre tuo//Draco Malfoy

By Anpa89

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Una Riddle e un Malfoy. Due spiriti liberi. Due anime pronte ad esplodere in qualsiasi momento. Un carattere... More

AVVISO IMPORTANTE‼️
Dedica.
Prologo.
Capitolo 1.
Capitolo 2.🔴
Capitolo 3.
Capitolo 4.
Capitolo 5.
Capitolo 6.
Capitolo 7.
Capitolo 8.🔴
Capitolo 9.
Capitolo 10.
Capitolo 11.
Capitolo 12.
Capitolo 13.
Capitolo 14.
Capitolo 15.
Capitolo 16.
Capitolo 17.
Capitolo 18.
Capitolo 19.
Capitolo 20.
Capitolo 21. 🔴
Capitolo 22.
Capitolo 23.
Capitolo 24.
Capitolo 25.
Capitolo 26.
Capitolo 28.
Capitolo 29.
Capitolo 30.
Capitolo 31.
Capitolo 32.
Capitolo 33.
Capitolo 34.
Capitolo 35.
Capitolo 36.🔴
Capitolo 37.
Capitolo 38.
Capitolo 39.
Capitolo 40.
Capitolo 41.
Capitolo 42.
Capitolo 43.
Capitolo 44.
Capitolo 45.
Capitolo 46.🔴
Capitolo 47.
Capitolo 48.
Capitolo 49.
Capitolo 50.🔴
Capitolo 51.
Capitolo 52.
Capitolo 53.
Capitolo 54.
Capitolo 55.
Capitolo 56.
Capitolo 57.🔴
Capitolo 58.
Capitolo 59.
Capitolo 60.
Capitolo 61.
Capitolo 62.
Capitolo 63.
Capitolo 64.
Capitolo 65.
Capitolo 66.
Capitolo 67.
Capitolo 68.
Capitolo 69.
Capitolo 70.
Capitolo 71.
Capitolo 72.
Capitolo 73.
Capitolo 74.🔴
Capitolo 75.
Capitolo 76.

Capitolo 27.

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By Anpa89

"Trilli c'è sempre stata per Peter.
E Peter? Peter ha scelto Wendy."

Ripetuti gemiti di dolore disturbano il mio sonno e stropiccio lentamente gli occhi, alzando il capo dal materasso.

Il mio sguardo viene fin da subito catturato dai movimenti del biondo. Quest'ultimo è infatti intento ad alzarsi dal letto.

<<Sta fermo, sei ancora debole>> con la voce impastata dal sonno e la mente catapultata ancora nel mondo dei sogni, poso una mano sul suo braccio, bloccando i suoi atti.

Sospira rumorosamente, arrendendosi in poco tempo, per poi posare il capo sul cuscino e guardarmi.

<<Perché l'hai fatto?>> inarco un sopracciglio, confusa.

<<Perché insistevi nel salvarmi?>> chiude debolmente gli occhi, descrivendo sul suo volto un'espressione di dolore mentre si porta una mano all'altezza dello stomaco.

<<Smettila di parlare>> mi alzo di scatto dalla sedia e scosto le lenzuola per poter osservare il punto dove sente dolore, ricoperto in precedenza già da una fascia bianca.

<<Non mi hai ancora risposto>> afferra il mio polso, in una presa salda, e avvicina il mio corpo al suo affinché i miei capelli sventolino attorno al suo viso e le mie labbra siano ad un soffio dalle sue.

Il suo sguardo si posa sui miei abiti, macchiati dal suo sangue e lo sguardo gelido che mi riserva mi porta ad accapponare la pelle.

<<Non imparerai mai a farti i cazzi tuoi>> mi spintona bruscamente e l'occhiata allibita che gli riservo, lo fa ridacchiare.

<<Non avrei dovuto perdere tempo prezioso per salvarti, non meriti un cazzo>> scuoto il capo, disgustata.

<<Parla colei che piangeva disperata, sul mio petto>> la risata di gusto che emana, riecheggia per l'intera stanza.

L'azione e il repentino movimento che compio poco dopo mi porta a manifestare il forte sentimento di rabbia schierato non solo nei miei stessi confronti, ma anche nei suoi.

La poca distanza che ci separava in poco tempo sparisce e la mia mano, si schianta con così tanta prepotenza sulla sua guancia, che le mie dita prendono a formicolare.

<<Dovevo lasciarti morire su quella fottuta torre, solo allora saremmo stati tutti più contenti>> sputo con veleno ogni parola, per poi voltargli le spalle e dirigermi verso l'uscita, ma quest'ultima si spalanca di scatto rivelando la figura dell'ultima persona al mondo che volevo incontrare.

<<Dracuccio, amore!>> la voce stridula di Astoria Greengrass, mi destabilizza, e la osservo correre nella direzione del biondo.

Quest'ultimo la afferra per i fianchi, portandola seduta sul bordo del letto, e la bacia con passione con gli occhi rivolti verso di me per osservare le mie reazioni.

<<Nessuno mi spezza il cuore>> sussurro.
<<Vorrà dire che sarò l'eccezione>>

Le sue parole rimbombano in loop nella mia mente, senza avere fine, senza darmi tregua e i ricordi di quella sera annebbiano i miei occhi ed offuscano il mio cuore.

Serro le mani in due pugni riservandogli uno sguardo indecifrabile e, trascurando la presenza di Pansy, Blaise e Mattheo, esco dalla stanza lasciando custodite dentro di me le mille parole che volevo urlare ai quattro venti.

