Capitolo 22

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È quasi finito il turno, manca circa un'ora, e non ho avuto il coraggio di parlare con Matt. Lui c'ha provato diverse volte, ma l'ho sempre evitato con delle scuse assurde. Ora, per evitare di parlargli, sono perfino giunta al punto di lavare il camion.
Sto strofinando un'anta per farla diventare lucida, con una stretta allo stomaco incredibile. Mi sento in colpa, terribilmente in colpa.

"Ehi"

Mi giro di scatto e sferro un pugno a chi mi ha parlato, rendendomi poi conto che è Kelly.

"Oh santo cielo! Scusami! Stai bene?"

"Si si, sto bene" dice un po' a fatica "ma che ti è preso?"

"Sono nervosa..."

"Questo lo avevo notato, ma perché?"

Lo guardo, indecisa se dirglielo oppure no. In fondo però, mi ha accolto a casa sua e mi è stato accanto, mi fido di lui. Così lo prendo per il polso e lo trascino dietro il camion, dove nessuno può vederci. Mi guardo un po' attorno, poi sbuffo cercando il modo per iniziare a parlare. Intanto Kelly incrocia le braccia, preoccupato.

"Come inizio?" chiedo più a me stessa che a lui "sai molto bene anche tu che io e Matt siamo legati no? Ecco beh io lo considero un vero amico, mi ha aiutato tanto e continua a farlo e non smetterò mai di ringraziarlo per ciò, ma non pensavo che lui..." dico tutto d'un fiato, prima di fermarmi e chiudere gli occhi.

"Jane?" mi chiama Kelly, appoggiandomi delicatamente una mano sul braccio.

"Mi ha baciata Kelly" riapro gli occhi e lui è lì che mi fissa, con i suoi occhi blu mare.

"E quindi?"

Gli tiro uno schiaffo sulla mano

"Come 'e quindi'? Io non posso stare con lui Severide! È il mio Capitano! E per di più frequento già un altro uomo!"

"Dove starebbe il problema? Vai da lui e glielo dici"

"Veramente sto parlando con te di situazioni amorose?"

"Ascoltami, lo so che non sono proprio la persona adatta a queste genere di cose, ma conosco Casey. Ci rimarrà male? Probabile. Ti sarà ancora amico? Certo che sì. Lui è fatto così Jane, vedrai che capirà" mi rassicura.

Lo fisso per un po', sospiro e alla fine gli dico:

"Si ok, sei bravo a confortare le persone"

"Dote naturale" fa spallucce, poi mi prende per le spalle e insieme entriamo in sala comune.

"Le ragazze dove sono?" chiedo a Stella, non vedendo i due paramedici.

"C'è stata una chiamata per l'ambulanza, non te ne sei accorta?" dice quasi ridendo.

"Ops" le rispondo.

Ero talmente assorta nei miei problemi che non mi sono nemmeno accorta dell'ambulanza che partiva.

"Jane, ti devo parlare" mi dice sottovoce Matt, quando mi allontano da Kidd per prendermi una tazza di caffè.

Non lo posso evitare. Con la coda dell'occhio vedo Kelly guardarci, mi ripeto le parole che poco prima mi ha detto e mi faccio coraggio.

"Si ok" gli rispondo, e andiamo in sala riunioni.

"Ho riflettuto e mi è venuto in mente che mi devi ancora un'uscita, così ho pensato che potevamo andare in quel ristorante carino sulla West Palmer, quello con l'insegna a led. Brett ha detto che è un bel posto e fanno delle lasagne fantastiche. Che dici?"

Mi guarda sorridente e quasi mi dispiace dirgli di no, ma devo subito mettere le cose in chiaro prima che la situazione degeneri.

"Matt, senti, sei un uomo d'oro, davvero. Sei fantastico e ti adoro, ma quello che è successo prima... è sbagliato. Non è colpa tua, sono stata io che non ti ho fermato. Tra noi c'è solo amicizia e io ti vorrò sempre bene, sempre. Però non ci può essere di più, mi dispiace"

𝐆𝐢𝐫𝐥 𝐀𝐧𝐝 𝐅𝐢𝐫𝐞 // 𝕆𝕟𝕖ℂ𝕙𝕚𝕔𝕒𝕘𝕠 //Where stories live. Discover now