Capitolo 22 ~ Viva grazie a voi

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Elizabeth


"Mhh... si... Jesse si, cosí... si mi piace...
di più, Jamie di..."

Oh cazzo!
Non é possibile.
Non posso averlo sognato davvero...
non posso aver realmente immaginato di...

Dannazione a me!
Da quando sono stata rapita, prendo decisioni avventate e faccio scelte inaspettate - ultima nell'ordine, ma non per importanza, quella di ieri - tanto che ormai, quasi non mi riconosco più, ma la cosa peggiore, é che non mi dispiace affatto.

Sono questi i pensieri che affollano la mia mente, dopo essermi svegliata di soprassalto, a causa di un sogno, reale a tal punto da farmi rabbrividire, ma non di paura... no, affatto, di eccitazione ed é anche per questo che sto tentando di rallentare il più possibile - con movimenti appena accennati e stupide scuse, partorite dalla mia mente - il momento in cui dovrò raggiungere i fratelli in cucina, visto che ieri, dopo essere stata con Jamie, ho preferito rintanarmi nella mia stanza, per riflettere su come si sta evolvendo la mia vita, dal sequestro e soprattutto per cercare di dare una spiegazione a questi dannati sentimenti, che mai avrei pensato di poter provare, per due persone contemporaneamente.

Ma ormai non posso più aspettare, da persona matura, quale ritengo di essere, devo alzarmi da questo letto, lasciare questa stanza che, sorprendentemente, forse anche grazie agli abbellimenti e aggiustamenti che mi hanno dato modo di fare, sento sempre più mia e affrontarli.

Quando però sono a pochi passi dall'ingresso della cucina, sento uno scambio di battute tra i due, riguardante me, perciò non posso fare a meno di fermarmi ad origliare, alla faccia della tanto decantata maturità

«Elizabeth starà ancora dormendo?»

«Non so bro... quando ieri siete rientrati, è scappata nella sua stanza... lo avete fatto entrambi, per cui, indipendentemente che sia sveglia o meno, credo sia meglio non sforzarla»

«Già, ecco Jesse, approposito di questo...»

«Tranquillo Jamie, va tutto...»

E, nell'imbarazzo, o forse sarebbe meglio dire, nella tensione generale, la voglia di rimanere nascosta ad ascoltarli, aumenta, ma alla fine preferisco evitare, per cui mi faccio coraggio e dopo essermi sporta, tossicchio, così da attirare la loro attenzione

«L...Liz.. s..sei qui»

«Cosí pare... buongiorno» li saluto, anche se piuttosto a disagio

«Buongiorno» rispondono loro, in coro, seppur in evidente imbarazzo

«Emh, ce ne è un po anche per me, per caso?» chiedo quindi io, indicando la tazza di latte tra le mani del maggiore, nel tentativo di smorzare la tensione

«Veramente c'è di meglio» risponde il minore.
Al che, tra l'imbarazzato e il confuso, mi siedo dal lato del tavolo opposto al loro e abbasso lo sguardo, sentendo i loro, fissi su di me «Ecco tieni» dice poi Jesse

«Ma questi sono pancake!» esclamo quindi io, afferrando il piatto che mi ha porto, con gioia

«Si, Jamie è andato a comprarli questa mattina, sul presto, apposta per te»

«Beh allora grazie... ad entrambi» dico perciò, sorridendo sinceramente

«Prego» rispondono, in contemporanea.

Poco dopo però io non posso fare a meno di esclamare
«Dio che imbarazzo» non potendo più sopportare tutta questa tensione «sentite, dobbiamo parlare di quanto accaduto ragazzi e dobbiamo farlo ora»

«Hai ragione, via il dente, via il dolore» annuisce Jesse

«Si, ma chi comincia?» chiede invece jamie, al che io rispondo

«Beh credo... si insomma, credo tocchi a me, visto che è da me che è partito tutto.
Dio, non so nemmeno da dove cominciare»

«Parti da ciò che ti dice il cuore, è quello che ho fatto io ieri» mi suggerisce, a quel punto, il maggiore, capendo le mie difficoltà

«Hai ragione... beh ecco, sono che può sembrare assurdo, io per prima, ancora adesso, faccio fatica a capacitarmene, ma provo qualcosa per entrambi, qualcosa di inspiegabile, ma incredibilmente forte, avvolgente, straripante ed è qualcosa che, per la prima volta nella mia intera vita, non riesco a controllare, ma per quanto strana e complicata, è una sensazione meravigliosa»

«Ma Liz, il tuo fidanzato?»

«Non voglio parlare di lui ora, nè del rapimento, nè di mio padre o della vostra vendetta...
So che vi chiedo tanto, ma io voglio solo pensare a noi, a quello che stiamo provando, alla situazione in cui, volente o nolente, ci siamo ritrovati e al sentimento che ci ha travolti e Dio, è completamente insensato, qualcuno potrebbe considerarlo innaturale, ma io ci ho riflettuto su e voglio vivermelo, vivermelo nel modo più puro, vero e sincero che esista, viverlo senza pensieri, finchè durerà, perchè per la prima volta nella mia vita, mi sento viva, mi sento me stessa.
Grazie a voi e con voi, sto scoprendo chi sono davvero e non ho alcuna intenzione di smettere e voi?» e non servono parole, mi bastano le nostre mani che s'intrecciano e i nostri sguardi che si fondono.

Angolo Autrice
Ciao ragazzi e ragazze e benvenuti in questo nuovo capitolo, in cui i nostri tre protagonisti - Liz in particolare - hanno dovuto affrontare gli effetti dei sentimenti che li hanno investiti.
Che dire, spero vi sia piaciuto e se vi va stellinate e fatemi sapere che ne pensate.
Inoltre ricordatevi che mercoledì pubblicherò il secondo capitolo di "Dribbling d'amore".
Ci vediamo tra una settimana, con il prossimo, un bacio, ciao ♥😘

RAPITAWhere stories live. Discover now