Discorsi a Villa Malfoy

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Guardai attentamente quella pagina, parlava del mio fermaglio.
Cominciai a leggere, sapevo tutto quello che c'era scitto ma poi arrivai ad una piccola nota infondo alla pagina. Era una cosa davvero spettacolare, il mio fermaglio poteva unirsi ad un altra pietra molto rara tramite un incantesimo e questo mi avrebbe permesso di teletrasportare grandi oggetti, compresi gli edifici.
- Wow, mi sarebbe molto utile ma dove posso trovare quella pietra?- pensai.
L'avrei cercata ma non poteva essere la mia priorità.
All'improvviso sentimmo un annuncio.
- La scuola è stata fortificata, da ora potrete uscire. Questo pomeriggio riprenderanno le lezioni, in caso di problemi la scuola verrà evacuata, tutto è sotto controllo.-
Era la Mc Granitt.
Quelle parole non mi sollevarono neanche un po', io sapevo che era tutto il contrario. Decisi di uscire lo stesso, dovevo sbrigare un lavoretto.
Scrissi la lettera, mi preparai e uscii in fretta. Come se non fosse già abbastanza incontrai Draco, non volevo passare vicino a lui ma era l'unica strada.
Feci un respiro profondo e andai. Come avevo previsto mi fermò.
Per completare questo bel quadro arrivò anche Pansy.
- Ci mancava solo che trovavo la coppietta felice.- commentò Pansy.
Voleva farmi arrabbiare, ci era riuscita. Bastava che la guardassi per arrabbiarmi.
Tirai fuori la bacchetta, oggi non era giornata.
- Thydia...- sentii la voce di Draco.
Abbassai la bacchetta. Continuavo a fulminarla con lo sguardo.
- Lascia stare, non darle attenzioni.- mi disse.
Anche se non volevo ammetterlo aveva ragione, da quando è successo questo... non so cosa mi sia preso.
Ormai lo conosco bene, stava cercando di soffocare la mia ira ma so che anche lui stava scoppiando.
- Ieri non vi ho visti in giro...- disse.
- So dove vuoi arrivare Pansy, provaci e non sarò gentile.-
Fece un sorrisetto.
- Mi fa piacere che ti diverti, però vorrei ricordarti che non c'è nulla da ridere.-
- Pansy finiscila, io me ne vado, se ti succede qualcosa non è colpa mia, la posso fermare massimo una volta.-
Feci un sorrisino.
- Se solo tuo padre potesse vederti in questo momento...- aggiunse con aria di sfida.
- Chiudi quella maledetta bocca.- disse lui senza voltarsi. Chiuse i pugni.
- Quando stavamo insieme non ti dispiaceva la mia bocca, ricordo.-
Mi lanciò uno sguardo mentre lo diceva. Questa fu la goccia che mi fece impazzire. Non volevo usare la magia perciò mi avvicinai e gli diedi uno schiaffone.
- Finiscila di fare la bambina.- dopo aver detto ciò me ne andai. Lei non si mosse da lì.
Draco era già andato via. Dovevo andare a spedire la lettera, appena lo avrei fatto sarei andata nella mia stanza.
Appena entrata nella stanza decisi di farmi un bel bagno caldo, mi avrebbe aiutato a rilassarmi.
Chiudo gli occhi e penso a Draco insieme a Pansy. Ci mancava solo questo ora. Dovevo rilassarmi.
Esco dalla vasca e mi metto il pigiama. Karel stava già dormendo, io non avevo sonno così continuai a leggere il libro.
~●~
Nel frattempo c'era un po' di movimento nella villa dei Malfoy.
-Da quanto mio figlio ha incontrato tua figlia non segue più le regole. Quella ragazza gli sta facendo il lavaggio del cervello.-
- Su su, non scaldarti Lucius.-
- Ti rendi condo di cosa stai dicendo.-
- Mia figlia è proprio uguale a me.-
- Devo allontanarlo o la furia del signore si abbatterà su di noi.-
-Secondo me non devi.-
- Cosa succede qui? Mi ero allontanata un attimo.- disse Narcissa.
- Nostro figlio non rispetta le regole e questa cosa ci può danneggiare.-
- Ne sono al corrente.-
- E non mi dicevi nulla?-
- Non ti ho detto nulla perchè concordo con lei.-
- Quando la finirai Lucius. Draco è nella sua camera dovresti parlargli, domani mattina dovrà essere di nuovo a scuola per non dare sospetti.-
Draco scese per parlare.
Lucius lo guardava con aria severa e stringeva il suo bastone tra le mani.
- Sai cosa devi fare Draco, la devi portare qui il più presto possibbile. Lo sai anche tu cosa succederà se non lo farai.-
Draco non voleva rispondere ma poi prese un po' di coraggio.
- Non posso.-
- Ti rendi conto di quello che hai risposto, sei il disonore di questa famiglia.-
- Ho fatto sempre tutto ciò che volevate ma questo non lo farò.-
- Non rispondermi così, capito!-
Lo colpì con il bastone.
- Devi essere forte, se vuoi prendere queste decisioni.-
- Va tutto bene Draco?- disse Narcissa.
- Si, mamma.-
- Lo capisci o no che facendo così ci rovini, ce anche sua mamma qui non le faranno del male, la vogliamo solo conoscere.-
Draco non rispose.
- Sei stato scelto dal signore oscuro e sei uno di noi. Ricordati chi sei.-
- Vado a prepararmi per andare in quella scuola.- disse per poi andarsene.
- I ragazzi...-
- Sabeth non iniziare.-
- È chi ha detto niente... è possibbile che ci vedremo molto di più.-
Scoppia a ridere.
- Ora vado ho del lavoro da svolgere.-
~●~
Mi svegliai di colpo, avevo fatto di nuovo un incubo. Silente.... Draco... non volevo pensarci più eppure lui continuava a gironzolarmi nella testa. Ogni notte è peggio della precedente, da quando ho saputo di mia mamma non smetto di fare incubi. Come avevo fatto a ridurmi così. Oggi avevo dormito anche di più in base ai miei calcoli delle ore di sonno che faccio di solito.
