Un buon non compleanno (II)

55 14 22
                                    



3. Pensi che ti ricambi?

29 novembre 2006

È tornato il brutto tempo, una perturbazione improvvisa, mentre eravamo in classe alla seconda ora. La sella della mia bici, parcheggiata nel cortile, sarà bagnata, colpita dai chicchi di grandine che il cielo scaglia a terra.

Quando suona la campanella dell'ultima ora e usciamo dal liceo, mi fermo sotto la gronda e studio le pozze d'acqua. Allagano il cortile, creano uno strato liquido alto quasi cinque centimetri.

La mano di Marco mi passa l'ombrello, ma io non lo prendo.

«Abiti più distante di me» mi dice. «Usalo tu.»

«Non è una questione di distanza. Basta un secondo sotto questo inferno per bagnarsi. Se poi ti ammali per colpa mia, chi lo vince il campionato di basket?»

Marco ride, si gratta la nuca portando il braccio all'indietro. Sa di essere indispensabile per la squadra. Poi, però, alza il cappuccio della felpa e schizza via, l'ombrello ai miei piedi. Mi vuole bene sul serio. Se pensasse a noi, se ripercorresse la nostra storia, come ho fatto io, se la analizzasse, credo che mi potrebbe ricambiare.

Risposta al questionario: credo che potrebbe farlo davvero.




4. Se anche vi lasciaste, rinunceresti mai a lui?

4 dicembre 2006

Si avvicina il Natale di un nuovo anno e, come sempre, con l'arrivo delle festività arriva anche lo spirito natalizio. La fase riflessiva sta prendendo una bella piega, per la prima volta, guardando nel mio futuro, so chi voglio che ci sia: Marco.

Il 4 dicembre, i vicini di casa Zuccato anticipano il regalo di Natale per le loro figlie. Arriva Lazaron, un cucciolo di boxer che da due ore non fa che abbaiare. Sono in cucina da Marco e stiamo per fare merenda. Sul tavolo ci sono il cartone del latte e il barattolo della Nutella, vicino ai libri di greco e al dizionario dalla copertina rossa.

«Lo ammazzo quel cagnaccio, se non la smette di abbaiare!» sbotta Marco, ai limiti della pazienza.

«Non ci provare. Lo sai che sono animalista. Povero cucciolo!»

«Povero cucciolo? Povero cucciolo?» Marco non può credere alle sue orecchie. «Ma l'hai visto, Nanà? È un orrendo essere bavoso e pulcioso, cioè le sue bave sono tipo...»

Pianta il discorso a metà, perché si è ficcato un cucchiaio di Nutella in bocca. Con la cioccolata disegna la bava sulle labbra e sul mento. È disgustoso. È ancor più disgustoso ora che sta abbaiando e muovendo la testa, schizzando gocce di Nutella sul tavolo e sul libro delle versioni di greco.

Risposta al questionario: se non rinuncio a lui adesso, non rinuncerò a lui mai più.


5. Cosa aspetti?

Forse non è il momento giusto adesso. Ha tante cose per la testa.

9 dicembre 2006

Partita di basket. Sono seduta tra Rita e Massimo. Marco corre per il campo sotto le grida di incitazione di Valter. Palleggia e cerca Biagio per un passaggio, ma il cane è strettamente marcato e non può prendere la palla. Marco cambia piano, tira, fa canestro.

«Yuppie!» Salta sul posto, schiva alcune pacche da parte di Biagio e del resto della squadra. «Vittoria! Nanà!»

Si gira verso gli spalti, assieme alla squadra. Con il colore dei miei capelli non passo inosservata. Se poi Marco si mette a strillare il mio nome, è inevitabile che tutta la palestra si volti a guardarmi.

Binomio - 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora