Pov's Carlotta
Ieri sera, dopo l'esibizione stupenda di Luigi in studio, tornammo in casetta trovando i nostri compagni avvolti in una tensione palpabile.
<<che è successo?>> domandai.
<<Serena e Alex hanno litigato>> mi sussurrò Albe.
<<perché?>> chiese sta volta Luigi.
<<per una porta>> affermò Christian, ed io e il cantante rock lo guardammo confusi.
<<praticamente Alex stava mangiando, con una maglietta a mezze maniche addosso, vicino alla porta d'ingresso e Serena è venuta di qua e l'ha aperta, perché la stanza stava iniziando a puzzare e allora Alex si è incazzato e si sono iniziati ad urlare contro>> spiegò nei dettagli Tommaso.
<<ah>> commentammo insieme, per poi dirigerci nella stanza arancione, nonché quella di Alex.
<<Ale>> lo richiamai, entrando nella sua camera, seguita subito dopo da Gigi.
<<che è successo frate?>> gli domandò quest'ultimo.
<<ma niente, quella vuole sempre comanda. Stavo a mangia e viene ad aprì la porta in cucina, quando fino a cinque secondi prima stava in camera sua e io stavo lì a mangia>> raccontò.
<<che situazione. È mai possibile che vi dobbiate mettere a litigare per una porta? Cioè dico io, un attimo che finivi e l'apriva oppure ti potevi mette una felpa. I modi per evitare questa discussione c'erano eh. Poi arrivare ad urlarsi contro? Non pensi sia esagerato?>> dissi la mia, parlando più gentilmente possibile, ma allo stesso tempo con molta sincerità.
<<un po' ma se avessi visto quante volte, durante il pasto, mi sono alzato per chiudere la porta forse mi daresti pure ragione>> replicò.
<<forse, fatto sta che ormai è finita e tenersi il broncio non serve a niente. Soprattutto perché influenzate anche noi altri con questo cattivo umore, perciò ora basta parlarne>> dichiarai sedendomi sul letto di Luca.
<<piuttosto, Gigi ha cantato il suo nuovo pezzo in studio>> continuai.
<<lo so e volevo proprio congratularmi con te, Gigi>> affermò in risposta il cantante di Lorella.
<<grazie Ale>> rispose il cantante rock.
La cosa bella sapete quell'era? Beh, quei due all'inizio cercavano di legare per fare un piacere a me, invece ora stavano creando per davvero uno dei rapporti più belli qui dentro.
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È mattina e a svegliarmi oggi fu Christian. Mi alzai, mi feci una doccia veloce e mi preparai.
Misi un top nero, con sopra questa maglia:
Poi le culotte e sopra questi leggings:
Come ieri Luigi mi raggiunse e facemmo colazione insieme.
<<hai saputo?>> mi domandò.
<<cosa?>> chiesi addentando il sesto biscotto che avrei dovuto mangiare.
Oggi Luigi me ne aveva dati 7, dicendomi che pian piano sarebbe arrivato fino ai dieci biscotti per colazione, però per farmi abituare sarebbe andato con calma.
<<ma come non lo sai?>> mi domandò ancora. Scossi la testa in segno di negazione e lui mi guardò confuso.
<<Sissi e Dario>> si limitò a dire.
<<aaaaa si sì, Dario mi ha detto che si stanno avvicinando molto>> replicai capendo di cosa stesse parlando.
<<a me l'ha riferito Sissi>> rispose. Ed io annuì, mangiandomi l'ultimo biscotto.
<<ti aspetto per pranzo, miraccomando torna>> mi disse, ed io annuì stampandogli un bacio sulla guancia. Dopodiché, prima che io uscissi con Christian, mi infilai la seguente giacca:
Poi uscì e mi misi le seguenti scarpe:
Successivamente mi diressi agli studios, con il ballerino di hip hop, per la lezione in palestra.
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Sono appena tornata in casetta e ho trovato tutti riuniti in salotto per la comunicazione dei compiti.
<<Carlotta, giusto in tempo>> affermò la conduttrice.
Mi guardai intorno spaesata, aggrottando poi le sopracciglia e addrizzando le orecchie, per sentire cosa avesse da dirmi la bionda.
<<allora, c'è una busta blu per te, valla a prendere che la leggiamo>> continuò ed io ubbidì, tornando poco dopo.
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Finora abbiamo visto Carlotta calarsi in vari stili tranne il latino, perciò sono qui per assegnargli un passo a due con Mattia. Sappiate, che, già da domani Francesca ed Umberto sono disposti ad iniziare le prove e per qualsiasi cosa potete contate su di me; sono a vostra completa disposizione e mi auguro di poter vedere questo compito in puntata.
Buon lavoro
-Raimondo Todaro
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Lessi mentalmente insieme a Maria.
<<volete vedere la coreografia?>> chiese a me e Mattia la conduttrice. Mi limitai ad annuire e poco dopo sullo schermo della tv, situata in salotto, apparvero i due ballerini professionisti di latino, che eseguirono la coreografia assegnata a me e il mio amico.
<<che ne pensate?>> domandò Maria.
<<è una figata>> affermò Mattia, sorridendomi.
<<è vero, è molto bella e sono felice di dover ballare con Matti, ma c'è tanta tecnica in questa coreografia e io non ho mai studiato latino>> risposi.
<<per questo non ti devi preoccupare, se dovessi avere qualche problema Veronica ha già detto che ti verrà incontro>> replicò, ed io annuì.
<<okay, grazie Mary>> dichiarai, prima che la donna potesse salutarci e staccare il collegamento.
<<andrà bene, sei brava e i professori pretendono molto perché sanno che puoi dare>> affermò Albe, venendomi ad abbracciare.
<<non è questo il fatto. La cosa che mi preoccupa è entrare nel latino, cioè è uno stile simile al sensual solo più veloce>> replicai, stretta fra le sue braccia.
<<sei bellissima Carlotta, non farti paranoie inutili>> rispose, allontanandosi di poco, così da potermi guardare bene negli occhi.
<<grazie Albe>> dissi stampandogli un bacio sulla guancia, per poi andare in cucina a cenare con Luigi.
<<la coreografia è molto bella e sono sicuro che troverai il modo di approcciarti al latino, così come hai fatto con gli altri stili>> dichiarò di punto in bianco.
<<gli altri stili li avevo, si e no, già studiati un pochino. Il latino neanche un minimo, per questo non salto di gioia, però sono comunque contenta di calarmi in un altro stile e di poter lavorare con Mattia, Francesca e Umberto>> replicai.
<<non importa se tu lo abbia studiato, lo imparerai, dopotutto sei qui per questo, per migliorarti e fare delle tue lacune i tuoi punti di forza. Sei brava Carlotta e tutti se ne sono resi conto, tutti tranne tu che non vuoi aprire gli occhi e con questo non mi riferisco solo alle tue doti nel ballo>> rispose, prendendo poi un boccone di pasta.
<<a che altro ti riferisci?>> chiesi confusa, prendendo anch'io una forchettata di pasta.
<<ad Albe e ai tuoi sentimenti per lui. Si vede che c'è chimica e inoltre che c'è qualcosa da parte di entrambi, ma tu ti ostini a negare l'evidenza. Parli tanto di Alex, ma anche tu, come anch'io, tieni molte cose dentro, forse senza neanche accorgertene, ma comunque lo fai>> spiegò.
<<inoltre hai proprio la testa dura, non ho mai conosciuto qualcuno che negasse così tanto la realtà, o forse sì e ce l'hai difronte>> continuò.
<<siamo molto simili>> affermai, mentre lui annuì.
<<troppo>> ridacchiò.
<<può darsi>> risposi alzandomi e dirigendomi verso il lavandino, dove lavai il piatto e il bicchiere ormai vuoti. Idem fece il cantante, che mi affiancò poco dopo.
Ridemmo e scherzammo, dimenticandoci per un attimo dei problemi della vita e di ciò di cui avevamo appena parlato.
Era questo il bello di Luigi. Prima ti rimproverava come un genitore, poi giocava e parlava con te come un amico, ed infine ti proteggeva e aiutava come un fratello maggiore.
Era tante cose belle messe insieme. Così belle che lo rendevano un ragazzo unico e splendido.
<<la notte porta consiglio, dicono, ma secondo me tu hai già le idee chiare, devi solo comprenderle e dichiararle. Solo così le accetterai del tutto>> disse prima di augurarmi una buona notte e lasciarmi da sola in cucina.
Rimasi lì per qualche altro secondo, a ragionare sulle parole del castano, per poi raggiungere Carola, Serena e Sissi in camera, che mi stavano aspettando.
<<tutto okay?>> mi domandò la bionda.
Annuì e mi stesi accanto a lei, a pancia in sù.
<<per voi piaccio ad Albe?>> chiesi, dopo qualche minuto di silenzio tombale, passato, dalla sottoscritta, ad osservare il soffitto della stanza, rimuginando su quello che mi aveva detto il mio amico.
<<e ce lo domandi pure?>> replicò la ballerina di modern.
<<per me siete entrambi intrigati>> continuò Carola.
<<si, basta vedere il vostro modo di guardarvi, che di certo non è lo stesso in cui osservi Alex o Luigi o Mattia o Christian o gli altri>> affermò la cantante.
<<vero. C'è chimica e anche un sentimento da parte di entrambi che va oltre l'amicizia>> replicò Serena.
<<parli quasi come Luigi>> ridacchiai, pensando alle parole del cantante rock.
<<oh, questo vuol dire che hai parlato prima con lui e poi con noi?>> mi domandò la bionda, ed io, anche se un po' titubante, annuì.
<<e che ti ha detto?>> domandò Carola, particolarmente interessata. Sapevo che tra di loro c'era qualcosa, che però era più di un'amicizia e meno di una relazione, quindi era un po' un casino.
Per non parlare di quello che mi aveva raccontato Luigi, cioè si erano dati palo entrambi eppure continuavano a "provarci".
<<le stesse cose di Sere>> risposi chiudendo gli occhi.
<<vedi, ciò significa che ho ragione io>> replicò la ballerina nominata.
<<si, però è più complicato di così>> affermai.
<<perché? Cos'altro c'è sotto, Lola?>> mi chiese sempre la bionda.
<<c'è il fatto che, per quanto mi possa interessare, io sono venuta qui per la danza e lui per il canto. Pensa se andasse tutto male, rovineremmo tutto e non solo fra di noi. Non possiamo permettercelo>> spiegai.
<<non per forza andrà male e anche se fosse, conoscendoti, faresti di tutto per non rovinare nulla al di fuori della vostra relazione. Poi, non pensare sempre in negativo, le cose potrebbero andare diversamente, un po' come ai provini, dove non credevi neanche di poter entrare qui, soprattutto dopo il no della Celentano e di Raimondo, che ti hanno demoralizzato, facendoti dimenticare della Peparini che poi ti ha fatto entrare e ha dimostrato agli altri due insegnati, che ora ti considerano la ballerina più versatile, che cosa si sono persi. Quindi pensa positivo, se dovesse andare bene fra voi due, sicuramente vivresti una storia d'amore bellissima. La domanda è solo una, vuoi seriamente negare a te stessa questa possibilità di essere felice?>> rispose, ed io in risposta mi limitai a scrollare le spalle, incapace di dare una risposta a quella domanda.
<<credo che tu debba imparare a non seguire gli schemi, un po' come Carola. Entrambe tendete a schematizzarvi tutto e così facendo vi fate del male da sole, perché poi non riuscite ad affrontare delle situazioni nuove, che non avevate previsto>> continuò sempre Serena.
Aveva ragione. Io e Carola non ci lasciavamo andare chissà quanto e cercavamo sempre di tenere uno schema mentale da seguire.
Facendo così, però, non riuscivamo ad andare incontro alle cose inattese, fronteggia sole con estrema ansia, timore e incertezza.
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<<Lola>> mi richiamò Mattia. Oggi toccava a lui svegliarmi.
<<si, ora mi alzo>> dissi con voce roca, girandomi dall'altro lato del letto.
<<muoviti dai, che oggi iniziamo con il passo a due>> mi riferì togliendomi le coperte di dosso, facendo sì che mi alzassi.
E così, dopo aver compiuto la mia routine mattutina, uscì di casa con Mattia, pronta ad affrontare quella che si sarebbe prosperata una lunghiiiissima giornata.
𝐧𝐨𝐭𝐞 𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞
Che ne pensate? Vi piace quest'idea del passo a due?