All'improvviso una voce mi rimbombò in testa.
- Il lago... è molto bello, odore di sangue e di acqua.-
Non capivo.
Mi preparai e mi diressi al lago, avevo un brutto presentimento.
Arrivata lì non vidi nessuno, erano le quattro del mattino. Provai a spostarmi sull'altra riva quando qualcosa mi colpì in testa. Svenni.
~●~
- Thydia... sono felice ti sia ripresa.-
Aprii gli occhi e vidi Draco seduto sul letto vicino a me.
- Mi dispiace non essere arrivato prima, ero sveglio, non riuscivo a dormire, ho sentito dei rumori e ti ho seguita, la figura quando si è accorta di me è fuggita.-
- Grazie.-
- Thydia... ti fa ancora male?- dall'altro lato c'era Karel.
- Karel ci sei anche tu.-
- Si, Draco ti ha portato qui... se ti avesse portato in infermeria avrebbero chiuso la scuola. Per fortuna eri solo svenuta.-
- Vi ringrazio a tutti e due.-
- Perchè eri andata lì?-
- Una voce mi diceva cose strane allora sono andata a controllare.-
- Capisco, vado a prenderti un po' di cioccolata così ti riprendi. Rimane Draco con te, va bene?- disse Karel.
- Si, non preoccuparti.-
Karel uscì dalla stanza, quì c'era un po di disagio. Nessuno di noi voleva iniziare a parlare.
- Ora, non devi preoccuparti, non ho visto chi è stato ma se vuoi posso rimanere con te per un po'.- mi disse un po' imbarazzato.
- Sei carina anche mentre riposi.- commentò a bassa voce.
Non sapevo come comportarmi, io sapevo quello che aveva fatto ma mi piaceva così tanto. Decisi di non lasciarmi andare.
- Grazie, non preoccuparti per me, ora so il pericolo che corro, starò attenta.-
- Come preferisci.-
Era seduto vicino a me e vedendolo un po' giù mi alzai leggermente e
l'abbracciai.
- Grazie.- gli sussurrai nell'orecchio.
- Ora però mi devo muovere.-
Mi alzai dal letto e mentre stavo per fare il primo passo la testa cominciò a girarmi, così mi sedetti sul letto.
- Va tutto bene?- mi chiese Draco.
- Si.-
Le mie mani cominciarono a tremare, qualcosa mi agitava. Lui scrutò ogni mio movimento. Mi prende le mani.
- Stai tremando...- mi sussurra.
- Mi passerà è giusto un minuto.- dissi. Alzo lo sguardo per vedere cosa stesse facendo, mi stava fissando.
Le sue mani erano calde e morbide. Dopo un po' smessi di tremare.
- Vedo che va meglio.- mi disse sollevato.
- Sai dirmi cosa ti è successo?-
- Non lo so e come se avessi rivissuto qualcosa di molto brutto.-
Levai le mani dalle sue. Cercai di cambiare argomento.
- Hai i capelli tutti in disordine, non riuscivo a dirtelo prima.- feci un sorrisino, poi presi e gli aggiustai quel ciuffetto ribelle.
- Adesso va meglio.- commentai.
In quel momento arrivò Karel.
- Sembra che stai molto meglio.-
- Si.-
- Tieni prendine un po'.-
- Grazie.-
La cominciai a mangiare.
- Che ore sono?- chiesi.
- È ancora molto presto solo le cinque. Le lezioni iniziano alle nove oggi.-
- Scusatemi se vi ho fatto preoccupare.-
- Come ti ho detto prima non scusarti.-
- Quando mi sono alzata non c'eri in stanza, ero preoccupata per te, pensavo che quella voce parlasse di te.-
Karel mi stava nascondendo qualcosa e essendo che c'era Draco non me la diceva. Lui capì e uscì.
- Parlate torno fra poco.- disse.
- Perchè non c'eri?-
- Eh... ero con Marzio.-
- Ho capito perché non lo volevi dire prima. Ho capito mi dici tutto dopo ma guarda.-
- È imbarazzante parlarne, uffa... quando saremo da sole ti dico.-
Feci una risatina.
- Comunque a proposito di questo, l'ho lasciato senza dirgli nulla e ora vado a spiegargli la tua situazione e ritorno, così staremo un po insieme.-
- Non serve che torni, divertiti.-
- No, insisto.-
- Allora anche io.-
- So quando sei testarda, non c'è modo di farti cambiare idea, giusto?-
- Giusto e poi starà un po' Draco con me e dopo mi metterò a dormire. Però poi voglio sapere.-
- Va bene, non insisto a dopo.-
Appena Karel uscì Draco entrò.
- Dove va a quest'ora?-
- Da Marzio.-
- Ah... allora non ti chiedo altro.-
Ci furono dei minuti di silenzio.
- Thydia... io vorrei parlarti, sempre se tu vuoi.-
- Lo so, cominci tu?-
- Io mi sento uno schifo per come ti ho trattato... l'ho fatto lo so e sono un cretino ma vorrei sapere cosa tu voglia fare...cioè... accetto tutto.-
- Ci ho pensato molto questi giorni e penso che tutti abbiano dei momenti di debolezza. Non voglio che tu vada sulla strada sbagliata ed è per questo che ci devo essere io con te.-
- Non sto capendo...-
Mi avvicinai e lo baciai mettendoli una mano nei capelli.
Questo lo aveva un po' scioccato.
- Ti aspettavi che ti mandassi a fan***o e invece. Sono consapevole di ciò che hai fatto ma ora hai capito e sono sicura che ti giocherai bene questa seconda opportunità ma ti avverto, non mi fido ancora pienamente, verrà poco a poco.-
Si avvicinò a me guardandomi con quei suoi occhi color ghiaccio. Quando fu molto ma molto vicino mi sussurò:
- Che ne dici di prendere spunto da quei due. Non sai come sono stato male all'idea che ti avrei perso in quel modo.-
- Non si può fare altro che prendere spunto, non trovi.- gli risposi.
Avevo dimenticato quanto adorassi questa sensazione. Mi piaceva così tanto, anche se avesse ucciso qualcuno non sarei riuscita a staccarmi da lui. Queste erano le emozioni che si provano ad amare qualcuno così tanto.


