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Quando il ragazzo si risvegliò, si passò una mano in fronte dolorante e se la massaggiò mentre si tirava su con ľaltro braccio; subito dopo si accorse del ragazzo che gli puntava la punta della spada al petto.
Il biondo aveva uno sguardo pericoloso ed allo stesso tempo arrabbiato. <dimmi chi sei!> gli impose.

<dimmi chi sei tu! sei tu quello che mi ha rapito e mi sta puntando una spada al cuore> disse il ragazzo dalla folta chiona rossa.

Katsuki avvicinò la spada fino a fargli toccare il petto del ragazzo <vedi di scherzare poco! sei per caso una spia?>.

Il ragazzo guardò ľaffilata spada che gli faceva battere fortissimo il cuore.

<PARLA! o le tue ultime parole saranno state quelle che hai detto poco fa!> disse il ragazzo rendendo lo sguardo ancora più minaccioso.

Il rosso prese un respiro <mi chiamo Kirishima Eijiro, ho 17 anni e non ho la mimima idea di cosa sia una "spia"> disse poi tutto ďun fiato.

Katsuki faticò a crederci in un primo momento, ma vedendo la paura negli occhi del ragazzo, decise di credergli ed abbassò la spada lasciando svanire quello sguardo che il ragazzo steso a terra aveva tanto temuto.

Eijiro prese un respiro profondo e, nonappena il ragazzo si fu allontanato di qualche passo, si guardò intorno. Vi era un fuoco acceso vicino a lui ma nonostante ciò non riuscì a vedere molto bene intorno a se oltre agli alberi del bosco. <che risveglio traumatico> disse in un sospiro passandosi la mano in faccia e mettendosi seduto.

Katsuki si sedette davanti al fuoco parallelamente al ragazzo, stando attento ad ogni movimento che faceva.

<quindi tu chi sei? E perchè mi hai rapito?> chiese il rosso intimotrito.

Il biondo allungò le mani gelide verso il fuoco per riscaldarle <non ti ho rapito, ma non potevo lasciarti andare tanto facilmente. Tu mi stavi osservando!>

Eijiro si passò le mani tra i capelli sulla nuca <ľho fatto?>

<si!> si alzò in piedi e riprese la spada che aveva appoggiato di fianco a lui <ma in ogni caso, se non ti rivelerai essere una minaccia per i miei piani, ti lascierò vivere> lo avvertì prima di incamminarsi nel bosco da solo.

Il rosso alzò la mano in segno di saluto <attento ai lupi> provò a dire prima che il ragazzo sparisse tra il buio.
Continuò a riscaldarsi le mani per qualche paio di quarti d'ora poi iniziò a domandarsi se il ragazzo lo avesse sentito quando lo aveva avvisato del pericolo. Si rilassò pensando che la cosa non gli riguardasse, ma iniziò a pensarci sempre più spesso ed in fine si alzó e spense il fuoco.

Katsuki camminava impugnando la spada che riposava nel fodero attaccato ai pantaloni.
Sentì un fruscio provenire da alcuni alberi <se sei ancora tu, non esiterò ad ucciderti stavolta!>.

Il frusciò iniziò ad essere sempre più vicino fino a quando non si fermò del tutto. Il biondo rimase zitto e fermo mentre faceva pressione sul manico della spada,concentrato a percepire ogni singolo rumore.
Non seppe quanto durò quella falsa calma ma improvvisamente un lupo saltò fuori da un cespuglio e gli si gettò addosso, facendolo cadere all'indietro mentre estraeva l'arma.
Provò a bloccare le sue fauci con ľimpugnatura della spada che aveva stretto fino a quel momento, ma egli non sembrò intenzionato ad andarsene.
Le zampe erano poggiate sulle spalle del ragazzo e le sue unghie affilate gli entravano nella pelle fino a farlo sanguinare.
Katsuki lo spinse via ed impugnò l'arma nel modo corretto come gli era stato insegnato da piccolo.
Ľanimale provò un altro attacco ma il ragazzo lo respinse con la spada e riuscì a fargli un taglio su una zampa. Il lupo cominciò a sanguinare, ma la cosa non sembrava pesargli; subito gli si scagliò contro di nuovo con più ferocia, ma il ragazzo riuscì ad evitare anche quello.
Katsuki alzò il braccio per dare la potenza alla lama di poter decapitare ľanimale ma egli riuscì a scattare in quel momento nel quale il ragazzo aveva abbassato la guardia credendo di aver la vittoria in pugno e gli morse una gamba facendolo sanguinare violentemente.
Il biondo cadde a terra con il fiato spezzato ed il dolore lancinante alla gamba sinistra.
Nonappena si mise seduto vide ľanimale scattare nuovamente e, proprio quando credeva fosse giunta la sua fine, vide qualcosa saltare addosso al lupo spingendolo lontano da lui.
Katsuki riuscì a distinguere ben poco di ciò che stava succedendo; la vista gli si stava appannando rapidamente, ma prima di svenire riuscì a vedere chiaramente che la fugura misteriosa stava avevdo la meglio sulľanimale.

Quando riprese conoscienza era tutto buio, sentiva il frigolio di un fuoco li vicino ma i suoi occhi protestavano perchè non volevano essere aperti.
Pian piano riprese coscienza di tutto il corpo, sentì la gamba fargli male e la testa pareva scoppiargli.
Sentì una mano gelida toccargli il viso, questo lo fece svegliare del tutto e si sollevò in uno scatto.
Ebbe un primo momento di confusione totale, si guardò intorno e si accorse di stare in una casetta accogliente; dopo di che si girò a guardare la persona da cui derivava quel tocco ghiacciato <ancora tu!> disse debolmente.

<dovresti riposarti ancora, stai poco bene> rispose il rosso provando a farlo stendere nuovamente. <vado a prendere delle erbe medicinali, tu non muoverti e riposa> disse uscendo dalla casa prima che il biondo riuscisse a replicare.

Appena la porta si chiuse, Katsuki si scoprì dalla pesante coperta che aveva indosso e vide che la sua gamba era stata fasciata e che alľinterno della fasciatura vi era un bastone; probabilmente per tenerla dritta.
Il ragazzo provò ad alzarsi ma un capogiro lo costrinse a sdraiarsi nuovamente.
<ACCIDENTI!> urlò arrabbiato.
Ignorò il mal di testa ed il dolore alla gamba e alle spalle e scese dal letto su cui era steso. Cadde nonappena poggiò il piede sinistro a terra, ma ciò non lo fermò ed iniziò a stirsciare verso la porta.
Prima che potesse arrivarci però, si spalancò e rientrò il ragazzo rosso.
<ma che stai facendo? Ti ho detto di riposare!> disse inginocchiandosi da lui e facendo cadere tutte le erbe che aveva raccolto.

<NON TOCCARMI!> disse il ragazzo con rabbia cacciando via la sua mano <nessuno può dirmi cosa fare!> aggiunse quasi in un sussurro.

Eijiro sospirò <hai la febbre molto alta, morirai se non ti curo> disse rialzandolo da terra.

<NO! LASCIAMI!> urlò mentre si dimenava come un animale ferito.

Nonostante lui facesse forza per liberarsi dalla sua stretta tirandogli calci con la gamba destra e pugni sulle baccia con cui lo cingeva, riuscì ad ogni modo a rimetterlo a letto ormai privo di energie.

Katsuki guardò la porta e in un sussurro malinconico disse <il mio viaggio era appena incominciato> una lacrima gli rigò il volto prima di perdere nuovamente i sensi.

SE CI SEI TU Onde histórias criam vida. Descubra agora