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Parigi, 2015

Era stato difficile, molto difficile, raccontare a Gabriel la verità su sua moglie. Per quanto lo avessero temuto ed evitato, prima o poi sarebbe dovuto arrivare quel momento. Nathalie Sancoeur aveva raccontato tutto, evitando accenni a gioielli magici, libri segreti o templi nascosti tra le montagne del Tibet. Emilie Graham de Vanilly aveva contratto una malattia alle vie respiratorie che l'aveva strappata dalla vita. Dopo la sua morte, era stata cremata e le sue ceneri conservate in un'urna tenuta al sicuro nella villa, in un luogo di cui solo Gabriel ne conosceva l'esatta collocazione. Tutto ciò, per nascondere ad Adrien la verità, in quanto l'urna di cui aveva parlato al figlio non esisteva.

Ciò che più temeva Nathalie era la reazione che avrebbe avuto Gabriel: quando Emilie era caduta in un sonno catatonico a causa di un uso improprio dei Miraculous, aveva dato di matto. In un momento di lucida follia, aveva fatto allestire una capsula criogenica che conservasse intatto il corpo inerme di Emilie e l'aveva sistemata nella cripta sotto villa Agreste. Cripta che, in seguito, aveva sigillato cosicché nessuno, eccetto lui, potesse visitarla. Poi, aveva iniziato una lunga ed estenuante ricerca sui Miraculous, sui loro poteri e su come attingere ad essi: in nome della vendetta per quanto successo a sua moglie, si era trasformato in Papillon e aveva dato il via ad una battaglia per conquistare il potere che avrebbe risvegliato Emilie.

A dispetto delle aspettative, però, la reazione che ebbe Gabriel fu del tutto naturale, per un marito che avesse avuto un lutto simile: pianse, pianse per giorni e per notti, aggrappandosi all'affetto del suo unico figlio, Adrien, e ripescando nella memoria tutti i momenti felici che aveva trascorso insieme a Emilie. Non sapendo quali erano state le reali cause della scomparsa prematura della moglie, non aveva bramato vendetta o cercato modi sovrannaturali per riportarla in vita.

Così, Nathalie decise di tenere per sé la verità, quella che avrebbe riportato Gabriel e suo figlio in un abisso oscuro, privo di affetto e di amore.

Nell'ora di riposo, Nathalie entrò nello studio dello stilista, dopo essersi accertata che le telecamere di sicurezza fossero spente. Spostò di lato il quadro a mosaico ritraente Emilie Graham de Vanilly ed aprì la cassaforte che esso celava. Non era autorizzata a conoscerne la combinazione, ma Gabriel l'aveva spesso aperta davanti a lei e la combinazione le era rimasta impressa nella memoria. Raccolse una scatolina metallica, il Grimorio dei Miraculous – compresi gli appunti che aveva scaricato dal cellulare di Wang Fu – e richiuse la cassaforte. A passo svelto, si ritirò nella sua camera. Dal cassetto accanto al letto prese un'altra scatolina metallica e le aprì entrambe. Il Miraculous della Farfalla e il Miraculous del Pavone si illuminarono insieme, come se fossero sincronizzati, e i loro Kwami si manifestarono in un fascio di luce viola e blu.

«Evviva!» Duusuu svolazzò disegnando un otto nell'aria. Gabriel aveva più volte sottolineato quanto trovasse irritante quell'eccessiva euforia. «Finalmente la spilla è stata riparata. Si parte per nuove avventure!» Le istruzioni del Grimorio, tradotte da Fu, avevano consentito a Gabriel di riparare il Miraculous danneggiato quando Emilie lo aveva usato incautamente.

«Signora Nathalie.» Nooroo, più pacato, fece un inchino. Nei suoi occhi si leggeva preoccupazione. «Come sta il padrone?»

«Meglio.» Nathalie sollevò il mento, le mani incrociate dietro la schiena. «Devo parlare ad entrambi.» I Kwami annuirono all'unisono. «L'incidente – se così lo possiamo chiamare – ha provocato una leggera amnesia. Gabriel non ricorda nulla dei Miraculous, del tempio, di Ladybug e Chat Noir.» Spinse gli occhiali sul ponte del naso. «E non è mia intenzione colmare tali vuoti.»

Le scelte della vitaOnde histórias criam vida. Descubra agora