* Ehy sono io, l'autrice, volevo avvisarvi che se siete un po' piccolini saltate direttamente al prossimo capito. Ci tengo alla vostra testolina.*

Ancora non avete saltato, che aspettate!

Neanche il tempo di pensare che le sue dita sfiorarono i miei capelli e le sue labbra le mie.
Potrei impazzire un giorno di questi.
- Desidera qualcosa?- disse con un sorrisetto.
Mi morsi il labbro.
- Sai la fine che farai se distruggi questa possibilità.- dissi cambiando argomento. Continuò a baciarmi.
- Puoi dirmi tutto, ah... capisco, non ti fidi ancora di me... questo è il prezzo da pagare.-
Gli feci un sorrisetto, una settimana così e sarebbe impazzito. Dovevo metterlo alla prova, non potevo fidarmi ciecamente di lui come un tempo.
- La riconquisterò presto, mi farò perdonare e poi sarai al cento per cento mia.-
Feci una risatina.
- Mi fa piacere che ti impegnerai.-
Il suo respiro mi fece venire un brivido lungo la spalla.
Sentii un rumore, ci sistemammo.
- Uffi... che peccato, mi stavo divertendo.-
- Finiscila.-
Karel aprì la porta.
- Ora che sei arrivata posso andare. Ciao a tutte e due.-
Karel non ci fece caso più di tanto e si sedette sul letto.
Io mi avvicinai e lei sapeva cosa gli sarebbe aspettato quella sera.
- Non raccontare dettagli, grazie.- gli dissi.
Mi avrebbe picchiato ma io le volevo troppo bene.










A Second Tattoo| Draco Malfoy Where stories live. Discover now