Pov's Carlotta
A causa di un altro incubo mi svegliai nuovamente sul colpo.
L'aria diminuiva sempre di più, nonostante ciò i miei respiri erano sempre più affannosi.
La paura di morire era più viva che mai, proprio come le vampate di calore che attraversavano ogni centimetro del mio corpo.
Nonostante il rischio di cadere riuscì, comunque, a dirigermi nel bagno in modo agile e veloce, senza far alcun minimo rumore.
Aprì l'acqua gelida e mi bagnai il viso riprendendo il controllo di una piccola parte di me.
Solo dopo essermi ripresa quasi del tutto andai in cucina, dove mi preparai una bella tisana.
✰
Erano ormai le 7 e mezza ed io ero già lavata, vestita e pronta per andare a lezione.
Avevo addosso un top e una culotte, con sopra il seguente outfit:
Inoltre sopra la maglietta avevo anche una felpa, nonché la successiva:
Per quanta sia tanta la voglia di andare agli studios e mettermi subito a lavoro, prima dovetti fare una deviazione in camera di Luca.
<<Lú>> sussurrai dolcemente all'orecchio del cantante.
<<svegliati>> continuai, ma niente.
Il ragazzo non si mosse di un centimetro.
<<Luca!>> esclamai alzando di poco il tono di voce e togliendogli il cuscino da sotto la testa.
Si svegliò di colpo.
<<ma sei scema?>> mi domandò dopo aver dato uno sguardo alla sveglia.
<<sto andando a lezione Lú, se non ti svegliavo ora allora ti toccava svegliarti con la sveglia>> lo informai.
<<oh...d'accordo. Se hai qualche problema vienimi a chiamare>> mi rispose.
Io annuì per poi baciargli la fronte e uscire dalla stanza.
<<rega io sto andando>> comunicai ai ballerini.
<<aspetta! Vengo con te>> si aggregò Serena, mentre io mi limitai ad annuire.
Uscimmo insieme dalla casetta e ci fermammo sul pianerottolo per metterci le scarpe.
Io mi misi le seguenti:
<<Non dovresti andare a svegliare qualcun altro oltre Luca?>> mi domandò Serena, mentre si infilava le sue scarpe.
La guardai interrogativa, ma prima che potessi aprire bocca lei parlò di nuovo.
<<Carlotta esiste un certo tipo alto, ricciolino, magro, che inizia per 'A' e finisce con 'Albe'>> mi disse con voce da rimprovero.
<<scusami, ma perché dovrei farlo?>> domandai confusa.
<<Carlotta!>> mi riprese Serena.
<<che c'è? Era solo una domanda, ma dato che ci tieni così tanto vado a svegliarlo>> la informai, per poi rientrare in casetta e dirigermi in camera del cantante.
<<Albe>> sussurrai nell'orecchio del ragazzo.
<<uhmm>> mugugnò in risposta.
<<io sto andando a lezione>> continuai.
<<va bene>> affermò con la voce impastata nel sonno e con gli occhi ancora chiusi.
Anche se dubbiosa sul fatto che mi avesse sentito gli stampai un bacio in fronte e tornai fuori da Serena, per poi dirigermi con lei agli studios.
Pov's Albe
Sentii una voce lontana richiamarmi, per poi comunicarmi qualcosa. Risposi senza nemmeno pensarci con un "va bene" successivamente però sentii delle labbra poggiarsi sulla mia fronte e stamparmi un bacio.
Aprì gli occhi stranito e incuriosito da chi potesse essere e da lì, nel buio, scostai una figura snella e di media statura allontanarsi e sparire sempre di più dal mio campo visivo.
Mi alzai e di fretta uscì dalla camera. La luce del sole mi accecò, ma riuscì comunque a riconoscere la figura da me poco fa vista.
Stava uscendo di casa e nel frattempo io rimasi imbambolato a fissarla.
<<Albe!>> urlò qualcuno ed è lì che mi ripresi dal mio stato di trance.
<<che hai da urlare?>> gli risposi infastidito. Odiavo la gente che urlava di prima mattina.
<<ti sto richiamando da cinque minuti! Che stavi fissando?>> mi chiese Tommaso.
<<uhmm...niente niente>> risposi frettolosamente per poi andarmi a preparare la colazione.
✰
Carola, Nicol, Mirko e Serena erano sulle gradinate, poiché la Celentano aveva appena mandato una lettera a quest'ultimi.
Per quanto invece riguardava noi altri eravamo tutti in cucina, esclusa Carlotta che ancora non aveva concluso le lezioni.
Dovrebbe tornare da un momento all'altro. E come se l'avessi evocata, la ballerina entra in casetta.
Subito LDA si precipita da lei.
<<Serena. Dov'è?>> domandò la ragazza senza ascoltare nessuno. Sembrava...come dire...agitata. Appena però vide la ballerina di modern seduta sulle gradinate si fermò di colpo.
Stranita e incuriosita si girò verso di noi.
<<la Celentano ha mandato una lettera a Serena e Mirko>> la informò Giacomo. Da ieri sera era entrato all'interno della casetta, pur non essendo un allievo a tutti gli effetti.
Lei annuì incerta, dopodiché si avvicinò velocemente alle scalinate e si sedette di fianco a Serena.
Le due si sussurrarono varie cose all'orecchio dell'altra, per poi passare la loro attenzione a Maria, che stava leggendo la comunicazione della Celentano.
Pov's Carlotta
<<secondo te piccola Carlotta?>> mi domandò Mary, dopo aver letto la lettera della Celentano indirizzata a Mirko e Serena.
La conduttrice aveva prima ascoltato i pareri dei due ballerini presi in causa, per poi sentire che ne pensavano Nicol e Carola. Ora, invece, voleva sentire il mio parere.
<<Mary sinceramente io credo che Serena sia molto brava. Vedo in lei del talento e oltre questo anche molta tecnica. Poi il suo fisico per me è fantastico, forse perché non ho così tanti pregiudizi come la danza che pretende un certo fisico. Penso, però, che Serena abbia comunque un fisico adatto, perciò non vedo il senso di dirle certe parole>> risposi sinceramente, mentre Serena mi abbracciò.
Ero l'unica ad aver rivolto il mio pensiero a lei, anziché su Mirko.
<<e di Mirko?>> mi chiese come se mi avesse letto nel pensiero.
<<Maria sinceramente Mirko ha bisogno di studiare e qui non c'è molto tempo per fondare delle basi, anche perché abbiamo solo 6 mesi per migliorarci e non per imparare cose che in realtà dovremmo già sapere. Ovviamente io parlo oggettivamente, senza mettere di mezzo la sua condizione o il suo passato, perché se dovessi mettere anche quei fattori di mezzo allora avrei compiuto la stessa azione eseguita dalla Celentano, che onestamente non è stata per niente oggettiva, ma emotiva. Da un punto di vista si può finalmente affermare che lei abbia un cuore, cosa che molti al di fuori del programma hanno messo in dubbio, però dall'altra parte si deve dar ragione alla mia maestra, la Peparini, che ha detto che prima di entrare Mirko aveva bisogno di studiare>> dissi.
<<Mirko, Carlotta sta dicendo che tu prima di entrare avresti dovuto studiare, per poi riprovarci e meritarti il banco oggettivamente. Quindi non sta dubitando del tuo talento, ma sta solo affermando la mancanza evidente delle basi>> spiegò Maria, vedendo che il ballerino stava iniziando ad avere gli occhi lucidi.
<<se avessi avuto la possibilità l'avrei fatto>> rispose infastidito.
<<si può imparare anche attraverso i tutorial su internet, non esistono solo le scuole di danza>> dissi.
<<per una che è nata e cresciuta in una famiglia ricca è facile parlare. Non sai i sacrifici che noi, che non ce lo possiamo permettere, facciamo>> disse a voce bassa Mirko.
Peccato che io l'abbia sentito e pure bene. Con una smorfia infastidita mi alzo e lascio la stanza. Sarò pure nata e cresciuta in una famiglia benestante, ma credo di aver sofferto anche più di lui e a differenza sua non lo vado ad urlare ai quattro venti in un programma televisivo. Capisco tutto, ma quando mettono di mezzo sta cosa, senza sapere la realtà dei fatti, la rabbia prende il sopravvento.
Vado in camera mia, prendo il necessario per le lezioni pomeridiane e poi, senza guardare in faccia nessuno, esco dalla casetta e mi fermo nel pianerottolo a mettermi nuovamente le scarpe di stamattina, che sono stata costretta a togliere poiché Flaza stava "lavando" il pavimento.
✰
<<fermati Carlotta, fermati>> mi ordinò Elena.
<<c'è qualcosa che non va?>> chiesi fermandomi.
Ero in sala 6 e stavo provando, sotto la sorveglianza di Elena, un'altra coreografia assegnata dalla Peparini.
<<c'è qualcosa che ti turba, non è vero?>> mi domandò facendomi segno di avvicinarmi al plexiglas e sedermi, proprio come aveva fatto lei.
<<no>> risposi secca, mentre mi sedevo per terra a gambe incrociate.
<<lo sai che noi professionisti, come anche i professori, la produzione e Maria, possiamo vedere che succede in casetta?>> mi chiese.
<<si sì, ero al corrente di una cosa del genere, ma non sapevo esattamente se fosse possibile. Comunque non è successo niente di che>> risposi.
<<Mirko, il suo commento ti ha infastidita>> disse dopo qualche secondo di silenzio.
<<beh è il minimo penso>> affermai. Mi uscì così spontaneo che inizialmente neanche me ne accorsi.
<<vuoi parlarmene? Dopotutto sono qui per darti una mano, Carlotta. Lasciati aiutare>> affermò.
<<Elena io ti ringrazio, davvero. Le tue sono parole bellissime, e ovviamente le apprezzo tanto, ma non ho bisogno di aiuto e anche se ne avessi la necessità preferirei vedermela per conto mio, scusami>> risposi frettolosamente.
Non mi piace affatto parlare di quello che in passato mi era accaduto, piuttosto preferisco concentrarmi sul presente e sul futuro.
𝐧𝐨𝐭𝐞 𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞
Che ne pensate? Vi piace Mirko? A me non molto. Oggettivamente credo che non meritasse di entrare, però per via della sua storia abbiamo scoperto che anche la Celentano ha un cuore, molto più tenero di quello che sembrava avesse Veronica.
Nonostante ciò entrambe resteranno sempre le mie preferite a pari merito, anche perché Veronica tutti i torti non aveva.
Tornando poi a Mirko credo che certi problemi non vadano sventolati come trofei in un programma tv o per lo meno io non l'avrei mai fatto, per il semplice motivo che sono affari miei e non vorrei mai e poi mai entrare in una celebre scuola come questa solo per pena, perché se siamo sinceri con noi stessi alla fine è per questo motivo che Mirko è entrato.