Capitolo 1

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7.00 A.M.

"Sveglia suona, Buco in pancia, scendo, moka, radio, CANNA"  stava passando in quel momento quella canzone nella radio sveglia, che destava il sonno di una tenera ragazza di 18 anni, che si doveva alzare per dirigersi nella scuola vicino casa.

Alessia apre gli occhi, strofinandoseli con le dita, e si guarda un'attimo in giro, disorientata dal sonno.

Tira su le coperte, e butta un'occhiata al padre, ai piedi del letto, che aveva passato l'intera nottata a massaggiare le sue estremità.

Il Padre: "Buongiorno principessina, dormito bene?"

Alessia: "hmmm"

Questa fu l'unica risposta di Alessia, che scese dal letto, e prese una tuta, si vestì svogliatamente, per poi andare al piano di sotto. Trovò la madre in sala da pranzo, che stava parlando con gli occhi rivolti verso il tavolo.

La Madre: "Così non va proprio bene!!"

urlò la donna.

La Madre: "Non è possibile che prima ti lamenti del mal di schiena ogni volta che sbadatamente ti calpesto, e poi se ti chiedo di massaggiarmi i piedi poi ti lamenti che ti fanno male le braccia"

Il Nonno: "Ma tesoro, io non sono più giovane come un tempo..cerca di capire...."

La Madre: "Sei diventato inutile.."

Il Nonno: "No aspetta..non puoi farlo.."

Disse il nonno, mentre le lacrime iniziavano a scorrergli sulle guance. La risposta arrivò da li a poco, quando la mano di Alessia arrivò rapida su di lui, afferrando il poveretto "rudemente" nella sua morsa.

Alessia: "quindi ora lui è mio?!"

La Madre: "Beh, a me non serve più, se può servirti per i tuoi video, prendilo pure, dato che da quando non c'è più tuo fratello devi usare papà, meglio che se succede qualcosa succeda al nonno, papà è ancora giovane e può servirti per altri tanti anni......

Ah, a proposito, l'altro tuo fratello arriverà questa mattina, al tuo rientro da scuola credo che lo troverai già qui"

Alessia: "Bene mamma, allora corro in camera a fare una presentazione al nuovo partecipante per i miei video :)"

Alessia corse in camera a gambe levate, infilò il nonno in tasca e corse su per le scale. Entrò in camera e la sua Air Max si schiantò a pochi centimetri dal padre, che tirando un sospiro di sollievo pensò "Per un pelo"

si sedette e tirò fuori il nonno dalla tasca, lasciandolo cadere sulla scrivania. Prese il suo iPhone 6 e iniziò il video.

"BUONGIORNO E BENTROVATI SUL MIO CANALE, QUESTA MATTINA è ARRIVATO UN'ALTRO "FORTUNATO" PARTECIPANTE DE "I GIOCHI DI ALESSIA". DIAMO QUINDI IL BENVENUTO A NONNO AURELIO"

Detto questo, afferrò il nonno e lo lanciò in aria, facendolo ricadere sul palmo della mano aperta di Alessia, che lo guardava sorridente.

"OH POVERINO, GUARDATE COME TREMA, è SPAVENTATO AHAHAHAH TRANQUILLO NONNO, DURERAI ANCORA UN Pò"

la presa era seguita da una fragorosa risata.

"BENE BENE, QUESTA MATTINA VI ILLUSTRO L'UTILIZZO MATTUTINO DI UN NONNO AHAHAHAHAH"

Il nonno non sapeva cosa dire, era terrorizzato. Alessia si alzò e andò verso la cucina, prese una tazza di latte e un pò di zucchero, e tornò al piano superiore.

Prese il nonno e se lo infilò in bocca, TUTTO INTERO.

"MMMH, NON HAI BUON SAPORE NONNO, SAI DI VECCHIO AHAHAHAHAH"

sputò il povero nonno nella sua mano, e lo gettò con poco ritegno nello zucchero, rigirandocelo con le dita, finchè non lo cosparse completamente di zucchero. Poi lo prese, e lo adagiò sull'elaboratore del computer fisso.

"SU NONNO, UN BEL TUFFO ACROBATICO, GIù NEL LATTE"

Il Nonno: "Ti prego Alessia...non mangiarmi.."

