Dark Academy. (Jikook)

By pregosedetevicomodi

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Un'accademia. Sette ragazzi provenienti da tre regni diversi. Amori proibiti, vittorie, sconfitte, scritture... More

Presentazioni.
Proprietà.
Mezzosangue.
Collana.
Proibito.
Inviti.
Persuasione.
Parole.
Bugie.
Starboy.
Cuore.
Senso.
L'ultimo imperatore.
Pioggia.
Storia sulle famiglie.
Il ballo.
L'unico.
Occhi.
Caffè Letterario.
Frantumi.
Lovers.
Oro, Rosso e Blu.
Destino.
Fortuna.

Il Potere.

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By pregosedetevicomodi

Sorprendentemente, tutti i Blackreal furono improvvisamente attratti dalla figura di Jungkook.  Per un millesimo di secondo, tutti i membri della casata oscura lo guardarono.
E per la stessa durata di quel contatto, gli occhi del mezzosangue si tinsero di oro.

Yoongi ghignò. Anche lui guardò il principe oscuro. Tutti i Blackreal sentirono il primordiale richiamo dell'imperatore.
Forse preso dalla rabbia, forse preso alla sopravvista, ma Jungkook non poté fare altro che voler sottolieare la sua forza in quel momento.

'Eccolo...' pensò Yoongi.  

Poco dopo, l'orchestra terminò di suonare, il balletto si concluse. 
E Jungkook, lasciando la sua compagna, non ci pensò due volte a dirigersi verso Jimin e il suo partner. Si fece arrogantemente spazio tra le persone.

Il biondo vide perfettamente l'altro arrivare. Aveva uno sguardo arrabbiato, la mascella serrata e le mani strette in due pugni.

"Sei davvero un ottimo ballerino, dolcezza." disse l'accompagnatore di Jimin. Lo teneva ancora stretto per i fianchi, mentre il suo sguardo era concentrato sulle sua lebbra. Voleva baciarle sin dall'inizio di quella serata.
Strabuzzò gli occhi poi, quando sentì qualcuno strappargliele dal corpo del biondo. Vide il principe oscuro prendere Jimin dai fianchi e avvicinarlo a sé.
"Che cazzo stai facendo?" gli domandò. Quello era il suo compagno per il ballo. Cosa voleva quel mezzosangue?

Il biondo arrossì a quel contatto così ravvicinato con Jungkook. Sentì il suo braccio muscoloso avvolgergli i fianchi. Non disse niente. Era senza parole. 

"Giù le mani." rispose il mezzosangue, pressando il biondo sul suo corpo, per tenerselo stretto.  

"Jeon" gli si avvicinò il principe. "Se volevi un Blackreal per i punti personali trovatene un altro. Lui è con me." Quel ragazzo non si rendeva neanche conto con chi aveva a che fare in quel momento.

Jungkook sogghignò. "Forse tu non hai capito che questo è il mio Blackreal."

Il principe serrò la mascella. "Sai che ti dico? Tu e quel-"

"Basta." li interruppe Taehyung mettendosi tra loro. Immediatamente il ragazzo stette in silenzio. In ogni modo doveva acconsentire a quello detto dal principe bianco. Lui era il suo rappresentante, il suo superiore.
I due migliori amici si guardarono negli occhi. Il moro aveva uno sguardo serio, freddo e immobile. 
"Andate via." gli disse.

Jungkook continuò a guardare il suo amico con gli stessi occhi di ghiaccio. 

Jimin annuì. "Dì a Yoongi di far dimenticare questa storia a tutti." piuttosto obbediente da parte del biondo annuire solamente a quelle parole. Ma capì la gravità della situazione. Jungkook non poteva stare a contatto con le persone in quelle condizioni. E questo era abbastanza intuitivo in realtà, per questo prese l'invito di Taehyung come un gesto di aiuto.
Prese per mano il mezzosangue guardandolo. "Andiamo."
Intanto lo sguardo di quest'ultimo si era spostato sul partner di Jimin. Continuava a guardarlo con sguardo di sfida. Sembrava irremovibile.
"Jungkook." lo chiamò, con il suo nome. "Ascoltami, per favore."
Il mezzosangue annuì, stringendogli la mano, per poi camminare con lui verso l'uscita della sala.

Taehyung, una volta accertatosi che i due fossero usciti, si voltò verso Yoongi.
Quest'ultimo ridacchiò non appena lo sguardo del moro si posò su di lui. 
"Divertente. no?"
Il principe alzò gli occhi al cielo. "Fa quello che devi fare."

--------------------------

Quando si allontanarono un bel po' dalla sala da ballo, si fermarono. Si trovarono in un corridoio deserto, tutti erano ancora nella sala principale.
Jungkook lasciò la mano dell'altro. Il suo sguardo non prometteva niente di buono.
"Ma che ti salta in mente?!" alzò la voce. "Quindi adesso è così che funziona? Per quanto altro tempo ti saresti fatto fare la corte da quello?!"

Jimin inarcò un sopracciglio incrociando le braccia al petto. "Finché non avrò una risposta da te. Ti renderò geloso come lo schifo Jeon. Perché io lo so che mi vuoi, che mi desideri più di ogni altra cosa." 

"Certo che ti voglio." gli rispose, avvicinandosi a lui. Intanto il biondo, con un ghigno stampato sul viso, indietreggiò fino a toccare la schiena al muro. "Certo che sono geloso." continuò, posizionando il braccio destro al muro, bloccando Jimin, mentre l'altra mano la mise sotto il suo mento, alzando il viso dell'altro verso di lui. La possanza e l'altezza di Jungkook sovrastava completamente il corpo del Blackreal.
Quest'ultimo schiuse le labbra a quel gesto.
"Non mi hai sentito prima? Tu sei mio. "

"Dimostramelo." esclamò Jimin continuando a guardarlo. "O devo credere che tu stia dicendo queste parole solamente perché sei in questo stato?"

"Sono sempre io, Jimin." gli sorrise. "Ti voglio, ti voglio sempre. Ti cerco in tutte le stanze, i miei occhi non fanno che posarsi su di te. Non faccio che cercarti nei sorrisi pigri e di cortesia della gente. Hai saputo trovare la parte di me che gli altri avevano cercato di reprimere. Sono io, il tuo Jungkook." avvicinò il viso al suo. I loro nasi si sfiorarono. Ognuno di loro poteva sentire il respiro dell'altro pizzicare la pelle. Entrambi chiusero gli occhi. "E bramo le tue labbra come se fossero il dolce più proibito e prezioso di tutti i regni." gli sussurrò.

"Ti voglio anche io, Jeon." gli disse solamente il biondo. E finalmente il suo cuore prese a battere all'impazzata non appena sentì le labbra di Jungkook posarsi sulle sue. 
Le sue labbra erano lisce e morbide, Jimin ne poteva assaporare la dolcezza. 
Lui aveva baciato molte persone in vita sua, ma mai come quelle volta sentì una sensazione strana al suo stomaco. Quel bacio, con le parole che gli aveva detto poco prima, lo mandarono completamente fuori di testa. Sorrise sulle sue labbra, poggiando poi dolcemente una mano sul petto dell'altro.
Anche il cuore del mezzosangue batteva velocemente. 

Non appena Jungkook si allontanò, Jimin aprì immediatamente gli occhi. Lo guardò. 
"Qualcosa non va?" gli domandò.

L'altro scosse la testa. "Ho bisogno di certezze Jimin." gli disse. "Sai che io non sono solo questo. Sono anche un ragazzo timido, gentile, a cui piacciono i fiori e gli animali. Il motivo per cui non ti ho dato una risposta prima è che ho paura che tu mi faccia soffrire, che tu mi prenda in giro. Ti piaccio solamente in questo stato? Non potrei reggerlo, altrimenti."
Adesso che c'era ancora tempo era meglio mettere le cose in chiaro. Il tempo è sia un nemico che un alleato prezioso.
Se il mezzosangue non avesse chiarito la situazione, sarebbe arrivato ad un punto di non ritorno. 

"Spero tu stia scherzando." Jimin non capiva perché mai Jungkook avesse solo pensato quelle cose. "Non ti spezzerò il cuore. Non lascerò che nessuno lo faccia. Concedimelo, e mi prenderò cura di te." I due continuarono a guardarsi negli occhi. Inizialmente il corvino non disse nulla. Cercava la sincerità negli occhi del biondo.
Quando la vide, non esitò a posare le sue labbra ancora una volta su quelle dell'altro.

Jungkook si sarebbe fidato. Gli avrebbe concesso il suo cuore ancora fragile, inesperto.
Jimin lo avrebbe custodito come lo cosa più preziosa di tutte.

Mentre muoveva le labbra su quelle del biondo, il mezzosangue sentiva l'odore dolce del profumo di Jimin. 
Non ci credeva neanche lui di star baciando il ragazzo che nelle ultime settimane lo aveva fatto impazzire. Lo aveva odiato per come lo aveva trattato, lo aveva fatto piangere, poi aveva iniziato a mentire per lui e successivamente, lo aveva iniziato a cercare nello sguardo dei passanti. Aveva sentito la sua mancanza quando non c'era.

"Con te voglio far sul serio." Il Blackreal parlò proprio sulle labbra del mezzosangue. "Non mi sarei dichiarato altrimenti."

"Anche io, Jimin." gli sorrise. "Sai cosa? Probabilmente mi hai fregato da quando mi hai detto che da nudo non sarei stato in grado di resisterti."

Il più grande arrossì leggermente sentendo quelle parole. Quando le disse non sapeva il soggetto che si ritrovava davanti, per questo i suoi modi furono sfacciati.

"Il tuo corpo nudo da allora non ha lasciato la mia mente." continuò. "Chissà in che parte del corpo nascondi i tuoi tatuaggi..." gli sussurrò, prendendo poi il suo labbro inferiore tra i denti. 
"Dove ti piace essere toccato..." la sua voce diventò scura e seducente. Il biondo deglutì ascoltandolo.
"Dove sei più sensibile. So che il tuo collo lo è, ma se mi hai fatto sentire i tuoi gemiti per così poco non immagino per altro, Blackreal." sogghignò.

"Lascerò che la tua immaginazione vaghi ancora, mezzosangue." 

-------------------------

Yoongi sorrise nel guardare Taehyung ridere ad una sua stupida battuta. Con lui si sentiva a suo agio nel farle. La risata profonda del moro e il modo in cui chiudeva gli occhi mentre rideva gli piaceva. Ogni volta li guardava attento per coglierne ogni dettaglio.
Fece un sorso al suo cocktail, continuando ad osservarlo. 
Ormai la mezzanotte era passata, il professori erano andati via, tutti si erano dimenticati della scenata di Jungkook grazie al suo potere spirituale. Non poteva mica lasciare le cose così come stavano.
Lui e tutta la casata dei Blackreal sarebbe stata nei guai. 

Ad interrompere i suoi pensieri furono le guardie del regno Blackreal che, dal nulla, piombarono alla festa.
Immediatamente la musica fu staccata e i lampadari furono di nuovo tutti completamente accesi. 
Impulsivamente i presenti iniziarono a nascondere i loro bicchieri pieni di alcol, ma in realtà a quelle due guardie quello poco interessava, erano lì per un altro motivo.
Yoongi li guardò. Non sapeva il perché si trovassero lì, e quando questo succedeva era perché riguardava lui.
Vide una guardia avvicinarsi a lui a passo svelto non appena lo intercettò.

"Min Yoongi." esordì. "Lei e il principe Jeon Jungkook siete in stato di fermo e siete obbligati a seguirmi nel cogito per un periodo di tempo indefinito." 

Il periodo di tempo indefinito era la pena massima del cogito.

"Cosa?!" si intromise Taehyung guardandolo. "Per quale motivo?" 

"Il signor Min e il signor Jeon non sono accusati di nessuna trasgressione da parte dell'accademia. Per questo, questo fermo, per la nostra istituzione è del tutto invalido, non ci saranno ripercussioni nella carriera accademica e quelle comportamentale. La decisione di allontanamento forzato dal resto degli studenti è stata presa dai vostri genitori. Il motivo ancora non lo sappiamo e sarà discusso in sedi apposite."
Yoongi non poteva credere alle sue orecchie, suo padre lo aveva spedito nel cogito. Cosa aveva saputo? Cosa era successo? E poi perché solo loro due?
"Mi segua, signor Min."

-------------------------

Jimin guardò Jungkook venir scortato via con due guardie, una Blackreal e una Bluereal. La prima non poteva mettergli le mani addosso, perché non era un membro della sua casata, ma si limitò a scrivere delle annotazioni, guardando attentamente qualsiasi dettaglio della situazione.

"Vado a prendere Taehyung e arrivo." il biondo alzò la voce, facendosi sentire. "Non ti lascio solo, Jungkook."

#Spaziome.
Cosa ne pensate? Finalmente il primo bacio tra i Jikook! Cosa sarà successo a Yoongi e Jungkook invece?
Al prossimo capitolo.

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