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Bakugo fu vestito con abiti festivi che, dopo tutto quel tempo passato indossando soltando il mantello, gli parevano stretti.
Provò ad allargare il colletto ma con scarsa riscita.

Continuò a fissare il suo riflesso nello specchio mentre la serva gli pettinava i capelli tirandoglieli in dietro.

Tenya lo osservava seduto su una sedia a mani incrociate, in fondo alla stanza.

Il volto del biondo era impassibile e la sua mente ofuscata dalla rabbia. Pensava ad un modo per salvare Eijiro, ma non avrebbe potuto fare niente finchè Iida avrebbe continuato a stargli con il fiato sul collo.

<Mio signore, ho finito> disse la donna chinando il capo e raddrizzando la schiena.

<Tsuyu, la ringrazio. Può andare> la congedò ľuomo alzandosi e facendo un lieve inchino.

La donna sorrise e, dopo aver ricambiato l'inchino, se ne andò.

Dopo che la porta fu chiusa, l'uomo in armatura fece grandi e lenti passi verso di lui. <Spero sappiate che la spada che in seguito vi verrà data, è solo a scopo ornamentale. Che non vi vengano strane idee. Il vostro amico è già spacciato, non riuscirete a salvarlo>.

Katsuki non rispose. Si limitò ad alzare il mento e guardare i suoi occhi dal riflesso dello specchio con fare di sfida.

<Prego> disse Tenya allargando una mano in direzione della porta <È tutto pronto>.

Le gambe del biondo iniziarono a tremare, minacciandolo di cedere e di farlo cadere, ma si impegnò al massimo per dare ľimpressione di superiorità. "Avrò una spada! Ho già un piano!" Si disse mentalmente per darsi più fiducia.

Camminò verso la porta e il tenente lo seguì.

Arrivò davanti ai genitori e, dopo che si fu inchinato, ordinarono alle serve di allacciargli la spada ai fianchi.

La madre si avvicinò a lui e lo abbracciò. <Non oserai fare passi falsi!>.
La sua voce parve spetrale e risuonò più volte nella testa del ragazzo.

<Riceverò la morte, altrimenti?> chiese in modo provocatorio.

I due si lanciarono sguardi inespressivi ma comunque minacciosi, finchè il re non li interruppe <Possiamo andare>.

Arrivarono ad una terrazza dove poterono affacciarsi.
I genitori salutarono sorridenti il popolo, ma Katsuki era più interessato a Eijiro che era legato in piedi su un palco; era vestito fin troppo bene per essere un condannato a morte e i suoi capelli erano stati legati dietro la nuca.

<Non sei contento? Ľho fatto agghindare per il vostro ultimo incontro> disse la madre continuando a sorridere al popolo che aspettava con ansia lo spettacolo sanguinolento.

Kirishima alzò lo sguardo ed incrociò quello del ragazzo e sorrise.
Questo gesto colpì al cuore Bakugo e dovette reggersi alla ringhiera per non cadere. "Ti salverò, non temere!".

Il re fece un gesto con la mano al boia.
Un uomo molto basso con degli strani capelli viola che impugnava un ascia più grande di lui.

Le guardie incitarono il ragazzo verso la tavola in legno posizionata al centro del palco, puntandogli le loro spadse alla schiena; lo fecero inginocchiare e lo spinsero fino a fargli poggiare il mento contro la base in legno dove presto sarebbe giunta la sua fine.

Il boia prese la carica con ľascia tirandola su con entrambe le mani.

Il rosso stringeva forte gli occhi. Ormai ogni traccia del suo sorriso di conforto era sparita ed al suo posto vi era un espressione spaventata.

Katsuki si ritrovò ad agire in meno di un secondo. Esprasse la spada e con un braccio avvinghiò il collo del padre. <NON UNA SOLA MOSSA!> urlò.

Il boia si fermò di colpo e si mise a guardarlo.
Anche Kirishima alzò lo sguardo spaventato.

<O lo uccido!> aggiunse avvicinando la spada al suo collo. <Scusate padre, ma lo amo> gli sussurrò alľorecchio.

Nessuno osò fiatare e quella situazione contribuì ad agitarlo ancora di più. Sistemò il braccio che cingeva al collo del padre e impuntò meglio la spada. Involontariamente il suo sguardo si fece più insicuro ed i battiti del suo cuore aumentavano sempre più rapidamente.

<Credi che facendo così riuscirai a salvare quel infimo drago sottoforma di umano? La sua ora è segnata!> disse il padre a sua volta intimorito dalla posizione in cui si trovava.

<Sta zitto!> gli ordinò poggiando la punta al suo collo.
Girò il capo a guardare le guardie ed il tenente che, impotenti, lo gurdavano in attesa di poter agire <Non un solo passo> disse con fare minaccioso.

La madre prese ad avvicinarsi <Ora basta, mi hai stancata! Cosa credi di ottenere comportandoti...> non ebbe il tempo di completare la frase che il ragazzo aveva già premuto quel tanto che bastava per far uscire una goccia di sangue dal collo del padre come avvertimento.

La donna si fece subito in dietro mentre il re aveva iniziato a tremare.

<Liberate Eijio!> urlò alle guardie che si trovavano sul palco, che subito presero ad avvicinarsi al rosso.

<KATSUKI!> urlò Kirishima per avvertirlo del pericolo, ma ormai era tardi.
La guardia Tenya era riuscita a bloccare il ragazzo da dietro, cogliendo ľattimo in cui si era distratto per parlare alle guardie.
La spada cadde sul pavimento del terrazzo con un suono metallico.

Il re finalmente libero, si portò una mano alla gola e respirò a fondo.
Il popolo aveva preso ad esultare, mentre il biondo ringhiava e provava a liberarsi.

<PORTATELO NELLA TORRE E CHIUDETELO LÌ DENTRO!> ordinò furioso il re alle guardie <E voi> disse girandosi per guardare il boia <procedete!>.

<Fermi! No! EIJIRO!> urlò dimenandosi senza però sfuggire alla presa delle guardie che lo avevano bloccato <TRASFORMATI! TI SUPPLICO EIJIRO, FALLO!>.

Calde lacrime iniziarono a rigare il suo volto mentre veniva trascinato in dietro.

Mentre ľuomo incaricato dal re riprendeva la carica con ľascia, Eijiro iniziò a trasformarsi.

Spazio autrice:
Scusate ľassenza, sono stata male. (Ero triste).
Non mi fa impazzire molto questo capitolo... shh, è il meglio che sono riuscita a fare.
Scusate davvero tanto. Spero non sia una totale delusione, per voi, questa fan fiction.
Io mi sto divertendo a scrivere, però♡

SE CI SEI TU Where stories live. Discover now