Pov's Carlotta
Quando fummo tornati in casetta, la redazione ci richiamò sulle scalinate.
Ci fanno vedere il video delle varie infrazioni di Flaza, che durò all'incirca un oretta. Io in tutto ciò mi addormentai sulla spalla di Elisabetta, che era seduta di fianco a me.
Ad un certo punto però, sentii qualcuno richiamarmi dolcemente.
<<Carlotta>> sentii per l'ennesima volta. Pian piano aprì le palpebre, per poi mettere a fuoco le persone che mi circondavano.
Dinanzi a me ci ritrovai Albe, che distava pochi centimetri dal mio viso.
Mi scansai subito, imbarazzata e per sbaglio finì addosso a Giacomo.
<<scusami>> dissi mortificata.
<<ehy, non preoccuparti>> disse lui, aprendo poi le braccia. Io mi ci fiondai dentro, un abbraccio dopotutto non faceva mai male.
<<ragazzi>> ci chiamò Maria.
<<Mary>> risposi io.
<<c'è una busta rossa per uno di voi>> ci informò.
Neanche era iniziata la settimana e già c'era una sfida per qualcuno di noi.
<<vado a prenderla io?>> mi offri.
<<si, vai>> mi rispose Maria e pian piano che mi avvicinavo all'ingresso, l'ansia aumentava sempre di più.
Arrivata al portone presi la busta, ma non ebbi il coraggio di aprirla.
<<per chi è secondo voi?>> domandò la Mery.
<<ah quindi non è per me?>> chiesi.
<<c'è qualche professore a cui non piaci?>> mi disse di rimando.
<<beh no>> risposi.
<<allora non è per te>> affermò. Rilasciai un respiro di sollievo. Volevo mettermi in gioco certo, ma per adesso le sfide mi facevano paura, perciò riceverne una in questo momento mi avrebbe destabilizzato completamente.
Alla fine la busta si scoprì essere per Inder, il quale fu eliminato dalla sua professoressa a causa del suo comportamento scorretto.
Quindi esso fu costretto ad abbandonare la scuola immediatamente.
Tutti noi lo salutammo, me compresa. Nonostante tutto mi era stato affianco ed era un ragazzo buono. Ancora oggi non mi piace la sua musica, ma comunque gli auguro di avere un futuro nel campo artistico.
Il giorno dopo ci fu un'altra sorpresa per tutti noi, ma in particolare per Elisabetta che non reagì per niente bene.
Alessandra, la sua sfidante, entrò in casetta e per poco non ebbi un mancamento. Quando uno sfidante entrava in casetta significava che era praticamente dentro la scuola, ciò si era visto anche l'anno scorso con Deddy.
Per questo motivo Betta reagì male ed io le stetti vicino per tutto il giorno o per lo meno nelle ore in cui mi fu possibile, essendo che, come lei, dovevo frequentare le lezioni.
A fine giornata ci fu modo di scaricare tutte le emozioni negative accumulate in giornata.
La redazione ci aveva mandato un gira dischi e noi senza perder attimo ci eravamo riuniti nella stanza delle scalinate per scatenarci.
Ballammo, cantammo, scherzammo. In poche parole ci divertimmo tutti insieme dimenticandoci per un attimo del contesto in cui eravamo, della situazione di Eli che aveva donato alla casetta un aria pesante e infine togliendo anche l'imbarazzo che si era creato tra me e Albe, che finimmo per ballare e divertirci particolarmente insieme.
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Da quando dormo con Elisabetta non ho più incubi e gli sono davvero grata per non avermi abbandonata e per starmi così tanto accanto nonostante la sua situazione abbastanza complicata. Spero davvero che lei vinca questa maledetta sfida, perché oggettivamente lei merita un banco in questa scuola molto più di altre persone, ad esempio più di Flaza.
A proposito. Mi fa ridere il fatto che la maestra che abbia messo in sfida Eli sia la stessa che non ha ancora eliminato Flavia, per via dei suoi comportamenti scorretti.
Inoltre non sta facendo nessun progresso, perciò non vedo perché mettere in sfida una ragazza come Betta che si sta impegnando e sta crescendo, anziché mandare a casa una come Flaza che non fa un cazzo e per di più si comporta pure male.
