Capitolo 9

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Alessia continuava a non capire l'amica, e continuava a guardarla con aria interrogativa.

Alessia: "beh, sai, non mi dispiacerebbe affatto sapere di cosa stai parlando.."

Leandra: "Dai su, mangia l'omino, che andiamo a pagare ci dirigiamo a casa mia, poi ti spiego la mia idea, sarà divertente!!"

Alessia: "boh va beh, come dici te ahahahah"

Si alzarono dal tavolo, si infilarono le scarpe e fecero per andare via, quando Alessia si girò verso i 2 camerieri che avevano massaggiato i loro piedi fino a quel momento, si chinò su di loro e guardando fisso quello che era stato il "suo massaggiatore privato" caricò bene il muco, scatarrò e sputò violentemente su di lui dicendo semplicemente:

Alessia: "beh dai, almeno la mancia gliela dovevo lasciare, mi sembra il minimo dopo l'ottimo servizio ricevuto ahahah"

Entrando al bar,  Alessia calpestò per sbaglio un omino che stava andando al bar, non morì, gli spezzò le gambe di netto, o probabilmente la colonna vertebrale..si sentì un flebile squittio seguito da un "crick" sotto la scarpa della giovane.

Seduta al bar, c'era una ragazza sui 15 anni, che aveva assistito alla scena, il suo nome era Giusy.

Giusy: "lo dicevo io che sarebbe successo..c'era bisogno di correre come un deficiente per tutto il pavimento? mo ti arrangi!!"

Alessia: "ooooops...ti chiedo scusa, giuro non l'ho fatto apposta" disse Alessia facendo la finta presa male.

Giusy: "oh ma no, tranquillissima, è colpa sua, non tua, tu stavi solo camminando, era lui che doveva stare attento, ma sai, stava scappando da me perché ha appena visto un cameriere fare una brutta fine..diceva che non potevo ordinare una birra, e io..beh.."

Disse sollevando la sua converse, e mostrando quel che rimaneva del cameriere.

Alessia: "ah si ecco, ora ho capito...beh piacere di conoscerti, io sono Alessia"

Disse Alessia, strisciando il piede all'indietro, per far si che l'omino si staccasse dalla scarpa.

Giusy: "io sono Giusy, piacere mio!!"

Disse Giusy alzandosi dalla sedia e dirigendosi verso di lei, e facendo questo, posò il piede direttamente sul padre, finendolo del tutto, e facendo finta di nulla. Si sentì un sonorissimo "CRUSH" che fece scappare un piccolo risolino ad Alessia e Leandra,

Giusy: "Oh no, ho sporcato il pavimento..."

Disse Giusy, guardandosi in giro, vedendo Leandra, che le porgeva un tovagliolo, sorridendole.

Leandra: "io sono Leandra, molto piacere!!"

Si strinsero la mano, e si fermarono qualche minuti a parlare, e si resero conto che frequentavano la stessa scuola, ma in classi diverse, per questo non si erano mai viste prima. Si scambiarono i contatti Facebook, e si salutarono, con la promessa che si sarebbero riviste preso in giro per un aperitivo.

Pagarono e se ne andarono, per la strada vedevano di tutto e di più, com'è normale immaginare, la sottomissione verso la persona inferiore non era una cosa che facevano tutti, infatti nel tragitto verso casa di Leandra, c'era un luogo chiamato "Prato dell'amore".

Li si potevano notare coppie di ragazze che stavano insieme, sdraiate sull'erba a coccolarsi, e coppie tra ragazza e omino, che stavano insieme (ovviamente per volere di lei, immaginate se un omino provasse a lasciare una ragazza cosa succederebbe) su un telo da spiaggia, su

quel bellissimo prato verde. Si potevano notare bambine che giocavano con la madre, si lanciavano i mini padri o i mini fratelli, tra le risate generali, oppure gruppi di amiche, che portavano sempre o i loro padri o i loro fratelli, che li facevano picchiare facendo scommesse.

Insomma, ne vedevi davvero di tutti i colori. In quel momento stava passando anche una piccola volante a sirene spiegate, inseguiva un mini auto che correva all'impazzata (per le gigantesse andavano poco più veloce che a passo d'uomo).

Alessia, mise un piede di fronte alla macchinina, che si schiantò sulla sua scarpa, e riprese a camminare come se niente fosse.

Carabiniere: "grazie signorina, la ringraziamo molto per il suo aiuto.."

Alessia: "prego!"

Nel frattempo, erano arrivati alla palazzina dove abitava Leandra, salirono velocemente le scale, e si diressero verso il portone nero di casa sua. Non era tardissimo, ma ormai era arrivata l'ora di cena. Ormai di mangiare la pizza non se ne parlava, e quindi la madre di Leandra invitò Alessia a fermarsi per cena.

Si sedettero a tavola, c'era anche la sorellina minore di Leandra, Antonietta, e la sorella Maggiore, Francesca. La piccola aveva 13 anni, la più grande 21, c'è da dire che come sorelle erano davvero molto legate.

Ah si, ci sono anche i 4 fratelli, che ovviamente, sono gli schiavi della casa, insieme al padre, che ormai era diventato di proprietà di Alessia, visto che le sorelle si erano divise i fratelli.

Tutti erano a tavola, i 4 fratelli erano sul tavolo, che spostavano il pane, cercavano di far rimanere la tovaglia pulita, una bella tovaglia rossa a fiori bianchi.

Francesca, avvicinò la mano ad uno dei 4 fratelli, e sparandolo, lo mandò nel piatto della madre, che nemmeno accorgendosene, no prese nel cucchiaio, e lo portò alla bocca.

Subito sentì qualcosa muoversi sopra la lingua, e guardando Francesca, gli scappò un risolino.

Spiaccicò praticamente il figlio contro il palato, e ingoiò tutto, per poi sputare il figlioletto nel piatto di Antonietta, che, da brava figlia complice, si imboccò il fratello. Quando ad un tratto iniziò a masticare, e sua mamma si mise a ridere a crepapelle. Alessia invece non capiva.

Ad un tratto, lo sputò nel piatto, era tutto intero. Quindi, quello era tutto uno scherzo per farlo spaventare..però, la piccola aveva un futuro come dominatrice di schiavi.

Finirono tutti di cenare, quando Leandra si alzò e corse giù in strada, cercava evidentemente qualcosa, ma Sia Alessia che le altre, non sapevano dare una spiegazione al suo strano comportamento.

Tornò in casa, e chiamò subito Alessia con se, per portarsela in camera. Una volta entrate, chiusero la porta a chiave, e Alessia si spazientì.

Alessia: "beh dai, adesso puoi spiegarmi che succede?? è da oggi pomeriggio che sei strana..gradirei capire e.."

Leandra: "mamma mia quanta fretta ahahahah, stai calma, ora ti mostro la mia idea, però mi raccomando, quello che succede resta qua, nella mia camera, perché non è una cosa legale..qui, se qualcuno sa qualcosa, finiremmo nei guai, e probabilmente dovremmo anche pagare qualche multa..quindi, appena usciremo da questa stanza, facciamo finta che non sia successo niente, va bene?"

Alessia: "mmmmmh, la cosa mi stuzzica davvero un casino, sono tutta orecchi" disse sorridente Alessia.

Leandra, estrasse dalla tasca un omino e....

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