Capitolo 28 "La festa"

13.9K 733 270
                                    

Avevo meno di due giorni per trovare un modo per portare Jason alla festa. Era la terza ora del martedì, e la professoressa di matematica non faceva altro che parlare di cose senza senso, o almeno per me non ce l'avevano.

"Ehi...Jake." sussurrò Daniel.

Sospirai e lo guardai con la coda dell'occhio.

"Jake!"

"Sì?"

"Mi presti la matita?"

Presi l'astuccio e glielo misi sul quaderno, senza degnarlo di uno sguardo.

"Ce l'hai ancora con me per quella cavolata?"

Mi girai e lo guardai negli occhi.

"Picchiare Blane è una cavolata?"

"Posso farti una domanda?"

"Non ci tengo a sentirla."

"E io te la faccio lo stesso: cosa c'è tra te e Blane?"

La professoressa si fermò di colpo.

"Smith e Taylor! Ragazzi perché state sempre a parlare? Ormai siete abbastanza maturi per capire che quando c'è lezione deve esserci silenzio..."

In quel momento suonò la campanella della ricreazione. Io e Daniel ci guardammo.

"L'abbiamo scampata è?" disse.

"Sì, non avrei sopportato un altro dei suoi discorsi noiosi sulla disciplina."

"Allora? Blane per te cos'è?"

"Lui...è un amico."

"Sei sicuro che sia lo stesso per lui?"

Non risposi.

"Lo sapevo." disse.

Mi scese una lacrima, ripensando alla confusione che c'era nella mia vita. Daniel appoggiò la sua mano sulla mia.

"Ora non pensarci, dai... Piuttosto che mi dici di Jason?"

"Gli stiamo organizzando una festa a sorpresa."

"Tu e chi?"

"Io e Sarah."

"Tu e la Brown? Insieme?"

"Storia lunga, ora vado."

Mi alzai e mi avviai verso le scale per andare al terzo piano. Mentre le stavo salendo sentii qualcuno chiamarmi.

"Jake!"

"Blane?"

"Come stai?"

"Bene. E sentii...ora vado un po' di fretta, ci vediamo."

All'angolo del corridoio che univa le due ale della scuola, mi fermai. Vidi Jason e una ragazza: era bionda, vestita casual. Jason sembrava turbato dalla sua presenza. Mentre stavano parlando lei gli diede uno schiaffo, poi se ne andò via piangendo. Jason iniziò a palparsi la guancia. Si girò e mi vide. Mi sorrise e si rigirò per poi sparire in fondo al corridoio. Ero confuso: chi era quella ragazza?

-

"Jason vuoi venire ad una festa con me? Che ne dici di un festa? Una festa? Io e te?"

Continuavo a fare delle prove allo specchio di casa mia per trovare il modo più adatto, ma niente...La porta del bagno si aprì, e io arrossii.

"Ma perché non glielo chiedi e basta?" chiese Eric, che era appena entrato.

"Mi stavo preparando, non so se me la sento di farlo dopo quello che è successo. Io e Sarah gli stiamo organizzando una festa a sorpresa...e io devo portarcelo senza fargli sospettare di niente."

Jake e Jason | Come un uraganoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora