Compleanno Burrascoso

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Dissi la prima cosa che mi veniva in mente.
- Stavo sistemando il colletto, mi dava un po' fastidio.-
Lei mi guardò, io la guardai, la tensione era alle stelle ma poi se ne andò. Certo che è strana.
- Mi sono scordata devo sistemare una cosa. A questo discorso ci ritorniamo dopo.-
- Ah... va bene.-
Poi si girò di scatto.
- Dopo se non mi dici tutto ti crucio!-
Scoppio a ridere. Io ero scioccata da quella ragazza.
- Non c'è nulla da sapere, ci vediamo dopo...-
Se ne andò senza obbiettare, anche questa volta mi ero salvata per pura fortuna. Mi preparai in fretta, Karel mi aveva detto che questa sera saremmo in camera. Sicuramente si era scordata di prendere un po' di dolcetti da mangiare perciò è uscita così di fretta.
Continuavo a pensare alla situazione di Draco, era un mangiamorte anche se non lo voleva, lo era. Avevo due scelte davanti a me ed ero indecisa su quale delle due prendere. Per il momento non avrei scelto, avrei aspettato fino a quando sarei stata obbligata a prenderla.
Cercai di cacciarmi quei pensieri dalla mente e sistemai un po' la camera.
                            ~●~
Finalmente era arrivata l'ora, Karel e gli altri erano già in camera nostra.
- Auguri Thydia!-
- Grazie!-
Passò un po' di tempo ma Draco non veniva, sarebbe dovuto essere già qui da tempo. Mi avvicinai a Karel per chiederli di Draco ma lei non sapeva dove potesse essere. Avevo una brutta sensazione, doveva solo salire delle scale e a quest'ora non si poteva neanche uscire.
- Ragazzi scusate  avete visto Draco?- dissi rivolta a tutti.
- Mi aveva detto che sarebbe venuto ma è tardi in effetti.-
- Vado a controllare giù, forse avrà avuto un problema.-
- Vengo con te?- disse Karel vedendomi preoccupata.
- Non preoccuparti, torno subito.-
Presi la bacchetta e corsi in giù per le scale, avrei controllato in camera sua, non poteva essere altrove. Qualcosa mi puzzava, speravo che non avesse fatto qualcosa a cui non poteva rimediare. Mi ricordai di una cosa che mi aveva detto di sfuggita, doveva fare una cosa altrimenti ci sarebbero state grosse conseguenze per tutti. Che la stesse facendo ora?
Entrai in camera ma non c'era nessuno, tutto era in ordine. Era come pensavo dovevo muovermi, l'avrei cercato in tutto il castello. Prensi la bacchetta e feci una magia temporanea per riuscire a sgattaiolare fuori.
Lo cercai ovunque ma non lo trovavo, dove si era cacciato ora.
Entrai nell'ultima stanza, era piena di oggetti di tutti i tipi. Inoltrandomi un po' nella stanza vidi l'armadio svanitore, l'avevo studiato tempo fa, era aperto. Nessuno lo usava da troppi anni ormai, se quello che pensavo era vero tutti noi eravamo in grande pericolo. Ero arrivata tardi, mi guardai intorno, non c'era nessuno. Poi mi avvicinai un po' è sentii un sottile profumo, era quello di Draco, lo avrei riconosciuto ovunque.
- Draco...- borbottai - Questa me la paghi.-
Era stato qui da poco, potevo ancora fare qualcosa.
Arrivai all'uscita e mi ritrovai Draco davanti, gli puntai la bacchetta in faccia.
- Che ci fai qui?- disse scioccato.
- Mi verrebbe da farti la stessa domanda.-
- Te ne devi andare ora, il più lontano possibbile.-
- Lo sapevo... che schifo di persona. Mi volevi far abbassare la guardia.-
- Vattene, ti prego! Loro sono qui.-
- Io non scappo combatterò per quello che è giusto, non come te.-
- È troppo tardi, vattene!-
Mi fece un incantesimo mentre ero distratta. Mi rese temporaneamente invisibile. Subito dopo sentii dei passi.
- Con chi parlavi Draco?-
- Con nessuno.-
- Hai fatto un ottimo lavoro e ora andiamo a fare quello che dobbiamo.-
- Trovare Silente, giusto?-
- Si proprio quello, non lo chiamare per nome, vomito.-
- Andiamo caro.-
Tutti sparirono in una nube e io tornai visibile, mi aveva fatto capire dove erano diretti. A che gioco stava giocando? Mi toccai il fermaglio e mi ritrovai sulla torre, c'erano Harry e Silente, lui era molto debole.
- Come sta?- disse Harry, per poi accorgersi di me.
- Thydia...- disse Silente.
- Dovete andare via, Harry portalo via. Loro sono qui e vogliono lui.-
- Fidatevi di me, nascondetevi qui giù. Niente ma.-
Io ed Harry ci ritrovammo al piano di sotto, avremmo osservato la scena pronti ad intervenire se ce ne fosse stato bisogno. Draco arrivò nella stanza, puntando la sua bacchetta verso Silente. Harry mi guardò e puntò la sua bacchetta verso Draco ma io la spostai.
- Faccio io.- dissi con tono freddo.
- Draco, come stai?- disse Silente.
- Come fai a stare così calmo.-
- Mio caro ragazzo cosa stai facendo.-
Nel frattempo sentì dei passi dietro di noi, qualcuno ci aveva scoperti. Neanche il tempo di girarmi che un incantesimo colpì Harry, lo aveva immobilizzato. Mi girai, era Piton.
- Stai in silenzio.- mi disse a bassa voce, portandomi la bacchetta in fronte. Lo guardavo incredula, cosa aveva fatto ad Harry?
- Ora tu farai quello che dico io oppure Draco ed Harry faranno una brutta fine.-
- Ricatto, mi piace, mossa intelligente.-
- Taci, quando questo finirà prendi il signorino Draco e andate via da Hogwarts, ritornerete solo dopo.-
- Nessuno deve sospettare di lui, mi sembra giusto.-
- Che intelligenza sprecata...-
- Fai come ti dico.-
- Harry...-
- Non gli accadrà nulla. Fai come ti dico e andrà bene.-
Non potevo fare altro che aspettare, dovevo fare per forza come diceva lui.
- Expelliarmus!-
Draco aveva appena disarmato Silente.
- Ragazzo mio perchè fai questo, tu non vuoi questo.-
- Io devo farlo oppure lui ucciderà me.- disse, la sua voce era tremolante e aveva gli occhi lucidi.
Subito dopo arrivarono gli altri Mangiamorte e Piton corse di sopra. Potevo fare qualcosa ma non sapevo cosa, nemmeno il tempo di pensare che un incsntesimo colpì Silente, facendolo cadere giù. Guardai bene, pensavo fosse stato Draco ma invece era stato Piton. Tutti si avvicinarono alla finestra e una di loro lanciò un incantesimo che fece comparire il simbolo di Voldemort sul cielo.
Ero paralizzata, non sapevo che cosa fare. Piton si girò guardandomi negli occhi, dovevo andarmene con Draco.
Non potevo lasciare Harry lì, perciò lo feci sparire con un incantesimo, l'avrei mandato in camera di Hermione. Draco se ne stava in disparte, mi avvicinai quando tutti i mangiamorte se ne erano andati, lo presi per il braccio e toccando il fermaglio sparimmo.
Ci materializzammo in una delle colline vicino Hogwarts e appena mi fui ripresa diedi uno schiaffone a Draco.
- Cosa hai fatto! Me lo avevi promesso! Sei sono un codardo.- gli urlai.
Lui non riusciva a guardarmi negli occhi. Poi mi sedetti a terra e cominciai a piangere.
- E io che pensavo fossi diverso, sono una cretina, una stupida.- Loro lo hanno ucciso, tu dovevi farlo...-
Si avvicinò a me.
- Non avrei mai voluto arrivare a questo ma se non lo facevo lui avrebbe ucciso me e te e tutti. Se devo dirti la verità avevo deciso io di diventare un mangiamorte ma solo dopo ho capito l'errore che avevo fatto, grazie a te. Non hai idea della sua crudeltà.-
Non riuscivo a rispondere, volevo solo piangere. L'avrei ucciso con le mie mani.
- Hai messo in pericolo tutti come uno stupido, se me lo avessi detto avremmo risolto insieme, me lo avevi promesso... ma vedo che non significa nulla.-
- Thydia...-
- Non avvicinarti.- gli urlai.
- Devo dirti una cosa che ti ho nascosto da troppo ormai.-
- Quante cose mi hai nascosto e io che mi fidavo di te.-
Feci un sospiro.
- Io so tutto di tua mamma, lei non è un loro ostaggio. È una di loro.-
Mi girai di scatto.
- Cosa dici, hai pure il coraggio di prendermi in giro.-
- Non avevo il coraggio di dirtelo, ci ho provato molte volte. Poi ho indagato meglio per esserne sicuro. Tua mamma la conosco molto bene Thydia.-
- Dimmi che mi stai prendendo in giro perfavore.-
- Mi sarebbe piaciuto dirtelo, invece lei è molto amica di mia mamma. Quasi tutti i giorni viene a casa nostra. Io la conosco bene, meglio di quando pensassi, perché lei e mia mamma sono amiche da quando ero molto piccolo. Lei è sempre gentile con me e non voleva che io diventassi un mangiamorte, voleva che fossi libero di scegliere ma a mio padre questa idea non piaceva. Lei cercava sempre di convincerlo ma non ci riuscì, mia mamma era d'accordo con lei ma mio padre no. Anche se con me è stata una persona bellissima, tua mamma è la più temuta dei Mangiamorte.
È la persona che Voldemort rispetta di più alle riunioni, in giro, ovunque. È la più spietata.-
Lo guardai senza riuscire a dire una parola, non riuscivo a crederci.
- Non può essere, mia mamma... Mangiamorte.-
- Mi dispiace tanto.-
- Cosa ti dovrebbe dispiacere, dimmi cosa? Ho dovuto persino salvarti. La tua reputazione altrimenti sarebbe saltata.-
- Sei l'unica persona... io...-
- Già te l'ho detto prima e lo sai quello che provo ma quello che hai fatto è qualcosa che non si può accettare.-
- Prima o poi capirai il perchè l'ho fatto.-
- Prima o poi.-
- Quando potremo tornare ad aiutarli? Quando finirà questo ricatto?-
- Piton... io... Thydia non volevo tutto ciò.-
- Muoviti, non ce la faccio nemmeno a tradirti dicendo tutto ma se non risolverai questa cosa sarò costretta.-
Passarono dei minuti.
Ci materializzammo ad Hogwarts vicino al piazzale principale.
I Mangiamorte se ne erano già andati proprio come aveva detto Piton. Gli altri erano radunati nel cortile e c'era Harry vicino al corpo di Silente. Tutti piangevano. Non potevo credere a tutto quello che avevo fatto Draco, non lo avrei perdonato per nulla al mondo. Lui mi aveva promesso che ne avrebbe parlato con me, invece non l'aveva fatto.
Mi avvicinai, lui non ci riuscì e rimase lì.
- Sono una stupida, ora ne sono complice anche io.- pensai.
Le lacrime mi scesero dagli occhi.
- Se lo avessi salvato..-  pensai, chiudendo i pugni.
Non potevo sopportare quello che avevo fatto. Non ce la feci ad andare a guardare e indietreggiai fino a tornare al punto di partenza.
Draco non riusciva nemmeno a guardarmi, avevo lo sguardo rivolto a terra.
Dovevo fare qualcosa e questa volta Draco non avrebbe interferito in nessun modo. Tutti i Mangiamorte e Voldemort sarebbero spariti, compresa mia mamma.
Non riuscivo ancora a crederci, ero la figlia di una Mangiamorte, una delle più vicine a Voldemort.
Avrei escogitato un piano ma dovevo un po' servirmi di Draco. La rabbia mi ribbolliva nel sangue ma dovevo calmarmi per portare il mio piano alla vittoria. Avrei vinto io, come sempre.
Dovevo ancora perfezionarlo ma lo avevo in mente. Per prima cosa avrei parlato con la nonna.
Scacciai questi pensieri dalla mia mente. Speravo che tutto questo fosse un incubo ma era tutto vero, non mi svegliavo.
                            ~●~
Il giorno seguente tutti i giornali erano pieni di questa notizia. Oggi non avremmo fatto lezione in modo da evitare gli spostamenti.
Tutti dovevamo rimanere nei loro dormitori. Hogwarts si trovava pur sempre senza preside e i professori erano molto confusi, si stavano consultando per trovare un modo per proteggerci.
Stavo sdraiata sul letto a guardare il vuoto e a pensare a quello che era successo. La  mia mente sarebbe scoppiata per i troppi pensieri che  passavano. Karel non osava nemmeno disturbarmi, sapeva che quando facevo così non volevo essere sfiorata nemmeno con un dito. Dovevo pensare a come sistemare le cose alla svelta. Domani avrei scritto una lettera alla nonna, oggi eravamo tutti bloccati quì.
Non potevo ancora crederci, mia mamma... Draco... era troppo pesante anche per me. Dovevo pensare ad altro, avrei letto il libro che mi aveva regalato Hermione.
Lo sfogliai fino ad arrivare ad una pagina davvero interessante.

A Second Tattoo| Draco Malfoy Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt