Crystallized Heart||Legolas G...

By Nedesy_Pr_Ivy

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[Nella storia seguo fedelmente la trama della trilogia del signore degli anelli con un unico cambiamento; l'a... More

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Avviso
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41

Capitolo 12

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By Nedesy_Pr_Ivy

Dopo aver abbracciato Arwen mi prende la mano e mi conduce con se verso il castello. La luce del sole inizia a scomparire lentamente, il castello si illumina sotto l'ultimo bagliore di luce, come se fosse una complessa scultura in vetro che fa rimbalzare su di se i raggi che la colpiscono. 

Gli alberi sono molto più alti di quelli di Deletria, anche se meno verdi. Mia madre mi diceva sempre che non era possibile che io distinguessi il verde delle foglie ma in realtà è evidente. Alcune sono di un verde più scuro e puro, come quelle del mio regno, altre un po' più chiare che sembra si vada a mescolare col giallo, queste mi hanno sempre dato una sensazione di prigione anche se a vederle dal vivo è tutta un'altra storia. 

Lo sfondo di questo meraviglioso paesaggio è occupato da grandi montagne, nelle quali predomina il grigio e il bianco che vanno a contrapporsi all'ambiente naturale e colorito in fondo. Sulla punta si vede moltissima neve che rende il paesaggio ancora più contrastante.  

Arwen si ferma e si gira verso di me, facendomi quasi inciampare sui mie passi. Mi guarda dritto negli occhi con un'espressione completamente opposta a quella allegra di prima. "Prima che entriamo nel castello devi sapere una cosa" Mi dice mentre deglutisce rumorosamente e continua il suo discorso. "Le cose sono cambiate, e molti temono che diventino come erano una volta. Ti prego, non chiedermi di dirti di più, le mie conoscenze sull'argomento sono ampie ma non ho il permesso di confessarti niente." Dopo ciò io rimango sconcertata cercando di capire le sue parole e rispondere da sola a ogni domanda che sorge spontanea, mentre lei si gira e mi continua a tirare verso il castello.

Ci ritroviamo davanti alla grande porta che ci conduce all'interno di un salone identico alla sala di accoglienza di Deletria. Rimango sbalordita dal ritrovare davanti a me un paesaggio che rispecchi così bene casa. Vedo che si avvicina a me mio zio Elrond, si avvicina a me col suo solito sorriso aprendo le braccia per avvolgermi. Sospira guardandomi dopo qualche secondo e rimane a pensare mentre si perde tra le mie iridi verdi. "Domani arriverà qualcuno che ritieni molto importante, ci sarà anche con lui uno Hobbit." A queste parole inizio a pormi non poche domande, perché mai uno hobbit dovrebbe abbandonare la contea, tutti i libri dicono sempre che sono esseri molto poco devoti al cambiamento o ai lunghi viaggi, le piace rimanere nella loro contea, piccola e accogliente. Non pensavo che oltre a fumare erba pippa, mangiare e coltivare, tra le loro passioni ci fosse anche quella di visitare gli elfi.

Lord Elrond mi guarda, senza riflettere alcuna emozione, come se sapesse già che non avrei capito molto, ma non sembra nemmeno avere la predisposizione di spiegarmi niente. Si gira e se ne va lentamente, sospirando e alzando la testa per fissare il tetto, quasi rassegnato al fatto di non potermi o di non volermi dire niente. 

La luce nella sala si spegne sempre di più, lasciando alla luna il compito di illuminare leggermente le acque del fiume che si vede dalle grandi finestre. Arwen attira la mia attenzione facendo cenno con le mani di seguirla. Erodin è stato portato nelle stalle e i nostri bagagli sono stati portati nella nostra stanza. 

"Seguimi, ti faccio vedere la tua stanza. Credo che la conoscerai abbastanza bene" Mi conduce in una stanza enorme che capisco subito essere uguale alla mai. L'unica cosa diversa sono i colori delle tende delle lenzuola del letto, sono di un colore più chiaro. È esattamente uguale lo spazio, la posizione del letto, dei tavolini, dello specchio. Persino la porta che conduce al bagno è nello stesso luogo. Le mie labbra si allungano per formare un sorriso. 

Dopo qualche secondo ad ammirare la stanza chiedo ad Arwen "Mia sorella dov'è finita?" "Era andata a vedere i fiori che crescono vicino al fiume. Adesso è da mio padre, tra qualche minuto verrà"  Mi dice, e non appena finisce la frase entra dalla porta mia sorella di corsa.  

"Eccomi" Dice lanciandosi sul letto. Ormai è tardi e l'unica cosa che rimane da fare oggi è dormire. Arwen ci augura una buona notte e se ne va verso la sua stanza. Penso ad andare a prepararmi per dormire, ho mille domande ma per risponderle avrei bisogno di andare in biblioteca. Arwen sta per scomparire tra le ombre della notte, andando sicuramente a dare la buonanotte a suo padre "Arwen, la biblioteca del palazzo dove la trovo?" le chiedo. Lei si gira e mi guarda sapendo già perché glielo chiedo. 

"La saprai trovare, è nello stesso posto dove sei solita a cercarla nella tua terra. Ma devi dormire, hai fatto un lungo viaggio, non ti fermerò se proprio senti il bisogno di sprecare le ore di una notte così bella tra libri che ti diranno la stessa cosa che mio padre ti rivelerà domani. Pensaci, Buonanotte" Dopo aver proferito queste parole, si gira e continua la sua camminata interrotta verso la sua stanza. 

Dalle mie labbra esce un leggero "Notte" e poi torno dentro la stanza. Probabilmente Arwen ha ragione, forse è meglio solo prepararmi per dormire e domani scoprire che questione si cela dietro agli occhi preoccupati di tutti. 

Apro la porta della stanza ed entro nel bagno e inizio a spogliarmi dell'armatura e dei vestiti sotto ad essa. Avevo riempito la vasca e adesso l'acqua è al livello giusto per immergermici dentro. Prima di entrare lascio che le mie dita accarezzino leggermente l'acqua per misurarne la temperatura. Entro finalmente in quel concentrato di acqua e rose lasciando la testa fuori e appoggiandola sul bordo. 

Sospiro rumorosamente lasciando che l'acqua tiepida pulisca la mia mentre oltre al mio corpo, e chiudo gli occhi concentrandomi sul domani. Mi vengono in mente le parole di Lord Elrond

...molti temono che diventino come una volta...

Pur non volendo sforzare la mente, essa vaga alla ricerca di risposte. Cosa successe prima di così grave? La storia trattiene tra le sue braccia infiniti momenti di tristezza e di povertà, spargimenti di sangue e lacrime, come capire quale sia quello in questione?

Solo lì mi ricordo di quelle che mia madre ha chiamato leggende, sugli anelli del potere. Mi fece un discorso che non dimenticherò mai;

Tutte ebbe inizio con la forgiatura dei grandi anelli, tre furono dati agli elfi. Sette ai re dei nani, grandi minatori e costruttori di città splendide nelle montagne e nove ne furono dati alla razza degli uomini che più di qualunque cosa desiderano il potere...

Ricordo di averle chiesto perché proprio agli uomini ne vennero dati nove, non se li meritavano, poi mia madre mi disse che non tutti gli uomini sono cattivi, così come non tutti gli elfi sono buoni. Ognuno di noi ha due parti, che lottano in continuazione per prevalere sull'altra, ma dipende da noi decidere quale seguire. Gli uomini vengono accecati dal potere, che però non li rende felici, ne completi, per questo vogliono trovarci.

...in questi anelli si cella la volontà, il potere e la forza di comandare tutte le razze. Tutti loro però furono ingannati, perché venne forgiato un altro anello. Nella terra di Mordor tra le fiamme del monte fato Sauron, lo scuro signore, forgiò in segreto un anello sovrano per controllare tutti gli altri e in questo anello riversò tutta la sua crudeltà e la sua volontà di dominare ogni forma di vita.... Un anello per domarli tutti.

Riapro gli occhi e mi accorgo di essermi immersa sotto l'acqua senza nemmeno volerlo. La vista si offusca a causa del calore e i polmoni iniziano lentamente a pesare e chiudo nuovamente le mie palpebre. Nessun rumore raggiunge le mie orecchie, così precise nel loro lavoro da riuscire a sentire il rumore delle foglie cadere dagli alberi, quel silenzio così beato che fa scordare le preoccupazioni. 

Se potessi rimarrei qui per sempre, sotto l'acqua alle rose, dove niente e nessuno può dirmi cosa succede attorno a me, dove nessun rumore raggiunge le mie orecchie, dove nessuna preoccupazione offusca i miei pensieri, dove il dolore viene rimpiazzato dalla calma. Apro gli occhi nuovamente, ormai l'aria ha abbandonato i miei polmoni, e devo risalire in superficie. 

La necessità di ossigeno mi fa sussultare una volta uscita da quella nuova bolla di pace. Il respiro discontinuo si fa sempre più calmo e riprende il suo normale andamento. I capelli bagnati tirati all'indietro iniziano ad asciugarsi lentamente e i miei occhi si posano su i diversi punti della stanza. 

Si soffermano sulla grande finestra di fronte a me, che essendo di una stana che dovrebbe essere privata, mostra il bosco, o almeno la cima degli alberi più alti. La luna è così luminosa da far scorgere i colori dei fiori che dormono vicino al fiume, l'acqua così scura che si illumina in svariati punti, solo dove si posa la luce. 

Sospiro nuovamente, sapendo di dover abbandonare il mio momento di pace. Avvolgo il mio corpo con la tela folta e delicata per asciugarlo, poi indosso un vestito interamente bianco, molto semplice, con le maniche lunghe. Tampono leggermente i miei lunghi capelli, per non farli gocciolare e mi dirigo verso il letto dove mia sorella dorme ormai da molto, accomodandomi al suo fianco e lasciandomi accogliere dal mondo dei sogni. 

Due settimane e due giorni che non postavo. Mi dispiace moltissimo ma la scuola non mi ha lasciato molto tempo libero. In cambio però questo capitolo è più lungo degli altri e spero di cuore che lo appezziate. 

Sto per iniziare a preparare il prossimo capitolo e vi prometto che non ne rimarrete delus*.

Inizierò ad aggiungere delle immagini all'inizio del capitolo in questo modo, mi sembra sia più coinvolgente, quando siano inerenti a ciò che si tratta nel capitolo. Quando Legolas verrà introdotto probabilmente vi lascerò delle belle gif.

Grazie mille per aver letto questo capitolo, e se vi è piaciuto votate!

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