Pov's Carlotta
<<anche a me piace qualcun altro>> affermò Albe dopo qualche minuto.
<<lo so e sono felice per voi, anche se magari inizialmente stavo un po' male e mi sono allontanata>> replicai sorridendogli leggermente.
<<ne sono a conoscenza e son stato male anch'io quando ti ho visto innamorarti pian piano del tuo migliore amico>> asserì facendomi spalancare gli occhi.
<<era ed è ancora tutt'ora letteralmente evidente. Magari tu non lo noti, ma io ci ho sempre fatto tanto caso. Lui ti mangiava letteralmente con gli occhi e all'inizio forse era vero che eravate amici, almeno per te, ma poi ti sei innamorata anche tu>> mi spiegò.
<<non ne voglio parlare!>> esclamai, portandomi la sigaretta alla bocca.
<<e invece lo faremo, non ti farò chiudere in te stessa chiaro?>> mi domandò con fare arrogante.
<<no>> risposi.
<<e invece sì! Perché tu ci stai male e non è giusto Carlotta, perché se vedessi i suoi comportamenti nei tuoi confronti, così come li vediamo noi e con noi intendo tutta la casetta e anche i professori, Maria e i professionisti che vedono quel che facciamo attraverso i video, allora capiresti che Alex è completamente cotto bruciato di te!>> annunciò.
<<basta! Siamo qui per un altro motivo Albe e tu lo stai completamente ignorando. Quindi, dato che non ne vuoi parlare tu, ora parlo io così chiudiamo tutto e io me ne rientro che sta iniziando a far freddo>> dichiarai.
<<zitto -lo ammonì quando vidi che stava per aprir bocca per ribattere-. Come ho già detto: io sono felice per voi e penso che sia giusto dire che tra noi è finita già da un pezzo e che ora possiamo essere amici, ma tu non ti devi intromettere nelle mie cose, perché non hai alcun diritto, perché sei solo un amico e non il mio consigliere o qualcuno di più importante come Luigi o Crytical, no! Quindi qualsiasi cosa tu mi possa dire sappi che io non ti ascolterò. E così concludiamo sta storia, buonanotte>> dissi, prima di spegnere la sigaretta nel posacenere e tornare dentro, lasciandolo lì.
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Erano passati alcuni giorni e le cose andavano così e così. Non avevo ancora preso una decisone, ma in compenso ci stavo riflettendo molto e nel mentre cercavo di passare il giusto tempo con Alex, nonché di meno rispetto a prima.
Noi tutti eravamo stati richiamati in sala tim, dove eravamo soliti seguire le video lezioni.
Io ero vestita così:
Sui banchi di ciascuno di noi c'era un libro, intitolato 'Cuori Connessi'. Che trattava vere storie di ragazzi, che avvengono online, quindi parlava di cyberbullismo e sia delle grandi potenzialità offerte dalla tecnologia che dei pericoli che essa può nascondere.
Io ero seduta nei primi banchi fra Luigi e Crytical, mentre Alex era in ultima fila vicino a Leonardo.
Si connesse con noi un uomo, Luca Pagliari, il quale ci raccontò una storia di una ragazza Alessia Pica, e di un'altra, Stefania Fadda, che erano in video chiamata anche loro.
La prima era stata con un ragazzo, che poi aveva lasciato perché non gli piaceva più. Esso, però, non l'aveva presa bene e per questo motivo aveva messo delle voci false su Alessia. Voci alle quali credettero molte persone, tra cui Stefania che un giorno aveva chiamato la riccia (Alessia), con altre sue compagne, e l'aveva insultata, senza neanche sapere la verità o conoscerla di persona.
Quando poi si scoprì che era tutto falso l'occhialuta (Stefania) aveva avuto il coraggio di chiedere scusa alla Pica e quest'ultima l'aveva perdonata perché diceva che a tutti bisognava dare una seconda possibilità.
Da ciò capii che la riccia aveva un cuore grande, non era da tutti perdonare una persona che senza nemmeno conoscerti ti chiamava e ti diceva tanti di quelli insulti che erano arrivati persino a non farti più uscire di casa.
E mentre Alessia mi aveva fatto una bellissima impressione, Stefania invece mi sembrò ben poco dispiaciuta, anzi per niente. Era apatica e aveva anche parlato poco, a differenza di Alessia che aveva detto il suo punto di vista e si era mostrata molto ferita e emozionata.
Sinceramente pensai che la ragazza con gli occhiali fosse una vera e propria stronza, infatti ogni volta che essa apriva bocca sul mio viso si formava una smorfia di fastidio.
Giunti alla fine mi avvicinai subito a Lorenzo, con il quale iniziai a commentare il libro ricevuto da un po'.
<<il fatto che molti ragazzi abbiano avuto il coraggio di parlare delle loro esperienze è ammirevole>> affermò mettendomi un braccio attorno alle spalle.
<<si, ci vuole coraggio per parlarne così apertamente, soprattutto se quelle faccende non sono ancora chiuse>> replicai aprendo la porta di quella stanza e uscire di lì con il biondo fragola.
Lui annuì d'accordo e mi scombinò i capelli, prima di cambiare del tutto discorso.
<<tu che pensi di fare?>> mi chiese.
<<riguardo a che?>> domandai di rimando.
<<beh, sai, parlo di Alex. Credo che lui abbia intuito che tu ti stia allontanando un pochino e che presto o tardi lo farai ancor di più, a meno che tu non decida di dichiararti, in quel caso lo farebbe anche lui e vi mettereste insieme, quindi non sarebbe una pessima idea, considerando inoltre che desideri solo quello in quest'ultimo periodo>> spiegò lui.
<<ma che sei scemo?>> dissi retoricamente, tirandogli uno scappellotto sulla nuca e allontanandomi da Lore.
<<ahia>> si lamentò massaggiandosi il punto dove l'avevo appena colpito.
<<guarda che è così, scema! Seriamente mi chiedo fin quando porterai avanti la tua ignoranza in questo campo. Vi piacete entrambi e penso proprio che lui lo abbia capito prima di te>> continuò il ragazzo.
<<ah ah, no. Non è assolutamente così>> replicai negando con il capo e uscendo dalla porta d'ingresso degli studios Mediaset, dirigendoci in casetta insieme a tutti gli altri, nonché dove poco dopo il nostro ritorno arrivò Nunzio, il nuovo ballerino di latino di Raimondo Todaro.
Questo arrivo non fu molto gradito da Christian, che per evitare di stare in camera con lui, chiese ad Alex di spostarsi nella stanza verde.
Il castano lo accontentò, tanto a lui non cambiava niente, anzi forse preferiva così essendo che negli ultimi giorni lo vedevo sempre più legato al ballerino castano di hip hop di Raimondo.
Così io e Chri aiutammo l'alunno di Lorella a spostarsi da una camera all'altra, facendo sì che quando Nunzio entrasse si sistemasse in quella arancione.
<<piccola Carlotta!>> esclamò il nuovo arrivato, quando io e i due ragazzi con cui stavo fino ad adesso ci ritrovammo faccia a faccia con esso, nella stanza blu.
<<nunu>> ricambiai il saluto, abbracciandolo.
Per quanto non mi piacesse il fatto che Mattia fosse stato sostituito, Nunzio l'avevo conosciuto la prima settimana e ci avevo legato abbastanza da ritenermi felice di rivederlo.
Ci staccammo subito dopo e lui passò a salutare Alex che gli rivolse uno strano sguardo, che io sinceramente non riuscì ad interpretare.
Poi si avvicinò a Christian, che si limitò a battergli il cinque amichevolmente, così amichevolmente che poco dopo uscì con lui nel giardinetto a confrontarsi sulle varie cose che aveva detto il ballerino americano dopo la sconfitta incassata contro Mattia.
Io ne restai fuori, anche se avevo alcuni puntini sulle 'i' da mettere.
Andai in cucina, rubando un biscotto dalla mano di John che era seduto a capotavola.
<<ehy!>> esclamò alzando lo sguardo.
<<grazie, ti voglio bene>> replicai lasciandogli un bacio sulla guancia. Lui cercò di trattenere un sorriso ma poi cedette, addolcendo anche lo sguardo. Gli sorrisi per poi dirigermi verso la mia camera e ci sarei pure arrivata se non fosse stato per due cantanti che non facevano altro che starmi addosso negli ultimi giorni.
<<Lola>> mi richiamarono contemporaneamente Alex e Luigi.
Mandai giù un groppo di saliva, prima di girarmi e incitarli con lo sguardo a parlare.
<<non puoi cenare solo con quello>> affermò per primo il cantante rock.
<<Gigi, sai ti adoro, ma mangiare tanto sia a pranzo che a cena non mi aiuta. Dovresti regolare le dosi e non riempirmi ad ogni pasto>> annunciai.
<<inoltre, essendo che oggi non ho fatto lezioni fisiche, non è che io abbia digerito così tanto>> continuai, sorridendogli leggermente.
<<okay, mi hai convinto, ma domani mangi. Cercherò di regolarmi e di far sì che tu ti senta piena anche solo con un piatto di pasta, così il secondo potrai mangiarlo a cena>> mi rispose, ricambiando il sorriso.
