Pov's Carlotta
Sbuffai stanca. Erano ormai 10 minuti che ascoltavo Alex e Calma litigare e per quanto fossi d'accordo con il primo, non vedevo l'ora che smettessero per stare un po' con il castano.
<<ne hanno sempre una per giustificare il loro ultimo posto e qui non parlo solo di Calma, ma anche di Gio Montana e se noti alla fine so gli ultimi entrati e già si lamentano; mentre quelli entrati da settembre stanno zitti e faticano il doppio per non arrivare di nuovo in quella posizione>> affermò Lollo, affiancandomi.
<<si, io penso che Alex abbia ragione eh, però dall'altra parte non si può litigare ogni secondo, diventa pesante soprattutto per noi che dopo una settimana pesante vorremmo solo un attimo di pace e relax>> risposi prendendo cinque piatti: uno per me, uno per Luca, uno per Lore, uno per Checco e l'ultimo per Gigi, il quale aveva cucinato insieme al secondo per tutti e cinque noi, mentre noi restanti apparecchiavamo.
Ci mettemmo così a mangiare le piadine calde, durante quella discussione, parlando tra di noi e facendo quasi finta di niente.
Poco dopo finimmo e io sparecchiai insieme a Luca, per poi andare nella stanza verde da Alex, che aveva da poco messo un punto al litigio con Marco.
<<conta che lui ha sbagliato e sta nel torto marcio quando inizia a dire una stronzata del genere, perché questa è una stronzata però, cazzo, sei intelligente, non urlargli addosso, perché così passi nel torto>> disse Luca, mentre Alex si toglieva la maglietta e sistemava i suoi panni, ed io ero seduta sul letto di Chri, di fianco a Lore, ad ammirare il suo corpo, capendo ben poco di quel che aveva detto Luca.
<<ci sei o devo chiamare un dottore?>> mi sussurrò il biondo fragola.
<<è meglio che tu chiami un dottore, fidati>> dissi prestandogli solo un minimo di attenzione, dato che il resto la stavo usando nel osservare gli addominali di Ale.
<<capisco che ti piaccia, però nemmeno a sbavare così eh>> replicò sorridendo beffardo.
<<io non sto sbavando!>> esclamai a voce bassa, rifilandogli un occhiataccia.
<<certo, penso che ti servirebbe una bacinella per contenere tutta quella saliva>> annunciò.
<<smettila>> mormorai dandogli un leggero colpetto sulla nuca.
<<io sono umano. C'è, comunque, se tu continui a parlare e io ti ripeto sempre quello che sto dicendo, continuo, continuo, continuo e non mi fai mai finire una frase dove sto dicendo la mia, in più mi dici pure "non me ne frega nulla di quel che mi devi dire", cioè io che cazzo devo dire?>> cercai di ripristinare la mia attenzione sulle parole del castano, mentre si sfogava, e non su quel che era il suo bellissimo corpo.
<<bravo -battette le mani- vai fuori, cioè che ti devo dire, devi andare fuori a fumare, vai fuori, ciao>> proseguì esso.
<<okay, ma nel senso potevi anche, un attimo, gestirla meglio>> asserì Lda.
<<superiore, che devo stare zitto, che non...c'è che cosa centro, non devo dire un cazzo>> replicò Ale, ignorando le parole dell'alunno di Rudy.
<<ma scusa ma chi sei? Ma chi sei te?>> domandò poi in seguito.
<<e infatti tu hai fatto bene a tornare indietro e a parlare, però quando poi alzi il tono della voce lì. Vai tu nel torto. Io questo solo ti sto dicendo>> gli disse Luca.
<<lo sa pure lui che sta dicendo una minchiata, per me>> rispose il castano, spostandosi verso il bagno.
<<vabbè, però Ale, ora basta dai>> gli feci gli occhietti dolci, a cui lui non sapeva affatto resistere.
<<un attimo piccola>> affermò in modo calmo, prima di riprendere a parlare con Luca.
<<quindi...lui, stava cercando di non farmi parlare e dal momento in cui tu capisci questa cosa e io ti faccio "si vabbè, puoi dire quello che vuoi, ciao"; c'è così a te ti viene proprio d'istinto dire "c'è ma vaffanculo", c'è vai, che ti devo dire. Cosa cazzo mi rispondi a fare, non mi rispondi così non serve neanche una mia risposta!>> concluse di dire, per poi avvicinarsi nuovamente al suo letto e sedersi di fronte a me, mentre Luca e Lore lasciavano la stanza, capendo che era la cosa migliore in quel momento.
Nel frattempo io presi le mani del castano nelle mie e le strinsi. Lo sentii rilassarsi, mentre ricambiava la stretta e lo sguardo.
Gli sorrisi e lui fece lo stesso, tirandomi verso di sé e stendendosi sul letto, così facendo mi ritrovai stesa a pancia in giù su di lui.
