Mafia's Whore ||taekook|| ita ver.

Red Room (Soft Stan ver.)

"Ciao Tae, com'era la colazione?" "Era buona. Cosa ci fai in questa stan--" Jungkook prese Taehyung per il polso, visi quasi un centimetro distanti.

"J-Jungkook cosa stai facendo?" Chiese Tae nervosamente.  "Ti farò mio." Il malavitoso baciò il collo dell'ultimo lasciando succhiotti causando un piccolo, basso gemito. "Oh quindi ti é piaciuto, monello. Ma dovrai aspettare fino a più tardi, devo portarti da qualche parte."

Jeon tirò fuori Taetae dalla camera prendendolo dal polso per dipoi camminare verso l'auto. "Dove stiamo andando?" Quest'ultimo  chiese per curiosità. "Al magazzino, devi incontrare delle persone e imparare delle cose." "Cosa esattamente?"

"Visto che non hai dove stare, starai con me e dovrai anche far parte della mia gang, quindi devi almeno imparare a sparare e a combattere. Uh e devi pure conoscere tutti. Le basi praticamente, niente di qui stressarti. 

'Parla come se fosse niente, come se lo facesse tutti i giorni.' Pensò Tae. Jeon chiuse la portiera dopo che Tae entrò nella macchina per poi accedere al lato guida. Mise in moto la macchina e guidò verso il magazzino.

Arrivati al deposito, dopo essere uscito dalla macchina, Tae prese un po' di paura. " Coraggio l'interno non fa paura come al di fuori, fidati sono tutti gentili non avrai problemi." Afferrò la mano del ragazzo portandolo nell'edificio.

Entrati, tutti s'inchinarono e salutarono il boss.  Taehyung si nascose dietro il boss afferrando la sua maglietta. "Cia a tutti, lui é Taehyung." Disse portandolo di fronte a lui e con delicatezza posò la mano sulla sua spalla. "E' tutto ok, saluta." il mafioso era stranamente e sorprendentemente gentile,cosa che confondeva Tae e tutti gli altri.

"C-ciao mi chiamo Kim Taehyung, piacere di conoscervi." Disse con tono timido. S'inchinò dimenticando che il capo mafia fosse dietro di lui.

Tutte le persone presenti salutarono Tae e succesivamente il malavitoso chiamo 5 persone nel suo ufficio. "Dai Tae, voglio farti conoscere i miei amici più fidati." S'incamminarono dentro lo studio e il capo si sedette nella sua sedia,dietro la sua grande scrivania con di fianco il novellino.

"Ok lui é Kim Namjoon, Kim Seokjin, Min Yoongi, Jung Hoseok e Park Jimin. E sono piuttosto certo che conosci Jhope." M' informò indicando con l'indice ogni persona mentre diceva i loro nomi. "Hey, sono Kim Taehyung, piacere"

"E' molto timido, scusatelo." disse il leader  dandogli pacche sulla schiena.

"Bene, ecco cosa dovete fare: Namjoon and Seokjin fategli vedere un po' in giro in seguito, passatelo a Jhope sono sicuro che vorranno parlare in privato. Successivamente Yoongi fagli vedere dove ci esercitiamo, spiegagli un po' cosa si fa di solito e poi insegnali delle mosse basi.  Jimin fagli vedere campo da tiro, fagli sparare due colpi per vedere di cos'é capace......e su cosa bisogna lavorare. Tutto chiaro?" Ordinò Jeon.

Il novellino era preoccupato perché avrebbe dovuto correre tutto il giorno per imparare come lottare e come sparare. A questo punto voleva solamente dormire. Voleva Jungkook, al suo fianco si sentiva bene. Non gli interessò il fatto che uccise suo padre o facesse parte di una gang.

"Potete andare, Joon e Jin aspettate Tae fuori dalla porta, devo parlargli." "Sissignore." Disse Joonie e di poi uscirono dall'ufficio.

"Taehyung..." Chiamò ma il diretto interessato non ripose. Jungkook si alzò e poi si abbassò per guardarlo meglio. "Taehyung guardami." la sua voce divenne più bassa. Tae lo guardò e le lacrime cominciarono a formarsi.

Jeon iniziò ad avere un debole per il ragazzo, fecero sesso solo una volta ma il mafioso si stava di già ammollendo per l'altro. "Perché piangi? Per favore non piangere. So che adesso non ti interessano i miei sentimenti ma mi fa male vederti così" Senza neanche pensarci tanto Tae posò la testa sul petto del boss abbracciandolo forte.

Lacrime scesero giù le sue guance e il capo lo abbracciò di rimando, inalando il suo dolce sentore. "Taehyung guardami." Disse e il novellino alzò la testa e asciugò le lacrime rimanenti dal viso dell'adorabile ragazzo.

"È tutt'ok. Ti proteggerò anche se dovrò sacrificare la mia vita. Non lascerò nessuno farti del male, okay?" Disse senza rimpianti. Non seppe perche riuscì a dire queste cose senza pensare ma non gli interessava.

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