Mi dirigo frettolosamente nella mia stanza, ignorando i continui richiami dei miei amici, ed appena chiudo la porta a chiave scivolo contro la parete di legno, portando le ginocchia al petto.

Le mie mani si insinuano fin da subito nei miei capelli e compio respiri profondi, osservando vari punti della stanza, con la mente disconnessa dal mondo intero.

La rabbia, in poco tempo, si attorciglia attorno al mio corpo e con uno scatto, mi alzo da terra, raggiungendo in pochi passi il mio letto.

Afferro le lenzuola, sciogliendo l'ordine del materasso, e le butto a terra con assoluta indecenza.

Successivamente scaravento il cuscino a terra dopo averlo colpito più e più volte, con le mani serrate in due pugni.

Con passo felpato raggiungo il mio armadio spalacancando le ante e, dopo aver tirato via ogni abito creando un disordine disarmante nella stanza, spalanco la porta del bagno posando le mani sul lavabo e guardando la mia figura allo specchio.

Gli occhi si chiudono e la stanza prende a girare appena compio un tenace gesto.
Gocce di sangue s'infrangono sul pavimento ed il mio sguardo si posa dapprima sullo specchio rotto e più tardi sulle nocche rotte della mia mano.

Tremo, con i sensi di colpa avvolti attorno al mio animo e, senza pensarci due volte, mi svesto portando i miei abiti sotto l'acqua del lavabo per eliminare il sangue secco di Draco.

Strofino i panni con forza, con le ferite aperte della mano che bruciano senza sosta, e mi blocco appena un pezzo di vetro entra nella mia visuale.

Scaccio via ogni possibile pensiero masochista, che s'insinua furbo e lento nella mia mente, rinchiudendomi in doccia per fare un bagno caldo.

Insapono e strofino le mani sul mio corpo innumerevoli volte, con un conato di vomito bisognoso.

Cerco di concentrarmi sull'unico obiettivo prefissato: quello di eliminare ogni pensabile traccia, del tocco del biondo, dalla mia pelle, racchiudendo nell'ignoranza qualsiasi sgradevole sensazione.

Mi passo una mano sul viso, chiudendo gli occhi, e mi beo dell'acqua calda che s'infrange come scariche di adrenalina sul mio volto, per una frazione ignota di tempo.

Avvolgo la mia figura nell'accappatoio e, uscendo dal bagno, medico le ferite della mia mano, avvolgendo quest'ultima in una fascia bianca e stretta e, con tanta pazienza in animo, inizio a mettere in ordine la stanza prima dell'arrivo di Pansy.

Come se ella fosse stata chiamata, la sua voce prende a suonare al di fuori della stanza e la superificie di legno viene percossa dalla sua mano.

Compio un respiro profondo e, afferrando la maniglia, spalanco la porta.

<<Finalmente ti sei degnata di aprirmi!>> la mora entra con uno sguardo d'ira nella stanza e appena nota le condizioni di quest'ultima le parole le muoiono in bocca.

<<Ehm...>> mi gratto la nuca, sorpassandola.

<<Stavo sistemando>> agguanto le lenzuola da terra, sparando la prima scusa venutasi in mente, ed inizio a riordinare il letto.

Sento il suo sguardo penetrarmi la pelle ed in poco tempo il suo corpo affianca il mio.

<<Certo...riordinavi>> mi sorride ironica, afferrando con estrema velocità il mio braccio indicando con lo sguardo la mia mano fasciata.

Mi libero con uno scatto dalla sua presa, incenerendola con lo sguardo.

<<Sono caduta>> invento, ancora una volta, agguantando qualche vestito da terra per sistemarlo nell'armadio.

<<Cazzo Alyssa! Pensi che io mi beva queste cazzate?>> urla scioccata e poggio la lingua sul palato, deglutendo.

<<Ti abbiamo seguita prima, ti abbiamo chiamata in cerca di spiegazioni, ma tu avevi bisogno del tuo tempo e noi te lo abbiamo concesso. Ma cazzo! Cazzo! Non venirmi a raccontare queste emerite balle!>> mi volto in fretta e furia nella sua direzione, lasciando cadere dalle mani, i vestiti.

<<Non credi che magari non mi va di parlartene perché sono cazzi miei?>>
urlo a mia volta, stufa delle sue parole.

<<È per Draco e Astoria?>> sputa amara, con una tale brutalità da farmi mozzare il fiato.

Si nota così tanto?

<<Che cazzo dovrebbe fregarmene di quei due>> scuoto il capo, emettendo una risata nervosa.

<<Non provare a fregarmi Alyssa!- mi punta l'indice contro- cosa cazzo è successo in quella stanza?>>

<<Niente! Cosa dovrebbe succedere!>>

Bugie, bugie, bugie.

<<Tu menti! Non ti credo!>> mi urla contro, con ancora più aggressività.

<<E allora cazzo non credermi!>> afferro un paio di abiti e mi rifugio in bagno, per vestirmi.

Riparo velocemente lo specchio, con un incantesimo, ed esco dalla stanza sbattendo la porta.

Spazio autrice:

Con le solite ed immancabili scuse riguardanti il ritardo nella pubblicazione del capitolo, vi domando: cosa ne pensate di questo capitolo? Cosa ne pensate del comportamento di Draco? Sarei ben curiosa di leggere le vostre teorie, quindi se vi va lasciate un piccolo commento!
Potete trovarmi, in ogni caso su:
Ig: son.simpaticaa_
Tik tok: annawattp89
Alla prossima!

Anna<3

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