Alessia: "Oh dai, non fare l'immaturo, non hai ancora imparato ad assumerti le tue responsabilità? beh, da stamattina devi!"

Così, con un semplice gesto della mano, Alessia diede uno spintone al nonno e lo fece volare nella tazza fumante di latte caldo. Il nonno iniziò ad annaspare, spaventato a morte prima da volo, e poi dalla visione di un enorme nipote, che stava per inserire il cucchiaio nella tazza.

"NON HO INTENZIONE DI MANGIARLO STAMATTINA, HO ANCORA BISOGNO DI LUI, MA SECONDO ME è PIù FIGO USARE IL NONNO COME "ZOLLETTA DI ZUCCHERO VIVENTE" NON TROVATE? AAHAHAHAHAHAHAH"

Iniziò a girare e rigirare quel latte, quando lo zio, fratello di suo padre si lanciò nel latte, col vano tentativo di salvare il nonno. L'iPhone della ragazza riprendeva tutto, ma lei fece finta di non vedere nulla.

Affondò il cucchiaio nel latte e prese lo zio, e a causa della forza motrice causata nel girare il latte non, era riuscita ad acchiappare il nonno, e si trovò difronte alle labbra di Alessia,

che in men che non si dica si spalancarono, e lui finì sulla sulla lingua, la bocca si richiuse, e dopo pochi secondi si sentirono urla, degli strani scricchioli provenienti dalle labbra di Alessia, che stava masticando con gusto il boccone. Deglutì il tutto.

"VOLEVA FARE L'EROE, MA NON C'è RIUSCITO AHAHAHAHAHAH POVERO ZIO, CHE FINE TRISTE AHAHAHAHAH"

Prese il nonno, lo infilò in bocca, lo girò o lo rigirò con la lingua finché non fu pulito per bene, per poi risputarlo fuori, e pocciarlo a terra, in mezzo a quelle mastodontiche Air Max.

"ALLORA, CHE NE DICI DI FARE UN SALUTO AI FUN E DI DARE UN BACIO ALLA SUOLA DELLA MIA SCARPA? SEMPRE CHE TU NON VOGLIA FINIRCI SOTTO STAMATTINA STESSO AHAHAHAH"

Il nonno, titubante fece un cenno di saluto con la mano. Subito dopo si sollevo il tallone del piede sinistro, restano impennato, con la punta posata a terra. Alessia portava le scarpe slacciate quindi il tallone fuoriuscì leggermente dalla calzatura.

Quindi il nonno si infilò sotto la scarpa e diete qualche bacio alla suola sporca.

"MMMMH CHE VOGLIA DI ABBASSARE IL PIEDE RAGAZZI, CREDETEMI AHAHAHAH VA BEH, PER OGGI è TUTTO, CIAO A TUTTI DALLA VOSTRA ALESSIA ;)"

Spense il video, guardò l'ora

Alessia: "Figa sono già le 7.45, devo muovermi!!!"

Afferrò il padre, si tolse la scarpa e lo gettò dentro, reinserendola veloce, e corse giù in garage. Mise in moto il suo scarabeo, guardando il professore di italiano, legato sulla lancetta del conta km il giorno prima

"Non conveniva che mi facessi la nota, infondo ho solo mangiato un collega, avevo dimenticato la merenda! Dai su, se mi gira domani ti libero"

Partì di corsa verso la scuola, per strada si vedevano molte automobiline, guidate da omini, e dall'altro lato della strada poteva vedere una ragazza punk, di forse 17 anni, che corse dietro al mini pulmino del padre, per poi saltarci sopra a mo di skateboard, e dirigersi a scuola.

Arrivata a scuola, perfettamente in orario, spense lo scooter, e scendendo, calpestò un bidello, che non morì sul colpo, gli aveva solo rotto le gambe.

Alessia: "cazzo, devo farti sparire di qui"

lo prese, corse fino in classe, e se lo infilò nell'altra scarpa dicendo

Alessia "A te ci penso dopo"

Poco dopo entrò in aula una sua compagna, Leandra, che passando lasciò cadere sulla cattedra il professore, trovato nel corridoio poco prima.

La YoutuberWhere stories live. Discover now