Capitolo 11

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"Non posso"

"Si invece"

"Non ne sono capace!"

"Hai affrontato cose peggiori"

Sbuffo infastidita e osservo il bicchierino davanti a me. Poi risollevo lo sguardo su Jason e sospiro.

"Non la sopporto" gli dico.

"Andiamo!" esclama James affianco a me "hai paura di un bicchierino di tequila?"

"L'ultima volta ho vomitato per colpa sua!" mi giustifico.

"Non ci alziamo finché non bevi" decide Jason e si lascia andare sulla sedia.

"D'accordo!"

Prendo in mano il bicchiere, poi prendo tutto il coraggio che ho e butto giù quella roba, mentre faccio delle smorfie. I due uomini festeggiano come se avessi vinto le elezioni per diventare sindaco e si battono il cinque.

"Avete visto bene? Perché col cavolo che lo faccio un'altra volta"

"Si si come no" ride Jason "mi scusi! Un altro giro per favore!"






"Quando crede che si sveglierà?" sento una voce conosciuta, ma non riesco a identificare chi è.

"Non ne siamo certi, potrebbe essere due giorni come un mese" risponde probabilmente un medico.

Cerco di aprire gli occhi per far capire che sono cosciente, ma l'unico movimento che riesco a fare è muovere qualche dito della mano destra. Così continuo con quel gesto, sperando che qualcuno lo noti. Pian piano mi tornano le forze e mugugno qualcosa con la bocca chiusa.

"Kennal?" riconosco la voce del Comandante vicino a me.

"Mh mh"

"Riesci ad aprire gli occhi?"

Strizzo un paio di volte le palpebre e e lentamente li apro. La luce bianca dell'ospedale mi invade le pupille, tanto da farmeli lacrimare leggermente.
La prima cosa che vedo è Boden, raggiante di gioia nel vedermi sveglia. Poi sposto la testa e incontro il dottore, in camice rosso bordeaux.

"Come ti senti?" mi chiede quest'ultimo.

"Come se fossi stata investita da un tram" 

Mi metto a sedere con l'aiuto del dottore, mentre il Comandante sistema i cuscini per farmi stare comoda.

"La devo visitare, per accertarmi che sia tutto ok"

"Può prima farmi parlare con lui?" chiedo, riferendomi a Boden.

Il dottore acconsente e ci lascia soli, uscendo tira la tenda, lasciandoci un po' di privacy.

"Gli altri? Come stanno?" domando subito.

"Stanno bene, a parte qualche taglio qui e lì, niente che un cerotto non possa risolvere" mi risponde l'uomo.

"Da quanto sono incosciente?"

"Qualche ora. Avevamo deciso di restare finché non ci fossero state notizie, sono tutti in sala d'attesa"

"Voglio vederli"

"Lo so, prima fatti dare una controllata"

Dò retta al mio Comandante e mi faccio visitare dal medico. Ho scoperto che si chiama Will, ed è il fratello dell'agente Halstead. Mi chiedo se Florence sappia che io sia qui, così lo chiedo a lui.

"L'infermiera Rhodes? No, non è stata informata, lavora in traumatologia"

"È mia amica, glielo può dire?"

𝐆𝐢𝐫𝐥 𝐀𝐧𝐝 𝐅𝐢𝐫𝐞 // 𝕆𝕟𝕖ℂ𝕙𝕚𝕔𝕒𝕘𝕠 //On viuen les histories. Descobreix ara