«Ah ma davvero? Credevo le tue palle ti fossero arrivate a terra per quanto—»

«Jiminie.» la voce di Namjoon zittì quella dell'omega prima che potesse sparare altre sentenze, e mentre rivolgeva un veloce accenno di saluto al pirata che aveva appena offeso malamente il suo compagno – non risparmiandosi dal lanciargli sguardi d'odio – prese Jimin per le spalle conducendolo invece in direzione del capitano della Esmavros e del principe del regno, che si alzarono subito da terra per andare incontro al vicecapitano.

«Coglione di merda.» non si risparmiò però Jimin, alzando il dito medio in direzione di Chanwook, prima di rivolgere lo sguardo di fronte a sé e poter assistere a qualcosa che, fino a dieci giorni fa credeva non avrebbe mai potuto avere realtà.

«Vostra Altezza, vi trovo in ottima forma!» batté le mani con il suo solito fare entusiasta, facendo al contrario alzare gli occhi al cielo al biondo che non appena scorse le mani di Jimin avvicinarsi alle sue braccia, subito indietreggiò scansandosi. «L'ultima volta che ci siamo visti ricordo che stessi implorando che Jungkook tornasse a usare le sue dita nel tuo bel—»

«Che diamine!» non appena capì in che direzione sarebbe andata a finire quella frase, subito si apprestò a tappare la bocca del castano, andando con gli occhi alla ricerca di quelli scuri del capitano, in cui s'intrappolò subito e che gli causò un batticuore esagerato che lo fece arrossire e distogliere subito lo sguardo. «N-non è vero, io—»

«Scusatelo Vostra Altezza,» a salvarlo da quella situazione fu nuovamente Namjoon, che tirando a sé il suo compagno e senza risparmiarsi dall'assestargli un buffetto in testa, lo costrinse a inchinarsi di fronte a lui e continuare con un «quello che Jimin voleva dire era che gli siete mancato.»

«Che cosa?!» si alzò subito di scatto per guardare l'alfa e arrossire allo stesso tempo. Era ovvio non fosse la verità! O forse lo era, ma solo in piccola – piccolissima! – parte. «Non dire stronzate.»

La risata cristallina del capitano sovrastò quell'imbarazzo momentaneo e, quasi in cerchio, i quattro si zittirono quando l'uomo prese nuovamente parola. «Sono contento di vedervi, il viaggio è proseguito senza problemi?»

«Be', il bel tempo ci ha accompagnati e tranne qualche battibecco da parte di alcuni pirati è andato tutto liscio come l'olio.» spiegò con serietà il vicecapitano aspettando altre ipotetiche domande da parte del corvino, che però non arrivarono. Lo sguardo era concentrato sulle merci che i suoi uomini erano intenti a sollevare tramite delle corde.

«Bene, preparati per salpare immediatamente, non sprecheremo altro tempo.» lo sguardo sembrò mutare in uno più serio e rigido. Del volto rilassato e sorridente del pirata adesso c'era solo il ricordo nella mente dell'omega ma quella sicuramente doveva essere l'altra parte della medaglia che con Jungkook avrebbe dovuto accettare per forze di cose: quella che avrebbe appartenuto sempre a quel veliero pirata, l'Esmavros.

«Allora, principino,» Jimin gli si era avvicinato senza che avesse potuto accorgersene, troppo impegnato ad osservare Jungkook allontanarsi con Namjoon per dirigersi verso le casse ancora su terra ferma e nel frattempo parlare con l'alfa quasi come se stesse cercando di nascondersi. Non poteva negare che la certezza che tra loro ci sarebbero sempre stati dei segreti lo infastidisse, ma sentiva di non poter dire nulla per contrastare tutto questo.

Si girò con un sospiro in direzione dell'omega bassino, prendendo a camminare con quest'ultimo verso le rive del mare «mi sembra di capire che tra te e il capitano si siano risolte alcune cose.» lo prese in giro l'omega infastidendolo con il gomito e alzando le sopracciglia più volte come ad intendere che con quel 'risolto' ci fosse di mezzo la loro sfera sessuale. Il che non era del tutto falso ma era successo solo dopo l'essersi chiariti con le parole.

The Omega's Crown|ᴋᴏᴏᴋᴛᴀᴇWhere stories live. Discover now