Capitolo 2.

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Inferno, Sala Comune dei demoni di terzo livello.


Harry's POV.

<< Hai una faccia da funerale Styles, le tue amate "mondane" non ti hanno soddisfatto? >>
<< Falla finita Malik. >> dico irritato.
<< Oh, ho fatto centro allora! >>
<< Me ne sono sbattute ben quattro, come se non ci fosse un domani. >>
<< Quindi non è questo il problema? >>
<< Non ho problemi Zayn. >>
<< Secondo me dovreste smetterla, soprattutto tu e Louis! Sapete a cosa vanno incontro quelle ragazze. >>
Ecco di nuovo la predica di Liam, il solito moralista del cazzo.

<< Non me ne fotte niente Payne, io scopo, bevo e mi diverto. >>
Louis, a volte è davvero troppo spontaneo.

<< Bella roba. >>
<< Riflettendoci...forse sei tu l'angioletto, non Horan. >>
<< Hai rotto le palle Tomlinson. >>
<< Uuh, scusa biondino. Dio mi perdonerà? >>
<< Io me ne vado, mi hai stancato. >>
<< Ciao mio amato angioletto, saluta i tuoi amici lì su! >>
Niall lo ignora e se ne va sbattendo la porta, penso che un giorno si vendicherà di tutte le pene che gli sta facendo passare Louis.

<< E comunque Liam, noi demoni siamo stati creati apposta per portare scompiglio, per tentare le persone, per prenderci gioco di loro. Quindi che problema c'è? >> dice di nuovo Louis.
<< C'è che potete fare le vostre cazzate fino ad un certo punto e dovreste regolarvi. >>
<< Noi non obblighiamo nessuno. >>
Rispondo, non distogliendo lo sguardo dal mio iPhone.
<< Si ma loro non sanno cosa le aspetterà dopo aver fatto sesso con voi. >>
<< Ok, ok, basta, tanto non sarai tu a farci cambiare idea Payne, quindi scollati. >> dice il moro, sorridendo soddisfatto.
<< Parlare con loro è come parlare con un muro Liam, lasciali perdere. >> afferma Zayn.
Sorrido anch'io e poi mi alzo dalla sedia.

L'immagine di quella mora che mi ha rifiutato mi sta tormentando da quando siamo tornati, devo assolutamente riuscire a portarla a letto con me.

Nessuna mi ha mai rifiutato... MAI. 

E me la pagherà cara.

Holmes Chapel, Casa Walker.

Christine's POV.

Tante, tantissime fiamme e un fumo denso riempiono questo luogo.
Fa un caldo pazzesco ed io sto sudando, sono agitatissima e continuo a correre cercando di trovare una via di fuga.
All'improvviso si apre una strada tra il fuoco e una figura nera inizia ad avvicinarsi. Oddio.
Ho paura, ma non riesco a muovermi.

Cosa mi sta succedendo?

La figura si avvicina sempre di più ed io inizio a distinguere i suoi tratti...                                            Alto, capelli ricci, sorriso enigmatico, occhi verdi...Cazzo.
Cerco di allontanarlo, ma lui mi prende e stringe il polso, portando la sua bocca a due centimetri dal mio orecchio.

<< Benvenuta nell'Inferno, Christine Walker. >>

Butto un urlo e spalanco gli occhi, ritrovandomi nel mio letto, nella mia camera, nella mia casa.
Respiro ancora irregolarmente e la testa mi fa troppo male.
Dannazione, non dovevo accettare di bere quei due bicchierini, non sono abituata a mandare giù l'alcool.
Controllo l'orario e vedo che sono le otto meno dieci, cavolo sono in ritardo per scuola.
Mi alzo dal letto in fretta e furia, corro a lavarmi in bagno e scendo in cucina.

<< Giorno mamma, devo correre, sono in ritardissimo! >>
<< Ehm, Chris! CHRIS! >> mi urla ma io sono già praticamente fuori casa. Perché la sveglia ha deciso di non suonare proprio stamattina?
Sbuffo e vado verso la fermata dell'autobus, stranamente deserta.
Possibile che ho fatto così tardi?
Di solito Claire mi aspetta e poi andiamo insieme.
Prendo il telefono e decido di chiamarla, forse anche a lei non ha suonato la sveglia.

Sono già dieci squilli che fa il telefono ma ancora non mi risponde.
<< Pronto? >> sento bofonchiare.
<< Claire! Dio mio dove sei? >>
<< Mh...a letto. >> dice assonnata.
<< Al letto? Claire facciamo tardi! Oggi abbiamo matematica a prima ora! >>
<< Chris ma sei impazzita per caso? >>
<< Eh? >>
<< Hai bevuto? >>
<< Ma sei scema?! >>
<< Io scema? Sbaglio o sei tu che mi chiami alle otto di mattina, il primo giorno di vacanze, dopo aver fatto tardi la sera prima? >>
Resto un attimo in silenzio ad analizzare le sue parole.
Oh cazzo.
<< Oddio, scusami Claire, sono un'idiota. >>
<< Si che lo sei! >>
<< Ti chiedo umilmente perdono, non dovevo svegliarti. >>
<< Va beh, ora però fammi dormire. Ci sentiamo dopo. >>
<< Ok, ciao. >> rido di poco.
Sono davvero stupida, ieri sera sono stata alla festa di fine anno e non me ne sono neanche ricordata.

Rientro a casa e vado in cucina, ho visto prima il tavolo pronto per la colazione ed io ho veramente fame.
<< Chris, ma dove sei andata? >>
<< Ehm, no, da nessuna parte. >>
<< Pensavi che ci fosse scuola adesso? >>
<< Si. >> alzo le spalle, dai, tutti possiamo sbagliare, no?
<< Hai proprio la testa tra le nuvole. Colpa di qualche ragazzo? >>
Quasi mi strozzo con il latte che sto bevendo. Ragazzi? Io? Non scherziamo. Chi si avvicinerebbe ad una che non la dà al primo che capita?
Ormai è prassi di tutti i maschi abbordare qualcuna solo per una notte, per poi liquidarla la mattina dopo facendole credere che si terranno in contatto, che la chiamerà presto eccetera eccetera.
<< No mamma, puoi stare tranquilla. >>
<< Beh io invece sarei più contenta se trovassi qualcuno. Hai 18 anni... Non ti dico che ti ci devi sposare eh, ma almeno come esperienza... >>
<< Sto bene così, grazie. >>
Ti prego, non ricominciare. Non adesso.
<< C'è il figlio della mia amica Jane che è davvero un bravo ragazzo! >>
<< Mamma... >>
<< Ha ottimi voti a scuola e si vede lontano un miglio che gli piaci. >>
<< Ma a me non piace lui. >>
<< È un ragazzo perbene! >>
Certo, ma è estremamente, e sottolineo estremamente, dolce, premuroso ed appiccicoso. Non si stacca un attimo da me quando siamo insieme, non mi da neanche il tempo di respirare.
<< Non fa per me. >>
<< Ah, no? E chi farebbe per te? >>
Mh, fammici pensare... Chi farebbe per me?
Sinceramente non lo so. Vorrei un ragazzo di bella presenza, ma che deve avere una bellezza interiore, deve piacermi il suo carattere e non necessariamente il suo fisico. Poi dovrebbe essere simpatico ed affascinante, romantico ma non troppo. Non dovrebbe opprimermi o starmi sempre dietro. Poi...oh ma che ci penso a fare, tanto non esistono ragazzi così.
<< Boh. >> rispondo a mia madre.
<< Beh, non portarmi i tipi che girano adesso tutti tatuati ed arroganti. >>
<< Scherzi? Sai che non li sopporto. >>
<< Meglio così allora. Comunque io ci penserei su... riguardo il figlio di Jane. >>
Sbuffo e mi alzo dalla sedia.
<< Se ti dico "si" smetterai di chiedermelo? >>
<< Ma tu ci penserai veramente? >>
<< No. >> dico sorridendo, salendo la prima rampa di scale che porta al piano superiore.
<< E allora ti toccherà sopportarmi ancora mia cara! >> ride anche lei e poi torna in cucina.
Finisco di salire le scale ed entro subito in camera mia, non so se rimettermi a letto o fare qualcosa. Il problema è che quando finisce la scuola non so mai cosa fare e spesso mi annoio. Non che la ami particolarmente, sia chiaro, mi scoccia anche fare i compiti.
Prendo il cellulare, mi metto le cuffiette e mi butto sul letto, cullata dalle note di Lego House di Ed Sheeran.

Devilish Love. ||Harry Styles||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora