Capitolo 33 "Stop"

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Perché si stavano baciando? Perché le labbra di Jason erano unite a quelle di Blane? Quei due si odiavano...

“Jason...”

Lui si girò di scatto. Blane guardò prima Jason, poi me.

“Jake? No aspetta io posso spiegare...”

Non volevo più avere a che fare con quei due, volevo andarmene, uscire da quella casa, e non rivederli mai più. Qualcosa mi bagnò le guance: lacrime? Lacrime di cosa, di dolore? Eppure lui non mi stava tradendo, noi due non stavamo insieme. Continuavo a ripetermi queste frasi nella mente, per soffocare quella strana sensazione di angoscia. Scossi la testa e le lacrime iniziarono a scorrere sempre più velocemente.

“Jake...scusa, sono io che l'ho baciato.” disse Blane, avvicinandosi.

“Non toccarmi. Andava tutto bene finché non sei arrivato tu Blane! Poi Helen! Jason per te è così difficile stare con me, o almeno ammettere per una buona volta che mi ami?”

I due continuavano a guardarmi mortificati.

“Jake andiamo a casa...” disse Jason.

Scesi le scale di corsa e andai verso l'uscita. Per sbaglio urtai una persona.

“Sarah?”

“Jake! Vieni a ballare!”

“No, non posso.” mi girai e vidi Jason che mi stava cercando.

“Devo andare a prendere un po' d'aria.”

“Sei sicuro di sentirti bene? Hai una faccia!”

Annuii un po' confuso e finalmente mi liberai di tutte quelle persone. Tolsi la felpa e la buttai a terra. Alzai lo sguardo al cielo: era stupendo, pieno di bellissime stelle. Quel momento di libertà fu rovinato da quella voce.

“Jake!”

“Lasciami in pace McCurthy!”

“Avanti! Ora mi chiami per cognome? Pensavo avessimo superato quella fase! Andiamo a casa.”

“No!”

Mi prese per un braccio.

“Andiamo...”

Lo respinsi.

“Non hai capito che io non ci vengo con te?!”

“Scusa, okay...?”

“No, non è 'okay'. Niente è okay. Tu hai preteso di entrare nella mia vita; tu hai preteso che io mi innamorassi di te, e va bene l'ho fatto! Contento? Ma ora mi stai chiedendo di dimenticare ciò che ho appena visto? No! Questo non mi sta bene!”

“Non fare l'idiota! Io non ti sto chiedendo di lasciar correre, voglio dirti come è andata: lui ha baciato me, e non so nemmeno il motivo.”

“Oh sì che lo sai, tu non vuoi dirmi il motivo! C'è differenza! Poi Helen! Helen è la tua ex ragazza... è gelosa di noi due non è vero?”

Ci fu un attimo di silenzio.

“Okay, non voglio dirtelo va bene? E sì! Quella stronza è la mia ex...”

“Poi quel "Ti amo" che mi hai sussurrato all'orecchio, il giorno del tuo compleanno...vuoi dirmi che quello non era vero?”

Abbassò lo sguardo, mi diede la felpa che aveva raccolto da terra, e se ne andò, lasciandomi senza risposta, per l'ennesima volta...

-

Il risveglio del lunedì mattina era difficile.
Mi alzai dal letto, senza nemmeno un filo di voglia, per poi prepararmi. Andai a scuola ed arrivato in classe mi sedetti, appoggiando la testa sul banco.

Jake e Jason | Come un uraganoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora