Experiment on me ||CAMREN||

By soyeonbae-jieun

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Lauren è vittima di un esperimento sottoposta dallo Stato, Lauren non ha mai avuto un'infanzia e la sua vita... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 14
Capitolo 15

Capitolo 13

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By soyeonbae-jieun

Avviso: in questo capitolo ci sono scese di violenza e maltrattamento che potrebbero dare fastidio, ho ritenuto necessario mettere questo avviso.

Quella notte riuscì a chiudere gli occhi solo per poco, non avevo intenzione di dormire con lui al mio fianco che mi teneva con un braccio la vita.

Nei giorni precedenti credevo che stavo già passando l'inferno ma non avevo mai calcolato che potesse succedere qualcosa di simile.

Non avrei mai pensato che lui ci avrebbe provato con me a tal punto che mi avrebbe portata in camera sua a fare sesso con lui.

Il solo pensare di nuovo a quello che era successo mi faceva rabbrividire e anche scappare involontariamente alcune lacrime, le asciugai subito non volendo essere così vulnerabile.

Non potevo essere vulnerabile in una situazione così, dovevo solo pensare a un piano per uscire da questo posto.

Potevo farcela, anche se uscire da qui significava morire ormai non mi importava più.

Sono stata umiliata già troppe volte, adesso basta.

Spostai finalmente gli occhi dal soffitto e mi guardai intorno cercando qualcosa che potesse aiutarmi oppure suggerirmi un'idea.

La stanza era al buio ma potevo vedere grazie ad alcuni spiragli di luce che arrivavano dalla finestra.

La finestra poteva essere una buona via di fuga, l'unico problema stava che la stanza di Lake si trovava al terzo piano e quindi sarei saltata probabilmente mi sarei rotta le ginocchia per il forte impatto oppure sarei subito morta.

Le probabilità di sopravvivenza che sarei sopravvissuta era meno del 15%.

Guardandomi intorno non avevo altre opzioni, erano solo due.

La mia prima opzione era scappare dalla finestra e l'altra era uscire dalla porta della camera.

Ma pensandoci meglio uscire dalla porta non sarebbe stata un'ottima idea, adesso mi ero ricordata di ieri sera quando eravamo venuti c'erano dei militari un po' dappertutto per tutta la casa.

Quindi così si ritornava al punto di prima, l'unica opzione era la finestra.

Non avevo scelta. Se volevo uscire da qui dovevo rischiare anche se questo comprendeva la mia vita.

Era deciso, sarei scappata dalla finestra.

Adesso mancava l'unico grande problema, come avrei distratto Lake?

L'unica mia possibilità era se sarebbe mai uscito dalla camera e mi avrebbe lasciato da sola. Ma ancora stava dormendo con un braccio stretto intorno alla mia vita.

"Maledetto bastardo'' dico arrabbiata e poco dopo averlo detto lo sento muoversi e sbadigliare portandosi la mano che mi cingeva la vite alla bocca.

In quell'attimo di tempo ebbi lucidezza per girarmi dal lato opposto e chiudere gli occhi facendo finta di dormire.

Poco dopo lo sentì alzarsi e mettersi seduto sul letto, a quel punto sentivo che mi stava osservando e speravo che non avrebbe fatto qualcosa.

Ovviamente lui non era di questa idea.

Sentì la sua mano da sotto le coperte che mi stava palpando il sedere in modo molto violento e dopo lo sentì avvicinarsi al mio corpo facendo aderire il suo sedere con il suo pene, cominciò a strusciarsi e con le mani raggiunse il mio seno palpando anche quello violentemente.

Intanto continuava a strusciarsi su di me e potevo sentire che il suo pene stava diventando duro.

D'un tratto si infilò in me e cominciò a spingere il suo pene dentro il mio sedere.

Lo sentivo godere d'apprezzamento mentre con le mani attraversava tutto il mio corpo graffiandomi con le sue unghie.

Mi faceva così schifo in quel momento, non riuscivo a sopportare tutto questo un'altra volta.

Però dovevo stare zitta e fare finta di dormire per attuare il mio piano. Mi morsi il labbro per non emettere nessun lamento di dolore mentre una lacrima silenziosamente scivolò dal mio occhio sinistro.

——————

Non so quanto tempo passò ma lo sentì togliere il suo pene dal mio corpo e poi lo sentì venire su di me. Riuscivo a sentire il liquido sul mio sedere e in quel momento ero felice.

Finalmente aveva finito.

Lo sentì sporgersi con il corpo dalla mia parte e mi prese il viso con una mano per poi girarlo verso di lui, intanto io non dovevo fare il minimo movimento e dovevo ancora fingere di dormire anche se dentro di me stavo scoppiando.

Ti prego no.. basta.. non ce la faccio più..

"Sei una bella troia da scopare anche quando dormi'' dice ridendo "tanto lo so che ti sarà piaciuto anche se non lo dici'' detto questo si staccò da me e si alzò dal letto.

"Riprenderemo dopo, vado a prendere qualcosa da mangiare'' rise "e poi mi dici che non sono un gentiluomo''

Dopo sentì aprire la porta e chiuderla a chiave dall'esterno.

Aprì gli occhi e finalmente potei sfogarmi, piansi e piansi per un po' finché non decisi che mi dovevo calmarmi e scappare da qui.

Non penso mi restava molto prima che quel bastardo si faceva vivo di nuovo.

Mi alzai dal letto e visto che nella stanza c'era uno specchio controllai il mio aspetto, la mia pelle che era sempre liscia e perfetta adesso era ricoperta di graffi e da alcuni si stavano formando delle ferite profonde colando un po' di sangue.

Ero stata graffiata dal collo fino allo stomaco, non pensavo che le ferite potevano essere così tante. In quel momento mi ero così abituata al dolore fisico che non ci facevo più caso.

Non avevo tempo per pensarci adesso, l'unico mio scopo adesso era uscire da questo posto.

Mi avvicinai alla finestra e vidi quanto effettivamente era alto, avevo ragione, era troppo alto per poter saltare, per scendere mi sarebbe servita una corda oppure..

Mi girai e vidi quello che poteva aiutarmi.

Le lenzuola.

Ma certo, con le lenzuola potevo fare un nodo ai piedi del letto e dopo buttarla dalla finestra per poi calarmi giù.

A questo punto sembravo Rapunzel solo che invece dei capelli avrei usato delle lenzuola. Risi al pensiero che ci mancava soltanto il principe azzurro che mi aspettava di sotto.

Presi le lenzuola e feci un veloce nodo intorno ai piedi del letto, dopodiché dopo aver provato che le lenzuola reggevano le buttai dalla finestra per poi formare una specie di corda.

Mi affacciai e notai che non c'erano militari in questa zona, quindi era il momento giusto.

"Adesso o mai più'' nell'attimo in cui lo dico la porta si spalancò e io granai gli occhi riconoscendo Lake sull'uscio.

"Che cazzo hai intenzione di fare?'' Dice Lake guardandomi attentamente.

In non gli risposi neanche che presi le lenzuola con le mani e cominciai a scendere di sotto, mentre cercavo di scendere frettolosamente mi accorsi che le lenzuola non erano abbastanza lunghe per tutti e tre i piani, restava all'incirca un piano.

"Avanti! Vieni qui stupida troia!'' Sentì dall'alto la voce di Lake e subito dopo mi sentì tirare.

Alzai la testa, aveva preso le lenzuola e le stava tirando in modo che io piano piano sarei risalita.

No.. no..no.

Non posso ritornare di nuovo lì.

Mollai la presa.

———————

Bene, sono ritornata ad aggiornare dopo tre mesi e mezzo ma c'è l'ho fatta, spero abbia ripagato le attese, sinceramente sono molto contenta di come è uscito questo capitolo. 

Porterò un capitolo alla settimana.

Detto questo, spero vi sia piaciuto e chissà come la storia andrà avanti perché non lo so nemmeno io ahaha.

ps: scusate come sempre gli errori grammaticali ecc..

-blackgirl🌚

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