Capitolo 6

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La mattina dopo mi sveglio abbracciata a Manuel.
Dio, che sensazione magnifica svegliarmi accanto al suo corpo con il suo respiro caldo contro il retro del collo. Le sue mani sono strette ancora su i miei fianchi e i suoi morbidi capelli biondi mi solleticano la pelle.
Cerco di godermi il più possibile questo momento: noi. Una cosa sola. Due anime che si fondono in un unico corpo. La perfetta combinazione.
Mi giro ed appoggio la testa sul suo petto caldo.
Dopo un po' si sveglia e mormora con la voce impastata dal sonno: "Buongiorno."
Noto con piacere che non c'è freddezza nella sua voce e mi sembra quasi contento di stare con me.
"Buongiorno!" Rispondo nascondendo la faccia contro il suo petto e sorridendo.
Rimaniamo accoccolati a letto ancora per qualche minuto poi Manuel si alza dal letto e in neanche dieci minuti si è lavato e vestito. Esce dalla stanza senza neanche salutarmi.
Rimango distesa sul letto a fissare il soffitto.
Questa mattina sembrava andare tutto bene ma poi Manuel è ritornato ad essere freddo e distaccato come sempre.
I miei pensieri deprimenti vengono interrotti perché qualcuno bussa alla porta così mi alzo sbuffando e vado ad aprirla.
Mi ritrovo davanti Andrè Schürrle, il ragazzo più pervertito che conosca.
"Hey Katniss, come sei sexy stamattina." Dice lui con un sorriso malizioso e fissandomi le gambe nude lasciate scoperte dai miei pantaloncini del pigiama.
"Cosa vuoi, Andrè?" Gli rispondo lievemente nervosa.
"Niente. Sono solo venuto a dirti che Löw ci vuole tutti riuniti nella sala grande tra dieci minuti. Manuel è qui?" Domanda entrando in camera e trovando solo me.
"Okay, arrivo. Comunque lui è uscito circa un quarto d'ora fa. Non ho idea di dove sia andato." Rispondo aprendo l'armadio e cercando qualcosa da mettere.
Prendo una maglietta bianca ed un paio di jeans corti visto che fa davvero caldo.
"Lo sai che un pensierino con te me lo farei volentieri." Dice Andrè facendomi sobbalzare. Ovviamente non poteva mancare un suo commento pervertito proprio mentre ero piegata in avanti per prendere un paio di calze dal cassetto più basso dell'armadio.
"Puoi andare adesso, Schürrle." Lo guardo con un'espressione omicida dipinta sul volto e lui si affretta ad uscire, prima però mi fa un occhiolino derisorio.
Alzo gli occhi al cielo e vado in bagno a farmi una doccia.

+

"Ragazzi, volevo farvi i complimenti per la partita di ieri sera." Löw inizia a parlare non appena entro nella sala. "Katniss, dov'è Manuel?" Si rivolge direttamente a me.
"Non ne ho idea, mister." Rispondo sedendomi accanto a Erik Durm e Julian Draxler.
Annuisce e poi si lancia in un monologo dove ci raccomanda di "non lasciarci andare" e di continuare così.

Dopo pranzo siamo liberi di fare ciò che vogliamo.
Manuel non si è ancora fatto vedere e sinceramente mi sto preoccupando.
Stiamo quasi per andare via tutti dalla sala grande quando Manuel fa la sua comparsa davanti all'ingresso della stanza.
Ha i capelli umidi e scompigliati.
Sembra davvero stanco.
Si avvicina a Löw e gli sussurra qualcosa all'orecchio, poi si voltano verso di me ed il mister annuisce.
Non capisco cosa abbiano detto ma poi Manuel si avvicina a me e prende posto al mio tavolo.
"Ciao." Mi dice iniziando a mangiare con aria quasi annoiata.
"Ciao Manuel." Gli rispondo sorridendo.
Lui mi osserva per qualche secondo e poi mi dice: "Scusa se stamattina me ne sono andato via in quel modo."
"Stai tranquillo." Gli sorrido cercando di confortarlo.
Mi guarda riconoscente e poi continua il suo pranzo.
Mi chiede se posso aspettarlo così dopo possiamo andare a fare un giro insieme.
"Certo, Manuel." Gli sorrido un'ultima volta prima di tornare in camera per lavarmi i denti.

A TRUE LOVE STORY NEVER ENDS || M. Neuer & J. LawrenceWhere stories live. Discover now