Capitolo 6 ~ Non provare a cercarmi

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James

Visti gli imprevisti di ieri, dovuti soprattutto all'inaspettato carattere battagliero della principessina, che mai mi sarei aspettato avesse, visto quanto é viziata, io e il mio fratellino siamo stati costretti a rimandare la seconda parte del piano a questa mattina e avremmo già terminato, se non fosse che Elizabeth - questo è il suo nome, anche se da ciò che ho capito, tutti la chiamano Liz - si è svegliata ancora più combattiva ed esagitata di ieri e finora non ha smesso un attimo di urlare

«Aiutoooo! Lasciatemi uscire!
Mi hanno rapita!!
Qualcuno mi senteeee?
Per Dio, aiutatemi!»

«Basta, non ce la faccio più, fanculo il piano, con lei non serve nemmeno l'isolamento acustico, ora vado giù e la addormento nuovamente» sbotto quindi, mentre stiamo facendo colazione

«Eddai Jamie, cosa ti aspettavi, che stesse buona buona ad attendere la liberazione?» ribatte però Jesse, aprendo le braccia in segno di rassegnazione

«No, ma neanche che urlasse, strepitasse e si agitasse in questo modo... sembra una gallina, per Dio»

«Una gallina decisamente caparbia, che sta mettendo a dura prova il tuo autocontrollo, però»

Già, ma non sarà certo questo ad impedirmi di realizzare la mia vendetta e starei pure per dirglielo, se non fosse che mi accorgo che alla TV stanno trasmettendo un edizione straordinaria del telegiornale locale e che si sta parlando proprio dela sua scomparsa.
Per cui alzo il volume e richiamo la sua attenzione, invitandolo a voltarsi verso lo schermo

«Bene e adesso parliamo di una notizia dell'ultimo minuto, Elizabeth, la figlia del ricco magnate Thomas Queen, ieri pomeriggio, dopo essere uscita per andare al centro commerciale, è scomparsa.
Il fidanzato e le amiche, che erano con lei, raccontano di averla vista andare in bagno, per non tornare piú.

Sentiamo ora le parole del padre, in preda alla disperazione:
"Liz, mia dolce apetta, non so cosa sia accaduto, né se tu te ne sia andata di tua spontanea volontà o meno, ma se stai guardando questo servizio, ti prego torna a casa o se non puoi, trova il modo di contattarmi e a chiunque c'entri con la sua scomparsa, bada bene a te, perchè..."»

«Ehiii! Voi dueee! È inutile che fate finta di niente, sento la televisione.
Per Dio, non ho fatto nulla di male, aprite questa porta e lasciatemi andare!»

«Basta, non la reggo più, se non vuoi che vada io, fallo pure tu, ma vedi di farla tacere, ti prego» sbotto definitivamente, dopo l'ennesima interruzione

«E come dovrei fare? Sentiamo»

«Offrile la colazione, portale qualcosa con cui passare il tempo, inteneriscila, non lo so! Basta che la fai stare zitta. Dopodiché, quando si sarà calmata, vi raggiungerò e attueremo finalmente la seconda parte del piano... e chissà che sta volta non decida di ascoltarci»

«Eh va bene» risponde, con voce arrendevole, Jesse, per poi afferrare un piattino e la colazione da destinare alla nostra ospite e dirigersi verso la stanza segreta.

Dopodichè, una volta che è entrato, sento lei esclamare, con voce stizzita

«Alleluia! Era ora che uno di voi si decidesse ad entrare»

«Diciamo che le tue urla non ci invogliavano... comunque eccoti la colazione»

«E questa tu la chiameresti colazione?»

«Beh si, perchè?»

«Biscotti scadenti e un bicchiere di latte? Dopo che ieri non ho nemmeno cenato, ma sei serio?
Dove sono il frullato di frutta fresca e i pancake? O il bacon e le uova?»

«Non qui.
Questo non è un hotel e noi non siamo multimilionari come tuo padre, per cui...»

«Mangerai solo quello che ti daremo no» intervengo, scendendo anch'io nello scantinato, intuendo come il mio fratellino sia in leggera difficoltà

«Fantastico, è arrivato anche il poliziotto cattivo, ora abbiate almeno la decenza di spiegarmi perchè sono qui» pretende quindi lei, come se fosse nella posizione di farlo

«Combattiva mi dicono» commento

«Parlate ho detto!» ci intima lei, come se fosse nella posizione di farlo

«Ehi, forse non ti é ben chiaro, ma non le detti tu le regole, hai capito principessina?!
E comunque, se proprio vuoi saperlo, vogliamo che tuo padre capisca chi siamo e che il destino di sua figlia è nelle nostre mani, proprio come lui si è impossessato di quello dei nostri genitori» rivelo quindi, con freddezza

«Che significa? Io non vi capisco» chiede perciò lei, sempre più confusa

Al che io le lancio un telefono satellitare e affermo, con decisione «Che ora prenderai questo telefono, che ti anticipo già, non é rintracciabile, farai il suo numero e gli dirai esattamente quello che c'è scritto su questo foglio e stai ben attenta, perchè se dovessi lasciarti scappare una parola di troppo, lo capiremo e non si metterà bene per te»

«Ok, v..va bene, lo farò, l'importante è che poi mi lasciate andare» risponde, calmandosi un po, per poi fare quanto le ho intimato
«Papà... papà si, si sono io, si sto... sto bene, ora però ti devo parlare e tu mi devi ascoltare, per favore.
Due persone del tuo passato mi hanno rapita, non hanno intenzione di farmi del male ma tu hai rovinato la loro vita e vogliono... vendicarsi?» è incredula, ma io non le do tempo di rifletterci su e la incoraggio a continuare, sussurrando

«Va avanti»

«Loro non...non desiderano risarcimenti, nè aiuti di alcun tipo, non gli interessano le cose materiali, loro vogliono semplicemente che tu... soffra.
Vogliono che provi ciò che hanno provato loro, per cui ritira la denuncia di scomparsa, inventati che me ne sono andata di mia spontanea volontà e non provare a cercarmi, perchè se dovessi decidere di farlo, sarà la fine... ma sappi papà che sono forte e...»

Sentendola dire quelle ultime parole, non presenti sul foglio consegnatole, mi arrabbio terribilmente, afferro il telefono e dopo averle sussurrato
«Ti avevo detto di stare zitta, ma visto che hai disubbidito...» mi rivolgo direttamente a lui

«Ciao paparino, la tua principessina sta bene, anzi ti devo fare i complimenti, perché è molto più sveglia e combattiva di quanto pensassi e visto che oggi mi sento particolarmente buono, ti voglio dare un indizio in più sul motivo per cui ora si trova qui, ricordi Aiden White?
Chi tace, acconsente... tanti saluti.
Oh e ricordati, non provare a cercarci, nè tantomeno a rivolgerti alla polizia, altrimenti sarà lei a pagarne le conseguenze.
Ci faremo risentire noi, quando sarà il momento».

Angolo autrice
Ciao ragazzi e ragazze e benvenuti in nuovo capitolo, in cui conosciamo il carattere combattivo di Liz, che attrae ma al contempo infastidisce i fratelli e scopriamo ulteriori dettagli sul loro piano.
Se vi va stellinate e fatemi sapere cosa ne pensate, un bacio e ci vediamo mercoledí con "La partita del cuore" e la settimana prossima, col prossimo capitolo di questa ♥😘

RAPITAWhere stories live. Discover now