Risi per alleggerire l'imbarazzo. Mi trovavo a meno di un centimetro dal suo volto, ovviamente non era questa la cosa che mi donava disagio, ma il suo corpo sotto di me che era completamente spoglio.
Lui sembrò capirlo e rilasciò una piccola risatina, prima di portarmi i capelli davanti al volto e poi posare una mano sulla mia guancia, prima di baciarmi.
Mi lasciai andare, posizionando le mie mani tra i suoi capelli e lasciando che quel bacio si trasformasse in un limone.
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<<auguri Giulyyy>> sorrisi ampiamente alla donna, entrando nella sala 10.
<<grazie piccola Lolaaa>> replicò ricambiando all'istante il sorriso.
<<e di che, fa come se ti avessi abbracciato eh>> commentai.
<<non ti preoccupare, avrai molto tempo per abbracciarmi non appena finirà questo programma e poi magari, più in là, abbraccerai anche il piccolo>> affermò.
<<non vedo l'ora di sapere se è maschio o femmina e soprattutto di abbracciarvi entrambi>> annunciai gioiosa.
<<ti farò sapere il sesso del bambino, non preoccuparti. Magari, appena lo saprò e sarà finito tutto, ti inviterò a cena con il tuo principe azzurro e te lo dirò>>
<<non ci credo, continui a prendermi in giro per la storia di Alex, incredibile!>> esclamai facendo la finta offesa.
<<mi piacete troppo come coppia, forse perché prima di mettervi insieme avete avuto una di quelle bellissime amicizie che ha fatto innamorare tutti di voi>> asserì.
<<beh è una cosa positiva, no?>> domandai.
<<si, ma anche se non foste entrati nel cuore di tutti, non ci sarebbe alcun male e sono sicura che avreste continuato a coprirvi da dei capelli prima di dar il via a un lungoooo bacio>> rispose.
Le mie guance si tinsero di rosso e scoppiai in una fragorosa risata per poi cominciare a provare.
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<<me ne vado a casa>> ci riferì Gio Montana, entrando in casetta.
Ci girammo tutti sorpresi nella sua direzione e ci apprestammo a chiedergli più dettagli.
<<Anna non mi vuole più e mi ha eliminato>> rispose.
Questa scuola avrebbe dovuto essere una delle opportunità più belle per tutti noi, ma più che bella per alcuni di noi si stava trasformando nella peggiore, come Christian che aveva ormai deciso di abbandonare la scuola e che ora, a nostra insaputa, era nella sua stanza a parlarne con i suoi.
Crytical di fianco a me si irrigidì di colpo. Percepì che avesse paura di esser eliminato anche lui, perciò gli presi la mano cercando di donargli maggiore conforto possibile.
Checco era un ragazzo fragile, che non si vergognava di mostrarlo, ma allo stesso tempo cercava il più possibile di non farlo notare per non essere un peso per gli altri.
Nunzio fra di noi fu quello che la prese peggio. Era l'unico che ci aveva legato così tanto da starci male.
Fortunatamente questo dolore si concluse ben presto dato che poco dopo il cantante fu richiesto negli studios e gli fu data un'altra opportunità da Rudy.
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<<mio padre mi ha mandato un pacco e ci sono delle cose anche per te e Luca>> mi disse John.
<<serio?>> chiesi incredula. Lui si limitò ad annuire, prima di sorridermi e prendere a camminare verso la sua stanza, seguito da me e il cantante.
<<questi sono tuoi>> affermò il ballerino porgendo una bustina a Lda.
<<questo lo dai a me>> scherzò Albe, prendendola e per poi lasciarla fra le mani di Luca, che l'aprì e ci trovò dentro dei cioccolatini.
<<te lo giuro fra, da parte di mio padre>> disse dopo aver visto la faccia incredula dell'alunno di Zerbi.
<<questa invece è per te, Lola>> continuò, dandomene una anche a me, che a differenza di Luca ci trovai un pupazzino a forma di polpo.
<<no, vabbè, che carinooo>> dissi rimanendo a bocca aperta.
<<c'è anche un bigliettino>> mi fece notare Albe. Non persi tempo, lo afferrai e iniziai a leggerlo ad alta voce.
<<so che non è molto ma volevo comunque darti qualcosa per farti rendere conto di quanto tu sia speciale. Io personalmente non ti conosco ma da quel che mi ha raccontato mio figlio e da quel che ho visto nei day time mi sono fatto un idea sul tuo conto. So che sei una bravissima ragazza e meritavi un qualcosa che te lo ricordasse. Ho visto la puntata di domenica e son felice che sia tu che mio figlio siate al serale, dove spero che ci arrivi anche Lda. Mettetecela tutta ragazzi, fuori ci sono un sacco di persone che vi supportano, un bacione, il vecchio di John Eric>> lessi non smettendo di sorridere neanche per un attimo.
<<che caro tuo padre, John>> commentai alzandomi.
<<le piccole cose sono quelle più importanti>> affermò Luca, mentre io annuì d'accordo.
<<cioè per farti capire -si rivolse ad Albe- il padre ci ha regalato a me dei cioccolatini e a Lola un pupazzo, che potevano essere pure un...te lo giuro, un granello di sabbia, però il fatto è stato il gesto, cioè si è ricordato di noi che abbiam parlato con lui. È una cosa assurda. Le piccole cose fanno sempre la differenza>> continuò.
<<è vero, sono le più belle e anche inaspettate alla fine, che per quanto però tu possa non aspettarti ti rendono lo stesso felice>> dichiarai.
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<<stai facendo la collezione di pupazzi per quanti te ne stanno regalando>> commentò scherzosamente Ale, buttandosi sul mio letto e prendendo a giocare con il piccolo polpo rosso.
<<lascia stare i miei pupazzetti, sono così carini!>> esclamai incrociando le braccia al petto, reggendogli il gioco.
Lui rise e mi lanciò contro Polpetta, il nome che avevo affibbiato al polpo, che io prontamente afferrai al volo.
<<piccolino, che ti ha fatto quel cattivone di Alessandro Rina?>> dissi con voce da bambina.
<<hai davvero detto il mio nome per intero e il mio cognome?>> mi chiese guardandomi con gli occhi spalancati.
Annuì fintamente spavalda.
<<non ci posso credere>> scosse la testa il castano alzandosi e avvicinandosi pericolosamente a me.
<<cosa hai intenzione di fare?>> chiesi indietreggiando.
<<sai qual'è la cosa che più preferisco?>> mi domandò di rimando.
<<si, cantare!>> esclamai.
<<oltre quello>> ridacchiò lui.
<<uhm...la tua famiglia?>>
<<prima di loro c'è un'altra cosa che mi rende davvero felice e spensierato>> replicò.
<<e cos'è?>> mi accigliai estremamente incuriosita. Qualunque cosa lo riguardasse mi rendeva così tanto curiosa da indurlo a raccontarmi ogni minimo dettaglio, ovviamente per sua volontà.
<<il tuo sorriso>> affermò senza rifletterci un secondo di più.
<<e te ovviamente. Ma specialmente il tuo sorriso, è bellissimo e ha un effetto oserei dire sia calmante che rassicurante su di me. So che per qualsiasi cosa tu sarai sempre lì a farmi quel tuo bellissimo sorriso che quando litigo con qualcuno utilizzi per tranquillizzarmi, mentre quando scendo per cantare lo fai per darmi sicurezza e che quando finisco lo fai per farmi capire che sei fiera di quel che ho appena fatto. Adoro pure quando ridi. Il suono della tua risata fa sorridere spontaneamente anche me, perché tu mi rendi contento>> proseguì.
Sorrisi.
<<ecco, vedi, sei bellissima quando lo fai>> replicò.
Lo baciai, coprendo le nostre labbra con la mia mano.
<<ragazzi...oh>> disse Carola entrando in stanza.
Noi ci staccammo subito e ci girammo verso di lei.
<<no, vi prego, non volevo interrompere nulla, giuro>> affermò seriamente dispiaciuta.
<<tranquilla Caro, piuttosto che volevi dirci?>> ci chiese.
<<tra poco manderanno l'inedito di Aisha in radio e lei ci teneva che anche voi foste lì con lei e anche noi altri>> rispose timidamente.
<<certo, due secondi e veniamo>> affermò Alex per entrambi.
<<si, okay, a tra due secondi allora>> replicò la ballerina imbarazzata, prima di lasciarci nuovamente da sola.
<<dove eravamo rimasti?>> mi chiese.
<<al punto in cui ti dico che continueremo dopo. Non voglio che Carola inizi a sentirsi trascurata>> dichiarai.
<<trascurata?>>
<<si, trascurata e non voglio approfondire il discorso, per lo meno non adesso>> risposi.
<<certo, rimandiamo tutto a dopo, così avremo più tempo per stare insieme>> mi sussurrò lasciandomi un ultimo bacio, prima che io potessi trascinarlo fuori dalla stanza e raggiungere gli altri sulle scalinate.
𝐧𝐨𝐭𝐞 𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞
Che ne pensate? Vi piace Gio Montana? E John Eric?
(Ps. In primis voglio ringraziare tutti quelli che nel capitolo precedente mi hanno mandato un sacco di messaggi sia nei commenti che comunque nelle chat. Posso dire solo che vi adoro tantissimo e vi ringrazio. In secondo luogo voglio dirvi che vi sono davvero grata per tutte le visualizzazioni, le stelline e i pareri sulla storia, sono sempre molto insicura di quel che scrivo e vedere che questa storia sta riscontrando i vostri gusti mi rende davvero contenta. Vi mando tanti abbracci virtuali e vi auguro una buona serata <3)