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*SPAZIO AUTRICE*
scusate, sto impazzendo per fare la copertina. Il programma che sto usando cancella tutto nei momenti meno opportuni senza che io gli dua ľazione; e mentre stavo facendo gli ultimi particolari, ha cancellato tutto.
Non è la prima volta che accadeva, infatti ci sto mettendo due mesi perchè ogni volta mi sconforto e prima di riiniziarlo mi prendo una pausetta di uno o due giorni.
Questo è il motivo per cui, per il momento, sto mettendo un immagine presa da internet, nella speranza di finire il mio disegno presto ~stavolta lo faccio a mano perchè non ce la faccio più~.
Buon proseguimento della storia, sono davvero lieta vi piaccia (passatemi il termine, era per sembrare più regale♡).

I ragazzi camminavano a passo costante.
Non sapevano da quanto tempo fossero in cammino ed iniziavano a sentire la sete.
<quindi com'era la guerra?> chiese d'un tratto il biondo.

<vedo che la tua passione non è sparita> gli fece notare Eijiro. <piena di morte ovunque andassi, se è questo ciò che vuoi sentirti dire. Niente di più. Niente divertimento, niente soddisfazione. Si respirava solo aria di paura in quei campi dove ora nascono i fiori>.

<Marck com'è morto?> chiese guardando il terreno.

Kirishima odiava sentire quel nome associato a quella parola che tanto lo faceva soffrire, ma provò ad essere forte. <lui ed un nemico si erano ritrovati appena fuori dal campo di battaglia. Marck era stato ferito e aveva già perso molto sangue; il suo cavallo, invece, era stato ucciso dalle frecce nemiche. Aveva urlato disperato il mio nome e quando riuscii a sentire la sua voce tra tutte le urla di quella inutile battaglia, corsi da lui, ma prima di arrivarvi, vidi un soldato dalla casata opposta che stava per dargli il colpo di grazia...>

Katsuki vide che le mani strette in pugni ben saldi del ragazzo, avevano iniziato a tremare. <non devi continuare se ti crea problemi parlarne>.

Kirishima si fermò, alzò la testa e chiuse gli occhi, ignorando le parole delľamico <io provai a raggiungerlo, ma arrivai tardi. Lo uccise davanti ai miei occhi e non potei fare niente.
Fu la prima volta che mi trasformai e scoprii di essere un drago>

Sul suo viso iniziarono a comparire le scaglie che aveva visto anche il giorno prima, quando si era trasformato.
<Eijiro, calmati> disse il biondo dandoli una pacca sulla spalla non ferita, ma vedendo che la situazione sembrava solo peggiorare, si avvicinò e lo strinse forte a se.

Il rosso sussultò nonappena sentì il calore di quelľabbraccio percorrergli tutto il corpo. Appoggiò la sua testa sulla sua spalla e, ascoltando il battito accelerato e preoccupato del biondo, riuscì a calmarsi.

Un unica lacrima calda cadde sul collo di Katsuki.

<quel giorno non lasciai superstiti> sussurrò il rosso.

Rimasero così per una quantità di tempo che sembrava essere infinita e quando si staccarono, Bakugo diede una carezza ai capelli morbidi del ragazzo.
<non sprecare acqua per piangere. Appena arriveremo al fiume, ti farai il più bel pianto isterico della tua vita, intesi?> desse con un sorriso rassicurativo.

Il rosso non potè fare a meno che sorridere ed annuire.

Quando trovarono ľacqua erano così tanto assetati e stanchi che faticavano molto a crederci, ma non appena ne sentirono la freddezza toccargli i piedi, non ebbero più dubbi.
Si dissetarono e, nonostante il freddo che facesse, decisero di lavarsi in quelľacqua perpoi insieme ripararsi dal freddo sotto il mantello del biondo seduti sulla riva.
Come gli era stato promesso, Bakugo permise ad Eijiro di piangere sulla sua spalla fino a disidratarsi un altra volta.
E di conseguenza, Kirishima permise a Katsuki di farsi qualche ora di sonno indisturbato.

Insieme provarono a catturare poi i pesci nel fiume, ma fallirono miseramente.

Una volta giunta sera si sdraiarono sul morbido terreno a guardare le stelle.
Erano stanchi e affamati, ma si erano divertiti quel giorno.

<come ti senti?> chiese Bakugo alzandosi improvvisamente ed avvicinandosi per sentire la temperatura delľamico. Aveva dimenticato quanto accaduto il giorno prima a causa di tutto quel divertimento.

<mi sento bene, ma sono davvero stanchissimo> disse il rosso sorridendo.

La temperatura non sembrava essere ne scesa ne salita, ma era comprensibile dato che il ragazzo non era stato a risposo quel giorno.

<va a dormire> gli suggerì il biondo rimettendosi sdraiato a poca distanza da lui.

Kirishima lo ignorò. <non mi sono mai soffermato a guardare le stelle con Marck>.

<allora sarà una cosa nostra> disse il biondo rivolgendo lo sguardo sopra di lui.
<ma ora dovresti dorimre, altrimenti non ti passerà mai la febbre>.

<va bene, papà> disse il rosso ridendo <o dovrei dire sua altezza reale?>.

Katsuki si mise a ridere a sua volta <preferisco "ser onnipotente e onnisapiente supremo di ogni cosa" ti ringrazio. Dormi ora>.

Il ragazzo chiuse gli occhi e provò a dormire. <mi abbracci?> chiese girandosi di lato.

Bakugo scattò e si mise seduto <ma che domande fai?!> chiese arrossendo.

<fa freddo>.

Katsuki, dopo aver sentito quelle parole, non ebbe il bisogno di farselo ripetere e lo abbracciò coprendo entrambi con il mantello.

Dopo essersi assicurato che stesse dormendo, lo accarezzò dolcemente.
Lui era il suo primo vero amico e sentiva di volergli bene in maniera speciale.
Per quella notte decise di rimandare le preoccupazioni al giorno dopo. Erano ormai abbastanza lontani dal regno, supponeva, e nei paraggi non vi erano animali pericolosi.
Si addormentò con il sorriso in volto ed il rosso tra le braccia.

SE CI SEI TU Where stories live. Discover now