Così mi rigirai, intenta ad andare nella camera rossa, ma nuovamente una voce mi fece girare nella direzione dell'angolo di cottura.
<<si, Alex?>> chiesi.
<<possiamo un'attimo>>
<<piccola Carlotta, come andiamo?>> lo interruppe Nunzio, entrando in cucina e venendomi subito incontro.
<<bene, te?>> chiesi interessata al discorso che aveva sicuramente appena finito con Chri.
<<sei una curiosona incredibile>> commentò ridendo.
<<non è vero!>> esclamai portandomi le braccia al petto e mettendo il broncio.
<<ma lo soffri ancora il solletico?>> mi domandò di punto in bianco.
<<eh? No, per carità! Sono grande e l'ho superato>> replicai spostando le mani sui fianchi.
<<sta mentendo>> asserì Luca passando di fianco a noi.
<<oh e dai! Sta zitto>> commentai tirandogli un buffetto sul braccio destro.
Il cantante rise e guardò il ballerino di latino, che dopo essersi scambiato uno sguardo di intesa con Lda, fece slittare i suoi occhi sulla mia figura.
<<non ci pensate nemmeno>> dichiarai.
<<e perché? Non ti era passato?>> mi chiese.
<<si, certo, ma comunque non vi dovete azzardare>> dissi ovvia.
<<uhmm...sono indeciso>> replicò.
<<facciamo così, se mi dai un abbraccio ti lascio in pace>> continuò dopo qualche secondo.
Annuì freneticamente buttandomi tra le sue braccia. Lui rise e mi lasciò un bacio fra i capelli prima di avvicinarsi a Aisha che stava seduta sul divano, mentre io ne approfittai per andare in stanza.
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<<cioè ma davvero, noi da casa passiamo per dei bulli così>> affermò Dario.
Era mattina e sia io che lui eravamo venuti a conoscenza di un momento di crisi di Gio Montana, avvenuto ieri sera, il quale diceva di non essersi inserito al meglio nel gruppo già formato.
<<no ma io oggi ci parlo, cioè ci fa passa a noi per cattivi, quando insieme a lui so entrati pure John e Leo e non mi pare affatto che loro si siano lamentati del modo in cui li abbiamo accolti o integrati>> replicai d'accordo con lui.
<<ma infatti!>> esclamò.
<<li abbiamo accolti tutti e tre nello stesso modo e mentre John e Leo son riusciti a far amicizia con tutti, lui sinceramente credo che stia iniziando a stare sulle palle di tutti>> continuò.
<<ma oltre, io mi farei due domande se su tre persone tu sei l'unico che non si sente inserito e piuttosto che parlar male degli altri mi metterei in discussione>> dichiarai bevendo un sorso di tisana.
<<esatto. Non vedo perché scaricare la colpa sugli altri, è facile così>> commentò.
<<troppo e anche ingiusto>> aggiunsi.
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Eravamo tutti sulle gradinate. Dopo le lezioni mattutine piuttosto che parlare la redazione ci aveva voluto tutti sulle gradinate e aveva mostrato il video di ieri sera dove Gio si confidava con John riguardo al fatto di non sentirsi per niente integrato nel gruppo e dopodiché fecero vedere anche il dialogo avvenuto sta mattina mio e di Dario.
<<grazie>> disse il cantante della Pettinelli.
<<sinceramente? Non mi pento, né mi sento in colpa di niente di tutto quel che ho detto, anzi lo ribadisco>> affermai con faccia tosta.
<<idem>> mi appoggiò Dario.
<<e per quanto io non fossi presente mi aggrego, perché la penso proprio come loro>> commentò Serena.
<<stessa cosa vale per me>> si aggiunse anche Lorenzo.
<<e non è per cattiveria o per altro, ma perché personalmente penso di averti accolto più che bene, così come anche gli altri. Ma tu non ti sei sforzato minimamente di venirci incontro, lasciando a noi tutto il lavoro di legare con te, quando invece avresti dovuto interessarti più tu di questa cosa, soprattutto essendo entrato per ultimo; consapevole di star avendo a che fare con un gruppo unito, che convive da tanto, alcuni persino da 5 mesi>> continuai a sostenere la mi tesi a testa alta, senza alcuna paura di parlare.
𝐧𝐨𝐭𝐞 𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞
Che ne pensate? Vi piace Nunzio? Pensate che rovinerà qualcosa, ad esempio qualche rapporto in casetta, oppure aiuterà Carlotta a dichiararsi? (Anche perché ormai l'abbiam capito tutti che alla nostra cara protagonista piace un cantante molto bello a parer mio)
Inoltre cosa ne pensate della Lola che difende il suo pensiero non curandosi di ferire qualcuno?