Capitolo 17

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Capitolo 17

Onorerò il Natale nel mio cuore e

cercherò di tenerlo con me tutto l'anno

– Charles Dickens

Il Natale era sempre stata la festa preferita di Athena: l'atmosfera, le luci, i regali e il poter mangiare fino allo sfinimento senza sentirsi in colpa, erano solo alcune delle sue cose preferite. Sin da piccola era affascinata dal momento magico del Natale, tanto da aspettarlo con grande ansia per tutto l'anno. Rigorosamente canticchiando le sue canzoni preferite anche in piena estate.

I suoi famigliari e amici la stuzzicavano sempre sull'argomento ma lei non cedeva mai, sarebbe rimasta fedele al Natale fino alla fine. Nessuno al mondo sarebbe mai riuscito a toglierle la sua aria sognante ogni volta che pensava al 25 dicembre.

Non sapeva come e quando era rimasta affascinata da quella festa, forse era una cosa innata. Ma poche cose la rendevano felice come il suo maglione natalizio, un film –rigorosamente di Natale- la neve e il cibo; il tutto durante la notte del 24 dicembre.

«Athena?» disse Spencer toccando la mano alla fidanzata per richiamare la sua attenzione.

«Mh?» si girò lei di scatto, tornando alla realtà. Erano seduti sul divano a sorseggiare una cioccolata calda da una mezz'ora, cercando di far coincidere i loro calendari con le vacanze natalizie. Impresa a dir poco olimpica, dato il lavoro, parenti e il viaggio di lui a Las Vegas per stare con la madre. Era a parecchio che non tornava a trovarla e voleva cogliere l'occasione per stare il più possibile con lei.

«Penelope ha richiesto una cena pre Natale e post Capodanno» ripeté il ragazzo posando la sua tazza ormai vuota sul tavolino davanti a loro. «Oggi sei particolarmente distratta» aggiunse poi notando che la bionda si era limitata semplicemente ad annuire lentamente.

«Scusa, domani a Boston mi attenderà il patibolo» mormorò Athena stringendosi ancora di più sotto la coperta, come per proteggersi anche solo all'idea dei suoi parenti. Poteva fare man forte solo su sua cugina Blake, dato che entrambi i fratelli non avrebbero passato in Natale a casa. Per quanto riguardava gli altri parenti, sarebbero stati più interessanti alla sua vita privata che ai festeggiamenti in totale allegria e tranquillità.

«Stai cercando di farmi sentire in colpa perché parto per Las Vegas?» chiese Spencer inarcando appena un sopracciglio, a metà tra il serio e lo scherzoso.

«Si!» esclamò la bionda prima di realizzare la sua risposta. «Cioè no! – si corresse posando la sua volta la tazza sul tavolino – sono contenta che tu vada a trovare tua madre. Semplicemente troverei molto utile avere un'agente federale al mio fianco con i miei parenti. Nel caso mi serva un alibi per qualche misteriosa sparizione».

Spencer in tutta risposta scoppiò a ridere e la prese tra le braccia.

«Sono sicuro che troverai un modo di crearti un alibi anche da sola» mormorò lasciandole un bacio tra i capelli.

A pochi km dall'appartamento di Spencer, un'altra biondina, decisamente più eccentrica ed energetica, era in piena crisi Natale.

Quell'anno Penelope si era promessa di organizzare la cena di Natale più memorabile delle cene di Natale memorabili. Era stata una sfida con se stessa. Erano stati tempi difficili per la squadra, sia a livello lavorativo che personale, meritavano una serata perfetta.

Convincere David a tenere la cena a casa sua era stato più facile del previsto, ma arruolare Derek per le decorazioni era stata tutta un'altra storia. Ovviamente lui si sarebbe occupato solamente della parte fisica, mettendo in azione i suoi meravigliosi muscoli. Altrimenti per quale motivo andava in palestra?

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