CAPITOLO 12

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È passato ormai qualche giorno da quando mi sono trasferito qui, sto cercando di ambientarmi al meglio, ma non lo sto facendo al meglio credo...
Non ne sono sicuro, ma non credo di poter trovare una palestra qui, anche perché il campo sarebbe posto... in obliquo? Non sono un genio della fisica ma non credo sia equo per chi sta dalla parte bassa del pendio...

Ormai arreso all'idea di trovarmi un altro passatempo, inizio a gironzolare per il paesello, cercando qualcosa da fare.
Casa di riposo... Negozio di alimentari... Vivaio... Terme... Caseificio... Salumiere. Queste sono le insegne che vedo in questa via, che onestamente credo sia l'unica. Però aspetta... Terme?! Sono elettrizzato solo all'idea di un po' di relax!

Mi avvicino all'ingresso a passo spedito, la porta è molto elegante e in vecchio stile. Cerco di aprirla ma non scorre.

- Hey ragazzino, oggi le terme sono chiuse! Non hai letto il cartello? - esclama una voce maschile alle mie spalle.

"Scusate l'inconveniente ma la nostra caldaia è guasta, stiamo aspettando l'arrivo del tecnico, faremo degli sconti appena possibile!"

Sono veramente distratto, come ho fatto a non notare un cartello fluorescente? Adesso cosa faccio per tutta la giornata?

- Ah, non lo avevo notato... - replico affranto.
Mi giro per vedere da chi proveniva la voce ma quest'ultimo se ne sta andando. È un ragazzo alto, molto muscoloso, con una camicia di flanella e della legna sotto il braccio. Ha una statura molto possente e molto probabilmente se lo facessi arrabbiare mi aprirebbe come un gamberetto.

- Per caso sai cosa posso fare in città? Non vedo molte possibilità ora come ora... - tento la sorte facendo questo azzardo.

- No, sparisci. - risponde seccato.

Non me lo aspettavo per nulla, inizio a sentire un po' la mancanza di casa, almeno lì ti rispondevano in un modo gentile...
Dopo questo lieto episodio decido di tornare nel bar di Yuri, l'insegna "La Piccionaia" mi infonde tranquillità, non quella che cerco ma è pur sempre qualcosa.

- Qual buon vento ti porta qui Shoyo? - chiede il proprietario tutto sorridente.
- La disperazione. - rispondo abbattuto.
- Posso chiederti cosa non va o rischio di lasciarci la pelle? Sai, qui le persone non sono molto amichevoli - chiede lui sulla difensiva facendo una risata imbarazzata.
- Ho avuto modo di notare la piacevole accoglienza di questa città - rispondo pensando all'incontro di prima.
- Io ancora non ho capito cosa ti ha portato qui! Insomma, non sono molto ospitali, lo sanno tutti! - risponde ridendo.
- Tutto è iniziato quando...- inizio

🍄🍄🍄

Mi sento impazzire, è tutto troppo monotono.
Lezioni, pranzo, lezioni, allenamento, cena, studio. Tutti i giorni è così, almeno prima c'era lui a spezzarmi la routine.
Mi guardo allo specchio e non posso fare a meno di pensare di essere un pagliaccio, sto cercando di convincermi che sia lui il problema, in realtà sono io. Da quando se n'è andato nulla è rimasto come prima, se n'è andato il sole che illuminava le giornate di tutti, non solo le mie.
Mi manca, mi manca terribilmente, ma non posso fare a meno di ripensare all'episodio della lettera. Il mio carattere impulsivo ci ha portati dove siamo adesso, non ho nemmeno ascoltato la sua spiegazione. Quanto posso essere patetico? Un vero imbecille.

Il mio carattere impulsivo mi dice di correre da lui, è il caso di ascoltarlo anche questa volta? Non ne posso fare a meno, il mio istinto dice che è la cosa giusta da fare. Anzi, è ciò di cui ho bisogno.

È proprio vero che quando si è impazienti il tempo sembri non scorrere. Sono sullo Shinkansen che svolterà la mia vita ormai già da un'ora, un mix di emozioni mi invade la mente. Sono nervoso per quello che possa dirmi, sono impaziente di corrergli tra le braccia ma allo stesso sono diffidente.
Cerco di perdermi nel panorama che mi permette di vedere il finestrino.
Questo paesaggio è completamente diverso dalla città, è troppo tranquillo per uno come lui, sembra quasi che ci siamo scambiati i posti. La montagna è decisamente l'ambiente che mi rispecchia di più.

Dopo un'altra ora di viaggio riesco finalmente a raggiungere il centro dell'unico paesino che trovo, mi siedo all'interno dell'unico locale aperto. Che nome strano che ha, "la Piccionaia", mi ricorda un café di un videogioco.
- Buon pomeriggio, potrei avere un po' di latte caldo? - chiedo gentilmente al barista, il freddo di quest'altitudine mi ha fatto gelare fino al midollo.
- Come mai da queste parti ragazzo? Non sembri uno della zona, non ti ho mai visto! - chiede lui distrattamente mentre prepara la mia bevanda.
- Amore? Non lo so, sto cercando un ragazzo piuttosto basso, energico e sempre sorridente, per caso l'hai visto? - chiedo speranzoso.

Il ragazzo dietro al bancone non mi risponde ma inizia a raccontare un suo aneddoto.
- Sai, vorrei darti un consiglio ma non credo lo accetteresti, perciò ti racconto questa storia.
Qualche anno fa ero felice, molto felice. Mi sembrava di star camminando sulle stelle. Stava andando tutto stranamente bene! Avevo quasi vinto il campionato mondiale di pattinaggio artistico, al mio fianco c'era la persona che ha reso possibile tutto questo. Era come una magia sai? Un continuo stato idilliaco che non avevo mai provato prima.
Tutto bellissimo, finché lui non se ne andò e io glielo permisi. Tutto si spezzò come se fosse stato in bilico fino a quel momento, l'unica certezza della mia vita è diventato un incubo. Tutto è nato dal fatto che ero geloso, dannatamente geloso e l'ho fatto scappare. Ero convinto mi stesse tradendo, è l'uomo più bello del mondo del pattinaggio artistico, come potevo credere che potesse avere occhi solo per me? Dai guardami, sono solo un ragazzino del giappone, in confronto valgo meno della metà. Lui provò a spiegarmi la situazione, ma non ci riuscì perché non volevo più sentirlo. Così se ne andò, solo qualche mese fa ho scoperto che non ebbe più un ragazzo o una ragazza da quel momento, che anzi, si ritirò dal mondo del pattinaggio perché non riusciva più a concentrarsi. Così non solo ho ucciso la mia breve, ma intensa, carriera, ho vietato a lui di averne una. Tutto questo per dirti, non sprecare le occasioni che la vita ti dà! Lotta per quello che vuoi, non scappare e soprattutto non lasciarlo fare agli altri. -

Ora so cosa fare.

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⏰ Last updated: Apr 07, 2021 ⏰

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