Capitolo 3

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"Qui c'è la mia camera, mentre li c'è la tua" Anna mi stava mostrando la magnifica casa. Entrai in camera e rimasi veramente sorpresa. Aveva uno stile marinaro, i mobili erano lineari, bianchi o blu, e mi ricordava molto Long Beach. Era tutto favoloso, la mia camera, il bagno, il soggiorno, la cucina, persino il ripostiglio poteva risultarlo.

Ringraziai, portai in camera e disfai le valigie, poi mi feci una bella doccia calda e alla fine mi addormentai stanca morta senza neanche la forza di mangiare.

La mattina mi svegliai di scatto, c'era qualcosa che mi turbava... ah si, la mia situazione. La giornata sarebbe stata molto faticosa. Dovevo innanzitutto iscrivermi a scuola, poi iniziare a cercare casa e un lavoro serale. Ribaltai la valigia, trovai il mio beauty e presi lo spazzolino da denti. Mi sentivo un obrobrio, indossavo dei vecchi pantaloncini rosa delle Winx , una canottiera bianca, avevo i capelli arruffatissimi e gli occhi spenti. Detesto essere struccata!

Uscii dalla camera e mi diressi verso il bagno. Aprii la porta e trovai Anna che stava facendo la doccia dietro delle tendine bianche. Non volevo disturbarla, quindi dissi:" Ups, scusa Annina esco subito. Avvisami quando posso rientrare." sentii uno strano :" Tranquilla stai pure"...

Ringraziai e iniziai a lavarmi i denti, la faccia, cominciai a truccarmi, mi pettinai infine mi tolsi la canotta e i pantaloncini per vestirmi. Avevo scelto una camicietta bianca molto fine e una giacca rosso magenta abbastanza elegante ma vivace, una gonna alta ma corta della stessa gradazione di rosso e delle scarpe, tacco 10, bianche candide.

Avevo appena infilato la camicia e stavo giusto abbottonandola quando dalla doccia uscì... Oh mio Dio! Non era la Anna nella doccia! Era un figo strepitoso! Ma chi era? Il suo fidanzato?Impossibile mi aveva detto che era single...Possedeva un asciugamano giusto sotto la vita, i suoi muscoli mi eccitavano cazzo! I suoi capelli ancora gocciolanti, i suoi occhi marroncini, quasi gialli, mi toglievano davvero il respiro.

Pensavo, stavo cercando una spiegazione, ero ipnotizzata dal suo fascino tanto che al :"Hei ciao splendore, chi sei?" non risposi. Mi infilai di fretta e furia i vestiti e uscii dal bagno come speedy gonzales.

No ma davvero mi ero comportata così? Cosa mi stava succedendo? Tutti gli italiani mi avrebbero fatto questo effetto? Persa nei miei pensieri scesi le scale e trovai la Ale :"Buondì Fancy, hai un bellissimo aspetto oggi, dormito bene? Cosa posso prepararti per colazione?" :"Ciao Ale, grazie mille! comunque dormito benissimo. M.." Ero abituata a bere un semplice caffè al bar sotto casa mia e non sapevo cosa risponderle :"Se vuoi c'è del latte, il caffè, dei biscotti, delle brioches, pane e nutella o marmellata... " risposi un buon caffè e un biscotto.

Ero seduta a tavola a scambiare quattro chiacchiere con la Ale quando entrò in cucina il ragazzo misterioso. "Ciao amore" disse la Ale. ODDIO ERA ILPADRE DI ANNA? MA CHE CAZZO DICO! ERA IMPOSSIBILE! TROPPO TROPPO GIOVANE... "Fancy ti presento il fratello di Anna, Davide. Davide ti presento Fancy White, è una nuova amica di Anna che soggiornerà qui in questo periodo; viene da Long Beach e mi raccomando, comportati bene con lei, sii gentile"

Ahhh ecco ora quadrava tutto. Era il fratello. Che stupida come potevo non averlo pensato. Mi strinse la mano e in quel momento sentì una strana sensazione, come un brivido. Era proprio bello. Mormorai intimidita :"Piacere". Si sedette davanti a me, la Ale andò a svegliare Anna e il silenzio dell'imbarazzo iniziò a regnare in cucina. Lui mi guardava incuriosito; non sapevo se era rimasto colpito da me o semplicemente se era come tutti gli altri ragazzi interessati a ciò che avevo sotto i vestiti.

:"Ciao Fancy, come stai? Oggi abbiamo un mondo di cose da fare! "...fortuna che Anna era arrivata! Mi sentii sollevata:"Sto benissimo Annina, grazie, e te tutto bene? eh già, dobbiamo fare veramente tante cose, ma scommetto che ci divertiremo!". Lei annuì dicendo poi :"Vedo che hai già conosciuto mio fratello". Non sapevo bene cosa rispondere, arrossii un pochino e proprio quando stavo per dire un bel sì, un sì deciso, Davide mi precedette e con un buffo sorriso disse:"Ci siamo conosciuti in bagno mentre lei si stava vestendo e io stavo uscendo dalla doccia". Ma caspita doveva proprio dirglielo?! "Idiota" pensai tra me e me. La Anna rise e esclamò:"Non perdi mai tempo Davide nel farti riconoscere! Ebbravo il mio fratello".

Finimmo poi colazione, prendemmo una borsa e uscimmo di casa.

EffeWhere stories live. Discover now