È osceno. Davvero. Per quanto stimassi la Cuccarini, ad oggi mi è scesa un botto.
Mi sveglio come sempre alle 5 e mi preparo.
Sta volta, però, ci misi più del solito essendo che non sapevo cosa mettere. Per questo motivo, silenziosamente, mi diressi in camera di Matt e aprì il suo armadio.
Io e lui siamo molto amici. Abbiamo legato fin dal primo giorno e credo che la maggior parte del merito vada al fatto che siamo entrambi allievi della Peparini.
Scelsi la seguente giacca:
Dopodiché tornai in camera mia e ci abbinai la seguente maglietta:
E il seguente pantalone:
Finito di prepararmi andai a fare colazione.
<<buongiorno>> sussurrai a Luigi, che molto stranamente era già in piedi.
<<ehy, già in piedi?>> mi domandò.
<<beh questa domanda dovrei porla io a te, dato che la sottoscritta si sveglia sempre a quest'ora, mentre tu se non si fanno le 7 e mezza non vuoi saperne niente di alzarti dal letto>> risposi.
<<non so perché ma ho un po' d'ansia>> mi informò.
<<come mai?>> chiesi.
<<ho un brutto presentimento, Carlò>> mi comunicò.
<<ehy, non devi agitarti, a volte il sesto senso può sbagliare, inoltre per adesso non c'è motivo per cui preoccuparsi. Stai tranquillo lú>> lo rassicurai. A quelle parole lui mi si avvicinò e mi abbracciò.
Non era raro che noi due avessimo questi attimi di affetto, ma trovai strana la sua presa così forte, come se avesse paura che io potessi scappare via da qualche parte.
<<sicuro che sia solo questo?>> chiesi in un sussurro, ancora stretta fra le sue braccia.
Lui si limitò ad annuire, poggiando poi la sua guancia sulla mia spalla. Io misi una mano fra i suoi capelli, mentre l'altra la lasciai sulla schiena. Lui, invece, aveva entrambe le braccia che avvolgevano i miei fianchi.
<<scusate, non volevo interrompere niente>> disse Albe entrando in cucina.
Immediatamente io e Luigi ci allontanammo. La nostra era solo una bellissima amicizia e davvero non capisco perché la gente debba sempre pensare male.
Vidi il cantante rock guardare male l'alunno della Pettinelli, per poi lasciarmi un tenero bacio sulla guancia e allontanarsi dalla cucina con una bottiglia d'acqua in mano.
Di solito se la metteva sempre la sera prima vicino al letto, così se durante la notte aveva sete non doveva alzarsi.
<<io e Luigi siamo solo buoni amici>> affermai, mentre prendevo la mia tazza e mi preparavo la tisana.
<<non devi darmi spiegazioni, so della vostra amicizia, ma era fraintendibile>> mi rispose prendendosi i biscotti.
<<io e lui abbiamo un certo legame e credo che tu non sia ancora pronto a capirlo, come anche gli altri. Abbiamo quella complicità che con poche persone si ha>> lo informai prendendomi anch'io i miei soliti biscotti.
<<e io son contento per voi, ma ti ripeto quella scena lì era fraintendibile. Infatti non mi sorprenderebbe se domenica Maria ti dicesse "rimani che c'è un video tuo" e poi ti mostrano tutti i momenti passati con Luigi>> affermò con tono distaccato e freddo.
<<non capisco perché mi parli con questo tono di voce, Albe>> dissi un po' ferita.
Fino a ieri faceva tutto il dolce e adesso era completamente diverso.
<<e io non capisco perché tu faccia finta di nulla, davvero non capisco. Mi sono alzato per l'ennesima volta alle 5 solo per chiarire e vengo qui sperando di poterti dire tutto, ma ti trovo abbracciata a Luigi. Adesso mi sto anche chiedendo cosa diavolo ci faceva lui sveglio, dato che se non si fanno le 7 e mezza non ne vuole sapere nulla di alzarsi dal letto!>> si trattenne dall'urlare per il nervoso, sputandomi tutte quelle parole come lame affilate.
<<aveva un brutto presentimento, questo è ciò che mi ha detto>> gli comunicai dopo qualche minuto di silenzio.
Lo vidi annuire, per poi mettersi gli indici e i medi sulle tempie e massaggiarle per tranquillizzarsi.
<<provavo imbarazzo a parlare con te dopo l'accaduto e mi dispiace che tu l'abbia presa male, ma ora che siamo qui è giusto parlarne. Io credo che ci siamo fatti trasportare solo dall'atmosfera e se fosse successo magari di pomeriggio non sarebbe mai accaduto>> spiegai.
Lui mi guardò con uno sguardo indecifrabile e poi si limitò nuovamente ad annuire.
<<Albe, tu sei fidanzato?>> chiesi cercando di cambiare discorso, ma lui non rispose, rimase immobile a guardarmi.
<<io lo so che dopo quel che è successo l'altro giorno per te è difficile, lo è stato anche per me, ma ti prego non roviniamo la nostra amicizia per questo>> dissi avvicinandomi a lui.
Lo vidi pensarci su e poi cercare di aprire la bocca più volte, ma da essa non ne uscì neanche un suono.
<<buongiorno!>> esclamò Mattia entrando in cucina.
<<ehy>> risposi.
<<è successo qualcosa Carlò?>> domandò vedendomi quasi sul punto di scoppiare. Non sopportavo non concludere una questione una volta iniziata.
Scossi la testa in segno di negazione e andai verso di lui per stampargli un bacio sulla guancia, ma appena feci un passo delle mani mi presero per i fianchi e mi tirarono indietro.
Mattia ci guardò maliziosi, poi si prese i miei biscotti e se ne andò, lasciandoci nuovamente da soli.
<<perché l'hai fatto?>> chiesi confusa.
<<non lo so, credevo che volessi andartene e io...vedi...non voglio che tu te ne vada...o per lo meno non prima di aver chiarito tutto>> mi rispose.
Annuì.
<<io la mia l'ho detta, ora tocca a te>> affermai.
<<la penso come te>> disse queste parole come se fosse forzato a dirle, infatti nei suoi occhi io leggevo altro ma non riuscivo a decifrare quello che volesse dirmi attraverso lo sguardo.
<<allora tutto come prima?>> domandai lasciando perdere ciò che mi voleva dire con gli occhi.
Lui annuì, anche se mi sembrò un po' incerto, infine mi attirò a se e mi abbracciò.
Pov's Albe
Avrei voluto togliermi un peso e ammettere che mi attirava sia fisicamente che mentalmente, ma avevo una persona fuori e non potevo farlo o almeno non prima di averla lasciata.
Carlotta è totalmente il contrario di Giulia, la mia ragazza. Castana, occhi verdi, solare, genuina, dolce e sincera. Giulia invece è bionda, occhi marroni, tetra, snob, aggressiva e bugiarda.
Praticamente l'una l'opposto dell'altra. Prima di incontrare Carlotta mai avrei pensato di affibbiare questi aggettivi alla mia attuale ragazza eppure dalla prima volta che ho visto la castana qualcosa è cambiato in me.
Mi sono preso del tempo per riflettere su tutti i tradimenti, i comportamenti avuti da lei nei miei confronti, molto scorretti alcuni. Ed inoltre ho pensato anche a tutte le bugie che mi ha detto e al dolore che mi ha fatto passare.
Penso che prima di entrare qui non ci avevo mai riflettuto perché ero troppo accecato dall'amore che avevo per quella ragazza.
Adesso però, me ne sono accorto e ora sono convinto della mia decisione. Lascerò Giulia e cercherò di avvicinarmi a Carlotta, anche solo per amicizia.
𝐧𝐨𝐭𝐞 𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞
Che ne pensate? Inder meritava di uscire secondo voi? Per me assolutamente si, parlava tanto di Luca che non era abituato a pulire, dato che è il figlio di un grandissimo artista e lui, invece, era il primo a non fare nulla. Inoltre della sfida di Elisabetta? Che ne pensate? Io la trovo completamente ingiusta.