Capitolo 5

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Alessia e Leandra rientrarono in casa, Alessia teneva sempre in mano l'omino appena acquistato, che, continuando a piangere, continuava a supplicare di risparmiare lui la vita.

Peccato che le 2 ragazze non ne avevano nessunissima intenzione.

Così si diressero in garage, verso lo scarabeo di Alessia, dove lei passò (o per meglio dire lanciò) l'omino all'amica, e prese la cassetta degli attrezzi.

Aprì la cassetta, e prese il mazzetto di chiavi Torx, con la quale avrebbe svitato le viti della carena dello sterzo. Nel frattempo, Leandra si accese una sigaretta e iniziò a fumare, erano solite a dividersi le sigarette mentre Alessia faceva qualcosa al suo motorino.

Leandra incuriosita, si avvicinò per capire il perché Alessia stesse smontando la carena dello sterzo, quando vide il professore legato sulla lancetta.

Leandra: "AHAHAHAHAHAH MA ALLORA NON STAVI SCHERZANDO QUANDO DICEVI CHE GLI' L'AVRESTI FATTA PAGARE CARA E AMARA AHAHAHAHAH"

Alessia: "MA CERTO CHE NO, L'HO ANCHE MINACCIATO DI CALPESTARLO SE NON MI DAVA IL CODICE DELLA SUA CARTA DI CREDITO AHAHAHAH SE NO DOVE PENSI CHE ABBIA RESO I SOLDI PER FARE TUTTA QUESTA BENZINA, E PER RINNOVARE L'ASSICURAZIONE? AHAHAHHAHAH"

Se la ridevano alla grande, nel frattempo, Leandra lasciò mezza sigaretta all'amica, che nel frattempo tagliava le fascette che tenevano il professore legato alla lancetta.

Finito di fumare, e, una volta staccato il prof, gettarono la sigaretta, e mettendo il prof in tasca, si diressero verso la camera da letto.

Alessia: "CARO PROFESSORE, TI RICORDI CHE STMATTINA AVEVO DETTO CHE FORSE DOMANI TI AVREI LIBERATO?"

Prof: "CERTO SI SIGNORINA, MI RICORDO BENISSIMO"

Alessia: "BEH ECCO, CREDO PROPRIO CHE DOVREMMO ANTICIPARE LA TUA PARTENZA, TE NE ANDRAI TRA POCHI MINUTI"

Prof: "LA RINGRAZIO, LA RINGRAZIO DI CUORE!!ANZI, RINGRAZIO ENTRAMBE, GRAZIE DAVVERO"

Il prof era un misto tra commozione e felicità, quando ad un certo punto Alessia lo guardò folgorante.

Alessia: "MA SEI DEFICENTE AHAHAHAH MA CHE C***O HAI CAPITO AHAHAHAH, IO HO DETTO CHE TE NE VAI, MA NON INTENDEVO QUELLO CHE PENSI TU AHAHAH"

Il prof sbiancò, nel mentre fu posato su quel morbido letto.

Era tutto pronto. Alessia estrasse dal cassetto della scrivania, un trapanetto, e alcuni anellisi di quelli dove si infilano le chiavi per farne un mazzo.

Leadra si tolse la scarpa, e la girò per far cadere il bidello nel palmo della sua mano, ma non uscì. Boh, si era tolta la scarpa sbagliata, quindi si tolse l'altra.

Ma nemmeno dall'altra uscì, possibile che lo aveva perso? si sedette e ruotò il piede sinistro verso di se, ed eccolo li, il bidello era rimasto appiccicato al suo calzino per il sudore accumulato nella DC.

Le sfuggì un mezzo risolino, e lo staccò a mo di adesivo da sotto il piede, per fortuna gli aveva messo i cerotti sulle gambe se no le avrebbe macchiato tutto il calzino di sangue.

Era mezzo palliduccio, aveva perso molto sangue durante la mattinata, ed era svenuto.

Alessia prese il telefono, e iniziò a riprendere.

Alessia: "BENTROVATI ANCORA UNA VOLTA SUL MIO CANALE, OGGI POMERIGGIO ABBIAMO ALTRI 3 PARTECIPANTI AI GIOCHI, SIETE PRONTI? QUESTO POMERIGGIO VI INSEGNERò COME RIUTILIZZARE UN OMINO CHE NON VI SERVE PIù.

BENE, INIZIAMO DA UN OMINO CHE STAMATTINA HA PERSO LE GAMBE"

Alessia prese il bidello dalle mani dell'amica, e lo guardò sorridente

Alessia: "BENISSIMO, DATO CHE A LUI RIMUOVEREMO LE GAMBE, PUò DIVENTARE UN COMODISSIMO CIONDOLO DA CELLULARE"

Così prese una forbice, e tranciò di netto il bacino del povero bidello, che si svegliò di soprassalto iniziando ad urlare, facendo ridere di gusto le 2 amiche, mentre l'ex padre di Sara, e il professore, guardavano la scena preoccupati"

Alessia: "PEEEEERFETTO, ORA CHE ABBIAMO RIMOSSO LE PARTI 'INUTILI', RIMUOVIAMO TUTTO IL RESTO"

Lo sollevò in alto, e lo fece scivolare tra le labbra. Una volta in bocca, iniziò a succhiare fortissimo, e lo rigirò più volte tra le guance, continuando a succhiare come fosse un tic tac, tra le urla disperate.

Alessia: "MMMH BHUONHISSHIMO"

Disse mentre continuava a succhiare, quando poi, inserì in bocca indice e pollice, e succhiò ancor più forte, soffocando del tutto le urla dell'omino, estraendo uno scheletro perfettamente pulito.

Alessia: "ECCO QUA, GUARDATE CHE BELLO"

Esclamò entusiasta, poi prese il trapanetto, e forò il cranio (ormai vuoto) di quello scheletrino, per poi inserire una cordicella sottilissima di caucciù

Alessia: "ED ECCO A VOI UN ORIGINALISSIMO CIONDOLINO PER IL CELLULARE"

La YoutuberWhere stories live. Discover now