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"Sei sicuro di voler restare a casa stasera?" Chiese Kuroo dalla camera da letto. Kenma non poteva vederlo dall'interno della cabina armadio, ma poteva immaginare lo sguardo interrogativo sul suo viso. Era venerdì sera, il giorno in cui di solito uscivano.

Kuroo aveva suggerito di andare a guardare le stelle, proprio come aveva promesso che avrebbero fatto mesi prima, quando sembrava che tutto andasse bene. Ma l'inverno si era abbattuto sul Giappone, portando con sé un freddo molto rigido e pungente. Non poteva portare fuori il ragazzo, non con quel tempo e nemmeno da quando ultimamente si ammalava facilmente.

Il bassino cercò di non soffermarsi sul fatto che, negli ultimi mesi, il corvino stava diventando sempre più fragile, tremando visibilmente alla minima bassa temperatura. Buttarsi in mezzo al gelo notturno in contrasto calda familiarità del loro appartamento era un'opzione molto più sicura. Sia la salute fisica di Kuroo, e sia per la sua salute mentale.

"Sì, ho un'idea. Possiamo osservare le stelle quando farà più caldo." Rispose e continuò a rovistare tra scatole e scaffali nel loro guardaroba comune, trovando cianfrusaglie che non sapeva nemmeno di possedere, ma non quello che stava cercando. "Dammi ancora un minuto."

"Vuoi aiuto per cercare qualsiasi cosa tu stia tentando di trovare?"

"No! Posso farlcela da solo, vedi di rimanere lì", gridò ancora una volta, aprendo un'altra scatola di cartone. Questa era pieno di vecchie apparecchiature come fotocamere e microfoni che Kenma pensava di aver buttato via durante l'università.

"Sai, se mi dicessi cosa stai cercando, probabilmente potrei sapere dove si trova." La voce disincarnata di Kuroo gridò ancora una volta.

Il bassino roteò gli occhi, imprecando silenziosamente per la sua insistenza" Aprì un'altra scatola, quella sul secondo ripiano, gli occhi immediatamente furono attratti dall'oggetto in questione. "L'ho trovato comunque! Chiudi gli occhi."

Dopo averlo afferrato e rimesso la scatola al suo posto, uscì dall'armadio. Kuroo era seduto sul letto, gli occhi serrati e batteva le dita affusolate sulle coperte, in segno di impazienza.

Kenma non poté trattenersi, si avvicinò di soppiatto e premette un leggero bacio sulle sue labbra. Era davvero la persona più bella su cui avesse mai posato gli occhi.

"Era quella la sorpresa?" Borbottò l'altro contro la sua pelle mentre si separavano. "Posso aprire gli occhi adesso?"

Kenma poggiò l'oggetto sul letto e mise su ciascuno dei suoi palmi premuti sul viso del suo ragazzo, con i pollici che gli accarezzavano leggermente le palpebre. "Tienili ben chiusi, e non sbirciare." Disse per poi lasciargli un altro casto bacio ai lati della bocca.

"Okay," la voce di Kuroo era un sussurro, ma non fece a meno di sorridere per quell'ultimo gesto. Fece un passo indietro da questo e riprese in mano oggetto. "Altri cinque minuti, giuro. Non è poi chissà che sorpresa, comunque. "

"Sai, qualsiasi cosa fatta da te è grandiosa." Kenma sorrise mentre frugava nel cassetto del letto in cerca delle batterie. Le conservava sempre qui, nel caso uno dei suoi telecomandi si scaricassero. Ne erano rimaste alcune, prese le prime tre che gli capitarono per poi inserirle nel dispositivo, accendendolo una volta scoprendo che funzionasse ancora.

Tornò da Kuroo, si fece spazio tra le suo gambe e vi sedette, facendo sì che lui lo potesse abbracciare. Dopo aver spento le luci, rimise il globo sul letto che trasformò ancora una volta la loro stanza in una galassia infinita.

Kenma giocherellò con le impostazioni di questo per un breve momento, premendo i pulsanti sottostanti per cambiare i colori del loro globo, creando gioco di luci dal viola al blu brillante. Kenma si guardò intorno, tutto era proprio come se lo ricordava: la camera avvolta in una distesa di stelle, una galassia solo per lui e Kuroo.

the galaxy is endless // kuroken (TRADUZIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora