Capitolo 4

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Oggi ci sarà la prima sessione di allenamenti.
Il mio ruolo è l'attacco, ma mi piace giocare anche in difesa.
Ieri sera, dopo cena, ho deciso di fare amicizia con gli altri ragazzi.
Ho fatto conoscenza con Erik Durm e Julian Draxler, che hanno qualche anno in più di me. Sono davvero fantastici, simpatici e divertenti. Credo che diventeremo grandi amici. Comunque con gli altri non ho parlato molto. Sono timida ma poi quando conosco le persone che mi stanno accanto abbatto il muro che mi separa dagli altri.
Manuel non è rientrato in camera ieri sera e non l'ho proprio visto.
Credo che abbia qualche problema con me.

Mi preparo velocemente indossando la divisa per gli allenamenti che è composta da un paio di pantaloncini neri e dalla maglietta bianca della divisa e poi scendo per fare colazione.
Nella sala da pranzo non c'è nessuno e questo mi fa capire che sono dannatamente in ritardo.
Cavolo, questa non ci vuole! I tedeschi sono sempre così puntuali che mi sa che farò una brutta figuraccia con loro. Corro fuori dall'albergo e mi dirigo al campo che è riservato per gli allenamenti della mia squadra. Lo raggiungo dopo pochi minuti, visto che si trova lì vicino. Ci sono tutti e arrossisco all'istante. Löw non mi rimprovera quindi vado vicino a Manuel e gli sussurro "Potevi anche svegliarmi, eh?" Lui alza l'angolo della bocca e sussurra un "C'ho provato!"
"A fine allenamento sceglierò il capitano." Dice Löw, interrompendo Manuel.
Detto ciò iniziamo ad allenarci. Mi sembra di stare con Alex, al campo del mio paese. Mi sono dimenticata di chiamarlo! Ma è successo tutto così in fretta che ancora non mi rendo conto di essere in Brasile.
Faccio un po' fatica a stare dietro al ritmo dei miei compagni di squadra ma Löw pare non notarlo. Meglio così.

Dopo la partitella finale, l'allenatore decide che sarò io il capitano. Per questa scelta, mi guadagno un sacco di occhiatacce da Philipp Lahm, quello dell'anno prima.
Nello spogliatoio alcuni ragazzi si complimentano con me, alcuni addirittura non li riconosco. Manuel continua a non parlarmi, anche quando mi siedo sulla panchetta vicino a lui continua il suo stato di mutismo.
Prima di tornare in albergo, mi faccio la doccia e mi cambio.

Pranziamo tutti insieme e poi ho il pomeriggio libero. Decido di andare in spiaggia e con me vengono Erik e Julian. Dopo un po' ci raggiungono anche Manuel e un ragazzo alto e biondo che non conosco.
"Hey Katniss, sono Christoph Kramer e gioco in centrocampo con il numero 23. Complimenti, credo che sarai un gran capitano." Si presenta lui strizzandomi una guancia.
"Ciao Christoph, piacere di conoscerti." Rispondo ridacchiando e le mie guance si tingono lievemente di rosso.
Mi sembra simpatico quindi iniziamo a parlare tranquillamente, seduti in cerchio. Non so, ma mi sembrano così simpatici questi ragazzi. Ho proprio voglia di conoscerli tutti quanti!
Io e Manuel ci lanciamo occhiatine ogni due secondi però lui continua a non parlarmi.

Quando torniamo in stanza ne approfitto per scambiare due parole con lui.
"Hai qualche problema con me, Manuel?" Vado dritta al sodo e intanto chiudo la porta.
Lui si gira di scatto e scoppia a ridere.
Lo guardo confusa. Non capisco proprio cosa ci trovi di divertente nella mia domanda.
Scuote la testa e poi mi dice di avvicinarmi a lui con un gesto rapido della mano.
Percorro la breve distanza che ci separa con passo incerto e quando sono abbastanza vicina a lui mi fermo.
La sua altezza mi incute timore e mi fa sentire piccola piccola in confronto a Manuel.
Mi guarda apprensivo negli occhi e sono due tonalità di azzurro che si fondono insieme.
Il suo mare blu profondo e in tempesta incontra il mio cielo limpido e trasparente.
"Non ho niente contro di te." Soffia sulle mia labbra e mi avvolge un braccio intorno ai fianchi avvicinandomi di più al suo corpo.
Un fremito mi percorre la spina dorsale e sento le gambe farsi molli. Non credo che riuscirò a stare in piedi ancora per molto.
Avvicina lentamente il viso al mio ed io socchiudo gli occhi, aspettando le sue labbra carnose sulle mie.
I secondi si fermano ma il suo bacio sembra non arrivare.
Riapro gli occhi, Manuel non è più in camera.
Un gemito di frustrazione esce dalla mie labbra e mi metto le mani nei capelli.
Non credo che questa convivenza sarà facile.

A TRUE LOVE STORY NEVER ENDS || M. Neuer & J. LawrenceTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon