Capitolo 3

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Mi alzo dal letto della caserma, è l'alba e per fortuna questa notte non ci sono state tante chiamate. Il turno è finito, per cui faccio una doccia veloce e mi cambio. Mentre riempo il borsone, noto uno strano silenzio. I miei colleghi non sono quasi mai silenziosi, sono qui da appena un turno ma ho capito come funzionano le cose.
Mi dirigo in sala comune per prendermi un caffè prima di tornare al mio appartamento, quando passo davanti alla sala riunioni. Sono tutti lì.

"Che succede?" mi fermo a chiedere dalla porta.

"Entra pure" mi dice il Comandante.

Nessuno è vestito da lavoro, non capisco cosa stia succedendo. Per la seconda volta mi chiedo: ho fatto qualcosa di male?

"Abbiamo un paio di cose da dirti" continua Boden.

Mi sale l'agitazione e mi si blocca lo stomaco.

"Ricordi l'uomo della casa in fiamme? Quello che hai salvato dalla finestra?"

Annuisco.

"Era cosciente quando l'hai tirato fuori da quella casa. Si è ripreso e ha chiesto della caserma. Stanotte mi ha chiamato, mi ha detto cosa hai fatto. Hai fatto da scudo contro il fuoco, se non ci fossi stata tu ora quell'uomo non avrebbe più il braccio destro. Non è da tutti, soprattutto al primo turno in una nuova caserma, fare ciò. Per questo ti faccio i miei complimenti e"

"Io ho fatto solo il mio lavoro" mi giustifico.

Mi fulmina con gli occhi e mi zittisco all'istante, lasciando finire il discorso.

"E penso di parlare a nome di tutti i presenti quando dico che sei ufficialmente il nuovo membro della caserma 51" finisce.

Scoppiano tutti in un applauso, Joe e Otis fischiano e un po' imbarazzata ringrazio tutti.
A un certo punto Otis si alza e Boden gli lascia la parola.

"C'è una cosa che ti vorremmo chiedere" fa una pausa di suspense "ci puoi cantare qualcosa ora? Sai, dobbiamo essere sicuri che tu sappia davvero cantare. Non che non ci fidiamo ma...non si sa mai insomma"

"No tranquillo, non importa. Va bene, però sappiate che sono fredda ora quindi alcune note potrebbero venire male"

"Long live having' some fun
We take what we want
There's so many ways to be wicked
With us evil lives on
The right side of wrong
There's so many ways to be wicked"

"Io lo avevo detto!" si alzò in piedi Stella gridando "ora voglio i miei soldi!"

Vedo Joe, Otis e Herrmann passare delle banconote alla donna, incrocio lo sguardo con Severide e aggrotto le sopracciglia in un'espressione confusa. Lui però alza le spalle, il ché vuol dire che non ne sa niente.
Poi però mi si accende una lampadina in testa.

"Avete scommesso su di me?" chiedo.

"Credevano che stessi raccontando balle, visto che sei nuova sai... pensavano stessi cercando di fare colpo" mi spiega Stella.

Mi volto verso i tre uomini e mi incupisco.

"È vero?"

"Non si sa mai, abbiamo incontrato tante persone e-"

"Siete stati molto gentili, davvero" riacchiappo il mio borsone da terra e vado verso la porta. Mi blocco sulla soglia e torno a guardare i tre.

"Grazie per avermi dato fiducia"

Detto ciò riparto spedita fuori verso la mia auto.
Durante il tragitto penso molto a quello che hanno fatto. In questo lavoro scherzare è l'unico modo per sopravvivere, ma arrivare a certi punti no. Non con me. Ho avuto troppe delusioni nella mia vita per farmi prendere in giro in questo modo.
Per fortuna mancano due giorni al prossimo turno e comunque stasera andrò al Molly solo per Stella e per la band. A Joe, Otis e Herrmann converrà starmi lontano.
Guido fino a casa, entro in appartamento e mi prendo un caffè. Poi svuoto il borsone e butto la roba sporca in lavatrice. Nel mentre che si lavano, chiamo Stella per farmi dare le chiavi del Molly.

𝐆𝐢𝐫𝐥 𝐀𝐧𝐝 𝐅𝐢𝐫𝐞 // 𝕆𝕟𝕖ℂ𝕙𝕚𝕔𝕒𝕘𝕠 //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora